L’OUTFIT DELLA CANZONE ITALIANA

PRIMA SERATA DELLA 69ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO

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Un altro anno è passato, ma siamo nuovamente qui, stesso divano, stessa TV, stessi riti per goderci o sorbirci, dipende dai casi, la settimana più aggregante dell’anno, quella più nazional popolare che unisce milioni di italiani davanti alla televisione a guardare lo stesso programma televisivo e dove, con la scusa della musica, si commenteranno i gossip, gli outfit e tutto quello che gira intorno al Teatro Ariston. Per noi fashion addicted il tema di discussione sarà uno solo, gli outfit che le donne del Festival sceglieranno per salire sul palco dell’Ariston, dalla bellissima co-conduttrice, Virginia Raffaele che smessi i panni delle altre donne indosserà i propri, griffatissimi, di panni. Una domanda su tutte aleggia nel fashion system: “in queste cinque serate sul palco dell’Ariston potremo ammirare gli abiti da sogno dell’haute couture appena terminata e di cui abbiamo visto un assaggio sul red carpet dei SAG Awards?” Detto questo non mi resta che attendere l’inizio della prima serata che, per ovvie ragioni, vedrò sino alla fine, ma per le meno stoiche che verso mezzanotte avranno il fatidico abbiocco niente panico, troverete un dettagliato resoconto in questo articolo. Che l’elisir di lunga vita del tubo catodico abbia inizio!

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Con il suo primo abito la co-conduttrice, Virginia Raffaele credeva di vincere facile scegliendo il re della moda, Giorgio Armani e il binomio più chic, il black and white, ma l’attesa di vedere sul palco dell’Ariston un abito da sogno è miseramente naufragato al primo tentativo, staremo a vedere se i prossimi cambi d’abito saranno all’altezza della kermesse festivaliera. L’outfit nel complesso è banale, partendo dal make up per finire all’acconciatura e visto la pulizia dell’abito un bel bijoux non sarebbe stata una cattiva idea. La scollatura dell’abito non è affatto donante, il velluto nero profilato da micro cristalli e lo spacco in chiffon di seta bianco da dove parte lo strascico non regalano quell’anteprima di bella stagione che si è vista nell’haute couture francese e sui red carpet che l’hanno seguita. Il primo abito è stata un’occasione mancata per la Raffaele che con la sua bellezza avrebbe potuto osare un abito più originale sia per linea che per colore e non un abito che ricorda quello indossato dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi all’inaugurazione del teatro dell’Opera di Roma. I suoi capelli sono imbarazzanti, qualcuno del suo entourage gli dica di darci un taglio a quei capelli! Un abito adatto ad un’istituzione pubblica come la Raggi e non ad una conduttrice che deve fare sognare chi la guarda con i suoi outfit, purtroppo abbiamo ancora tanto da imparare dalle star americane. Claudio Baglioni fa il Baglioni della situazione con il suo classico smoking senza infamia e senza lode, ma la giacca di Claudio Bisio è da denuncia alla fashion polizia…si inizia male, anzi malissimo!

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La cantante Loredana Bertè ha perso il senso del tempo che passa e sale sul palco dell’Ariston pensando di essere negli anni ’80, da lei mi sarei aspettata un outfit provocatorio, originale, con qualcosa da dire e non un remake dei suoi anni passati. Sarebbe anche ora di lasciar perdere gli stivaletti stringati, il total black, l’effetto slavato, il corto troppo corto, le spalle da Star Trek. Incommentabili le calze contenitive color carne e la borsetta a tracolla con la pinza per capelli attaccata alla tracolla, è un outfit già visto e stravisto nei suoi concerti e non è un bel vedere!

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La giovane cantante Federica Carta in duetto con Shade ha scambiato il palco dell’Ariston per una discoteca, non può esserci altra spiegazione per la scelta dell’outfit da palla stroboscopica, i suoi stivaletti neri sono un pugno nell’occhio e sono il colpo di grazia alla sua silhouette non proprio alta e longilinea, ma vogliamo spendere due parole per le sue calze contenitive color carne? Va bene la Bertè, ma una giovane ragazza le calze color carne non deve usarle nemmeno per fare una rapina in banca! Cresce la convinzione che almeno questa 69esima edizione del Festival servirà da monito a tutte le donne, come dire: “guardate e non imitate!”

