L’ EUROPA A DUE O...TRE CORSIE
UNA SITUAZIONE MOLTO DIFFICILE DA RECEPIRE
Una similitudine. Non tutti ricorderanno che, diversi anni fa, le F.F.S.S.. (n.d.r. “ferrovie dello stato”), facevano viaggiare gli Italiani in vagoni di prima, seconda o terza classe. Finalmente a metà degli anni cinquanta la terza classe fu eliminata e fu così che i ricchi continuarono a viaggiare in prima e tutti gli altri in seconda. Una formula semplice che tentava di riavvicinare le “classi sociali”. All’epoca, tra i poveri, era in uso raccontare:”...da quando hanno eliminato la terza classe, finalmente anche io posso viaggiare in seconda”.
La questione sociale in Europa è molto seria e le disparità appaiono sempre più evidenti. La prima pagina de l’Independent di qualche giorno fa, riportava: “Londra caccia i poveri. Via dalla city 50 mila famiglie indigenti negli ultimi 3 anni”. Un vero e proprio esodo bibblico. Si potrebbe parlare di una vera e propria "pulizia sociale" portata avanti, a causa dei tagli al welfare fatto dai municipi che offrono alle famiglie a basso reddito un alloggio al di fuori della capitale. A causa dei crescenti costi degli affitti nel centro di Londra, molte famiglie inglesi, in media 500 la settimana, sono costrette, dagli stessi municipi, a trasferirsi, armi e bagagli, a diverse centinaia di chilometri in città sconosciute. Oltretutto, allontanandosi creano una barriera con gli affetti e con le proprie abitudini consolidate.
Quello Inglese potrebbe apparire un gesto discriminatorio ma, se paragonato alla nostra nazione sarebbe da considerare ottimale e risolutorio. Da noi accade che psuedo rifugiati politici vengano accolti e riparati in hotel a 3 o 4 stelle mentre gli stessi Italiani, sfrattati e impoveriti a causa dei licenziamenti e della crescente disoccupazione finiscono per rifugiarsi sotto i ponti. L’Independent ricorda come questa situazione “doveva e poteva” essere evitata stando alle parole pronunciate nel 2010 dal sindaco di Londra, Boris Johnson.
La popolazione Europea sta perdendo la propria identità a causa di una immigrazione selvaggia e incontrollata. Comunque possa pensarla Papa Francesco e alcuni capi di Stato, la situazione tende a peggiorare in funzione del fatto che il welfare verso i ceti più poveri sarà sempre meno disponibile. Cosa da evidenziare, in questa strana comunità Europea, è che in Germania, per esempio, vi siano molti immigrati africani ai quali non è mai stato riconosciuto lo “status” di rifugiati politici.
L’ Eurostat, secondo quanto riportato dal “fatto quotidiano”, ha calcolato che in Europa, nel 2013, quasi il 25 per cento della popolazione (pari a 122,6 milioni di persone) era a rischio povertà. Tra i parametri considerati vi sarebbe anche l’impossibilità, per questi nuovi poveri, di riuscire a fare un pasto almeno una volta ogni “due” giorni. Ancor più drammatica è la situazione greca. Un recente rapporto della Caritas parla di un 55 % di famiglie impoverite che ha dichiarato di “non essere in grado di coprire le spese per il cibo necessario alla propria famiglia”.
Quindi l’Unione Europea dov’è? Non vorrei che a stessa Unione Europea faccia due pesi e tre misure? Mah! Chi ci capisce è bravo! Non credo che, andando avanti così, la situazione comunitaria Europea possa migliorare. A me pare che tutto quello Hollande, la Merkel, o Renzi possano raccontare, siano solo tremende bugie finalizzate a nascondere la triste realtà. Mala tempora currunt.
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