L’ITALIA SUONA LA «NONA» ED È TESTA DI SERIE AD EURO 2020

MANCINI: “UNA GRANDE ITALIA. IL RECORD? FA PIACERE BATTERE UN GRANDE COME POZZO”

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Nel penultimo turno della fase a gironi - e con la qualificazione ad Euro 2020 già raggiunta – allo stadio “Bilino Polje” di Zenica l’Italia batte anche la Bosnia ed Erzegovina (0-3) e conquista la nona vittoria consecutiva in gare ufficiali. Non sarà come la «nona» del grande compositore tedesco Ludwig van Beethoven, ma certamente si tratta di una vittoria che sa di impresa in quanto consente alla Nazionale Italiana di presentarsi ai sorteggi dei prossimi europei di calcio come testa di serie. Ma considerando anche l’amichevole vinta contro gli Stati Uniti prima delle qualificazioni europee, questo successo permette al C.T. azzurro Roberto Mancini di diventare l’unico allenatore italiano con dieci successi consecutivi superando addirittura il mitico Pozzo, fermo a nove.

LA PARTITA

Ecco gli undici iniziali delle due formazioni.

Con il 4-3-3 il C.T. della Bosnia ed Erzegovina, Robert Prosinecki schiera: Sehic; Kvrzic, Kovacevic, Bicakcic, Kolasinac; Cimirot, Pjanic, Besic; Visca, Dzeko, Krunic.

Con lo stesso modulo il C.T. azzurro Roberto Mancini, invece, con il 4-3-3, manda in campo: Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Acerbi, Emerson; Barella, Jorginho, Tonali; Bernardeschi, Belotti, Insigne.

Primo tempo piacevole e vivace giocato a gran ritmo dalle due squadre. Si rendono pericolosi per primi i padroni di casa con un gran colpo di testa di Bicakcic (7’) neutralizzato, peraltro, dal portiere azzurro Donnarumma. Risponde l’Italia con Insigne (15’), ma il suo destro, a botta sicura, trova la fortunosa deviazione di Kvrzic. Ancora azzurri pericolosi con Bernardeschi (17’), ma l’estremo difensore Sehic devia in angolo. Qualche minuto dopo, però, gli azzurri passano meritatamente in vantaggio con Acerbi (22’) abile a finalizzare una travolgente azione di Bernardeschi. Prova a reagire la Bosnia con una conclusione di Besic (31’) che però è respinta da Emerson vicino alla linea di porta. Qualche minuto dopo, tuttavia, arriva il raddoppio azzurro con un preciso diagonale di Insigne (37’) al termine di uno scambio in area di rigore con Belotti. La Bosnia, un po’ demoralizzata dal risultato, potrebbe, ciò nonostante, accorciare le distanze con Cimirot (39’), ma Donnarumma con un intervento prodigioso salva da par suo.

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In avvio di ripresa gli azzurri vanno ancora a segno. Belotti (52’), al termine di una perfetta e veloce ripartenza, fredda il portiere con un tiro preciso a mezza altezza. L’Italia, così, controlla agevolmente la gara mentre la Bosnia fa fatica a manovrare in avanti. Tuttavia Kvrzic (59’) ci prova dalla distanza, ma Donnarumma, sempre attento, respinge la sfera. Col passar dei minuti, però, la gara, nonostante i nuovi innesti, cala di ritmo e così l’Italia gestisce il pallone senza correre rischi fino al termine.

ANALISI E COMMENTI

L’Italia, dunque, supera brillantemente anche il test Bosnia ed Erzegovina. Il temuto calo mentale della squadra azzurra per la qualificazione già raggiunta, infatti, non c’è stato. Al contrario si è vista un’Italia attenta e concentrata, determinata a fare risultato con belle trame offensive e una fase difensiva corale e giudiziosa e con un Donnarumma in grande serata. E non era facile considerando il valore della squadra bosniaca che proprio in casa ha costruito interamente la propria classifica con dieci punti complessivi in cinque partite (tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta) a dispetto delle quattro sconfitte, in altrettante gare, giocate in trasferta.

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“Ci fa piacere aver superato un grande come Pozzo – esordisce il CT azzurro Roberto Mancini ai microfoni di Rai1 – ma lui ha vinto tanto in quella serie di risultati utili consecutivi. È stata un’ottima Italia contro una squadra forte che, anche se non aveva da conquistare nulla, ha mostrato valori tecnici importanti, ma noi abbiamo fatto bene. Gli attaccanti? Speriamo continuino a segnare tutti e sempre.

In questo percorso sono stati bravi tutti i ragazzi. Poi, insieme, abbiamo fatto un certo lavoro che ha dato i suoi frutti”.

In effetti il percorso di crescita, in così breve tempo, della squadra azzurra è un altro motivo d’orgoglio per Mancini che, ripartendo dai giovani, ha saputo risollevare dalle ceneri questa nazionale riportandola con merito tra le prime d’Europa.

Intanto, lunedì prossimo, l’Italia sfiderà l’Armenia a Palermo nella decima ed ultima gara di qualificazione. E Mancini potrebbe allungare ulteriormente.

(Foto da adnkronos.com - si ringrazia)

Rino Lorusso

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