L’equa distribuzione degli immigrati…

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L’associazione “lavoratori veri” per settimane, attraverso il quotidiano locale Cronaca Qui di Beppe Fossati, ha rivolto appello al sindaco di Torino, Piero Fassino, chiedendogli di risolvere i problemi della città che egli governa, lamentando il commercio abusivo, la disoccupazione, la povertà, gli sprechi, la criminalità, la mancanza di sicurezza ed il degrado.

cms_2338/Piero_Fassino.jpgIl signor Sindaco ha risposto? No. Con molta probabilità non legge i giornali locali perché impegnato a risolvere problemi più urgenti di quelli elencati…ma quali potrebbero essere? Forse l’equa distribuzione degli immigrati? Già, perché Il sindaco di Torino pare aver trovato una soluzione al grande problema dell’immigrazione in Italia…Piero Fassino che oltre ad essere sindaco di una città post-bellica industriale, ad oggi caratterizzata dal “grande impegno sociale”?!, è anche Presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) la cui finalità è difendere il principio delle autonomie comunali, nell’interesse dello Stato, e rendere l’azione della Pubblica Amministrazione più efficace ed efficiente, sensibile alle esigenze delle collettività locali. Per tale ragione egli manifesta la sua brillante idea: “utilizzare le caserme dismesse per ospitare i profughi e i fondi necessari per consentire agli enti locali di far fronte all’emergenza…l’impegno nei confronti degli immigrati deve riguardare tutti i comuni…e così in Piemonte arrivano nuovi immigrati alla faccia dei suoi cittadini che da mesi gli chiedono aiuto!

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Povero Piemonte, l’unica regione del Nord Italia rimasta fuori dai giochi del centrodestra…mentre per la coppia Renzi-Alfano il problema dell’immigrazione si risolve invadendo i comuni del nord di profughi, gli altri “nordisti” si oppongono e possono contare sui loro governatori. Luca Zaia, in Veneto, scrive ai prefetti della sua Regione “via subito tutti i profughi attualmente collocati in tutte le località turistiche del Veneto”. Lo segue Giovanni Toti, neogovernatore della Liguria che dichiara “ad oggi non vi sono più’ strutture, né risorse idonee ad accogliere ennesime ondate di cittadini stranieri” e scrive ai prefetti “stop alle assegnazioni nei comuni liguri”.

cms_2338/maroni.jpgIn Lombardia, Roberto Maroni opta per il taglio dei fondi ai Comuni che accoglieranno i profughi e propone di bloccare le partenze “non bombardando i barconi, ma impedendo loro di partire con il blocco navale o meglio ancora con campi profughi in Libia su iniziativa Onu”. E mentre le stazioni di Roma e di Milano sono diventate luogo di “scarico” degli immigrati, dove i cittadini si sentono minacciati dalle condizioni igieniche e vige il malcontento generale, il nostro premier Matteo Renzi così commenta: “Non abbiate paura”. Meglio del nostro Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che dichiara “i sindaci trovino una soluzione, io non sono un sindaco, sono solo il Ministro dell’Interno”!!.

Celeste Altamura

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