L’ITALIA PRIMA SOFFRE E POI REAGISCE PAREGGIANDO 1-1 CON I FORTI SPAGNOLI

VENTURA: “UN BUON RISULTATO E UNA GRANDE RISPOSTA DEI CALCIATORI”

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Allo “Juventus Stadium” di Torino, in una gara valida per le qualificazioni dei Mondiali del 2018, l’Italia, nel Girone H, pareggia contro una grande Spagna, per 1-1.

Ancora fresco il ricordo degli ottavi di Francia 2016 (terminata con l’incredibile e meritata vittoria azzurra per 2-0), le due nazionali, si sono ritrovate a distanza di pochi mesi, profondamente rinnovate, a cominciare dalla guida tecnica, con Ventura da una parte e Lopetegui dall’altra. Ma, al di là dei volti nuovi, ancora una volta, la tanto attesa sfida tra Italia e Spagna, ha confermato le premesse della vigilia.

Una partita difficile ed emozionante con un’Italia timorosa che ha sofferto, per tutto il primo tempo, il possesso palla asfissiante degli avversari.

“Abbiamo pagato un pò di tensione di alcuni giocatori – dichiara ai microfoni Rai, il CT della nazionale azzurra, Giampiero Ventura - soprattutto nel primo tempo, dove ci voleva un pizzico di personalità in più. Loro sono stati superiori nel possesso palla, ma questo lo sapevamo”.

In effetti,con grande personalità e con il loro palleggio, gli ospiti vanno, più volte, vicino al gol con Iniesta, David Silva e Piquè. Gli azzurri, d’altro canto, molto bassi e poco aggressivi resistono, senza quasi mai, però, uscire dalla propria metà campo, fino a quando, al 54’, Vitolo, complice un incredibile errore di Buffon, porta in vantaggio le furie rosse.

Da quel momento inizia la gara dell’Italia che, colpita nell’orgoglio, reagisce con grande carattere e determinazione. Ventura sostituisce Pellè con Immobile e, successivamente, Parolo con Belotti. La partita, allora, cambia. La Spagna soffre la velocità e il dinamismo dei due attaccanti e così, anche l’Italia si rende pericolosa con Parolo e Immobile (in un paio di circostanze). Gli azzurri, tuttavia, alla ricerca disperata del pareggio, si sbilanciano e concedono qualche ripartenza agli avversari. In una di queste, ancora Vitolo si divora il gol del raddoppio spagnolo. Così, implacabile, la legge del “gol sbagliato gol subìto”, colpisce anche la roja. Eder viene atterrato giù in area di rigore e De Rossi trasforma il penalty per un pareggio meritato. Gli azzurri, sull’onda dell’entusiasmo e sostenuti dai circa 41.000 spettatori, provano addirittura a vincere la gara con Immobile e Belotti (gol annullato per fuorigioco), ma il risultato resta ancorato sul risultato di parità.

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Abbiamo ottenuto un buon risultato – continua il C.T. Ventura - e una grande risposta da parte dei calciatori. Poi, dopo il gol, abbiamo avuto la possibilità anche di vincere. La Spagna? E’ sempre stata data come favorita da tutti gli addetti ai lavori, ma questa partita ha detto che se vogliamo, possiamo dire anche la nostra”.

In effetti, è un buon punto che mantiene inalterate le possibilità dell’Italia di giocarsi il primato del girone ed evitare gli spareggi, anche se non sarà facile. Buona la prestazione del giovane Romagnoli, al suo esordio in azzurro e della squadra subito dopo il gol, così come, bravo, è stato il CT con le sostituzioni che hanno di fatto modificato l’andamento della gara e consentito il pareggio all’Italia. Intanto, a punteggio pieno, c’è l’Albania (6 p.), squadra tenace e di qualità, che potrebbe insidiare la testa del girone, seguita da Spagna e Italia a 4 punti.

CURIOSITA’ - Continua la striscia positiva nelle qualificazioni mondiali delle due nazionali: 55 gare per la Spagna (l’ultima sconfitta risale al 1993) e 29 per gli azzurri (ultimo ko risale al 2004).

In 36 gare con la Spagna, l’Italia ha conquistato 11 vittorie, 10 sconfitte e 15 pareggi, di cui 6, sul risultato di 1-1. La Spagna non vince in Italia dal 1971 (1-2), in amichevole.

Rino Lorusso

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