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Per il secondo abito Virginia Raffaele sceglie un abito corto al ginocchio in tessuto scuba che ricorda quello delle ballerine di danza classica per il sottogonna in tulle, resta, purtroppo, la stessa tipologia di scollatura del primo abito. La scelta del colore ricade sempre sul black che viene illuminato da una maglia in rete silver con cristalli rossi, i sandali sono demodé e l’acconciatura continua ad essere tremenda, sciolti o raccolti il taglio è terribile. Non riesco ancora a capacitarmi che gli abiti siano della collezione Armani Privè, durante la settimana dell’haute couture a Parigi avevo visto sfilare sulla passerella della maison abiti strepitosi e che troppo presto avevo dato per scontato che avrei rivisto sul palco dell’Ariston indossati dalla meravigliosa Virginia Raffaele, ahimè così non è stato.

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La cantante Paola Turci continua con i suoi smoking sanremesi, anche se questo è una jumpsuit sotto le mentite spoglie di uno smoking, ma in questa landa abbandonata dal glamour la cantante diventa subito un’icona fashion, anche se personalmente non amo le jumpsuit o i tailleur indossati in serate di gala, party o kermesse, perché secondo me non sono in grado di regalare il glamour e l’allure di un long dress. Detto ciò la jumpsuit le sta a pennello, lo scollo profondissimo è chic e valorizzante per un seno piccolo e l’orlo dei pantaloni palazzo è perfetto. Il fil rouge di questa prima serata è la latitanza di un make up artist e di un hairstylist dietro le quinte.

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Il terzo abito della Raffaele in velluto nero dalla linea a sirena con profondo spacco laterale e fascia di cristalli sul davanti ha un sapore old style rievocando lo spirito della bellissima attrice Rita Hayworth, ma almeno ha il pregio di essere elegante, lo scollo migliora con una timida apertura a V, l’acconciatura continua ad essere raccolta ed è un bene, almeno lo scempio del parrucchiere è meno evidente.

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La cantante Patty Pravo in duetto con Briga sceglie un tailleur pantalone in raso di seta color rosso con ricami di paillettes nere. La giacca è troppo lunga e larga, i pantaloni a sigaretta fanno inestetiche pieghe su tutta la gamba, il sotto giacca in tulle nero ricamato con ombelico in bella vista carica un outfit già troppo carico e gli stivaletti in PVC peggiorano un outfit già di per se orribile, sull’acconciatura rasta e sul contouring selvaggio del viso lascio a voi ogni commento, sarà stata forse colpa del periodo carnascialesco?

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Quando arriva la cantante Giorgia ho un sobbalzo, che vista l’ora è tutto dire, finalmente un abito degno del Festival di Sanremo, i dettagli dell’abito sono bellissimi, la stampa astratta, le nuance nude, lo sparkling discreto, lo scollo profondo a V che valorizza il seno, la gonna dal micro plissé lunga e fluttuante. Giorgia sceglie un abito della maison Dior ed è subito eleganza allo stato puro, purtroppo il trucco e parrucco continuano a latitare.

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La cantante Arisa sceglie un outfit che andrebbe benissimo per un sabato sera, ma non per la prima serata del Festival di Sanremo. Il total white è chic come pure l’abito vestaglia è trendy, ma l’orlo, i volumi, le proporzioni sono del tutto sbagliati con il risultato di appesantire la silhouette, i sandali a listini con multi cinturini alla caviglia in nuance con l’abito sono molto belli e finalmente si intravede un make up e un’acconciatura all’altezza del Festival di Sanremo.

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La cantante Anna Tatangelo sceglie un outfit total black con un mini dress monospalla con una vistosa ruches in organza sulla spalla, il make up c’è, meno l’acconciatura e sarebbe stato meglio lasciare le gambe, per altro bellissime, nude, ma nel complesso anche non amando i mini dress per eventi di gala, il suo outfit è accettabile anche se non fa battere il cuore.

Se il buon giorno si vede dal mattino, il primo giorno di Sanremo non è stato un buon giorno dal punto di vista del glamour, gli outfit degni di una kermesse importante come il Festival della canzone italiana non sono pervenuti, si spera nella seconda serata, almeno per una parziale riabilitazione, ma ad oggi il glamour festivaliero si becca un bel tre, e siccome al peggio non c’è mai fine, quest’anno non ci sarà nemmeno la rassegna stampa di Rocco Tanica!

T. Velvet

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