L’economia del coronavirus in Italia (19 analisi)

Il tasso di crescita dell’epidemia è al 5,64%. Raddoppia ogni 297 ore circa

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I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I numeri relativi ai casi, ai morti ed ai guariti sono certi in quanto derivano dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile. I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come delle stime sulla base di quello che è il valore della vita umana, ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alto, è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro” [2], il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore della patologia viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente imprevedibili, come sono appunto le crisi e le pandemie.

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Figura 1. L’economia del coronavirus dati sanitari.

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Figura 2. L’economia del coronavirus. Dati economici.

Data 29/03/2020. Il risultato è tale da manifestare che in data 29/03/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 719,7 miliardi di euro, ovvero pari al 40,24% del PIL, equivalente ad un valore pro-capite di 11.915,98 euro. Complessivamente, il valore che è stato perduto corrisponde ad un detrimento reddito per circa 24.306.822 italiani. Il tasso di crescita del coronavirus è diminuito nelle ultime 24 ore. Esso è infatti passato dal 6,91% del 28/03/2020 al 5,64% del 29/03/2020, con una crescita da 92.472 unità fino a 97.689 unità. Il numero dei morti è pari a 10.779 unità, il numero dei guariti è pari a 13.030. Il tasso di mortalità è pari all’11,03% mentre il tasso di guarigione è del 13,34%.

Predizione in data 29/03/2020. La crescita ha subito una riduzione. Ai tassi seguenti si verifica un raddoppio ogni 297 ore circa. Il tasso di crescita è notevolmente diminuito: questo significa che le misure assunte dal governo stanno producendo i risultati attesi. Tuttavia, per avere una certezza della fine del fenomeno pandemico occorre arrivare a tassi di contagio del 2-3%. Chiaramente il quadro è notevolmente migliorato rispetto alla settimana scorsa.

La previsione a medio-lungo periodo. Se guardiamo ai dati disponibili possiamo verificare che effettivamente il fenomeno è in netta e significativa riduzione. In modo particolare se guardiamo ai tassi medi per settimana vediamo che questi sono scesi costantemente nel periodo tra la prima settimana censita, ovvero il periodo tra il 25/02/2020 e il 01/03/2020, quando il tasso di crescita medio era pari al 33,4%, e l’ultima settimana, ovvero quella iniziata il 23/03/2020, con tassi di medi di crescita pari al 7,9%. In media ogni settimana il tasso di crescita è diminuito di circa 6 punti percentuali e questo significa inevitabilmente che entro al massimo 2 settimane il tasso di crescita dovrebbe andare a zero, in base alla tendenza corrente. Ne deriva che il fenomeno sta per esaurire la sua portata pandemica. L’andamento dei tassi medi settimanali è in costante e continua diminuzione, e verosimilmente entro la prima settimana il tasso di crescita dovrebbe essere assai prossimo a 0.

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Figura 3. Andamento del tasso settimanale del coronavirus in Italia. Fonte: Protezione civile. Il sole24orelab.

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Figura 4. Previsione dell’andamento del fenomeno. In base all’andamento attuale il tasso di crescita dei contagi dovrebbe arrivare ad un valore pari a 0.

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Figura 5. Previsione del tasso di crescita dei contagi.

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Figura 6. Tassi medi settimanali.

La situazione internazionale. La situazione internazionale è molto grave. In modo particolare il numero dei contagi a livello globale è cresciuto significativamente negli ultimi giorni fino ad arrivare a circa 703.867 unità, con un numero di decessi pari a 33.214 unità ed un numero di guariti pari a 149.219 unità. Al primo posto della classifica gli Usa hanno rimpiazzato la Cina con un numero di contagiati pari a 132.701, seguita dall’Italia al secondo posto con 97.689 unità e dalla Cina con un valore pari a 81.439 unità. Chiudono la Top Ten UK con un valore pari a 19.522 unità, Svizzera con un valore pari a 14.829 unità e Olanda con un ammontare pari a 10.866 unità. Occorre considerare che USA, Italia e Cina e Spagna rappresentano il 55,4% dei casi globali.

Decessi. L’Italia guida la classifica per i decessi con un numero di persone pari a 10.770 unità seguita dalla Spagna con un numero di decessi pari a 6.606 unità e dalla Cina con un numero di decessi pari a 3.300 unità. Chiudono la classifica Olanda, Germania e Belgio con un numero di decessi pari rispettivamente a 771, 482 e 431 unità.

Guariti. Il numero dei guariti è molto alto in Cina con un numero complessivo pari a circa 75.448 unità, seguito dalla Spagna con un numero pari a 14.709 unità e dall’Italia con un numero pari a 13.030 unità. Chiudono la classifica Usa, Svizzera e Belgio con un numero di guariti pari a rispettivamente a 4.378, 1.595 e1.359.

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Figura 7. Andamento delle prime 10 nazioni al mondo per numero di contagi da Coronavirus. Fonte: Worldometers

La situazione negli USA. La situazione negli Usa è molto grave. La maggior parte dei casi sono presenti a New York con un numero pari a 59.513 unità, seguito dal New Jersey con un valore pari a 11.124 unità e dalla California con 5.718 unità. Il numero di decessi negli Usa è abbastanza ridotto con un valore pari a 965 unità nello stato di New York, circa 149 casi nello stato del New Jersey, e 123 nello stato della California.

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Figura 8. La situazione negli USA.

L’intervento del governo. Il governo ha stanziato circa 25 miliardi di euro. Il valore risulta essere assolutamente insufficiente se paragonato alla perdita in borsa che si è verificata dal 17/02/2020 con riferimento FTSE MIB e con riferimento alla perdita dell’economia reale stimata alla data del 15/03/2020. Ne deriva che l’intervento del governo è pari a circa il 7% della somma delle perdite finanziarie e di economia reale che si sono verificate a seguito della crisi.

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[1] https://www.theglobalist.com/the-cost-of-a-human-life-statistically-speaking/

[2] https://www.amazon.it/Denaro-storia-quello-capitalismo-capito-ebook/dp/B00IEOFYZU

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Pubblicazioni precedenti

L’economia del coronavirus in Italia (1 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_16491.html#.Xmh7QnJKiUk

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Angelo Leogrande

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