L’EUROPA REGALA 6 MILIARDI ALLA TURCHIA

LO STATO ISLAMICO RINGRAZIA CON UN ATTENTATO NEL CUORE DI BRUXELLES

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Belle le immagini della nostra dolce Mogherini che abbracciava felice e soddisfatta il primo ministro Turco che si prodigava in ringraziamenti con questo e quel politico dopo l’accordo posto sull’altare della storia contemporanea come un grande evento che avrebbe salvato l’Europa dalla inarrestabile invasione , ma qualche giorno fa, la stessa piangeva di fronte al giornalista che le chiedeva di commentare la strage di Bruxelles .

cms_3640/foto_2_.jpg‘L’Europa Brucia’ gridava la Fallaci, ma nessuno l’ ascoltava. ‘Chi è causa del suo mal pianga se stessa’ dice sempre il buon proverbio. Il Belgio infatti è considerato il principale promotore di jihadisti o foreign fighters verso la Siria. Nei quartieri popolari di Bruxelles, di Vilvoorde o di Anversa, con altissima presenza musulmana, i gruppi religiosi radicali sono molto attivi. L’Arabia Saudita detiene infatti, il monopolio della formazione religiosa dei musulmani di lingua araba in Belgio. Lo scrittore belga Bahar Kimyongur di origine turca che denuncia l’ illegalità e l’oppressione del regime turco contro la stampa libera, non ha esitato ad ammettere la responsabilità belga nella strage di Bruxelles. Ora si, anche Angela Merkel, che in Europa recita il ruolo della ‘padrona di casa’ e della Maestra, improvvisamente convertitasi all’accoglienza illimitata, nel suo tenero cuore di donna forse starà chiedendosi, se i 6 miliardi regalati ad Erdogan siano stati davvero una decisione saggia o se non sia stato un altro grossolano errore, un inganno che gli europei pagheranno ancora a gran prezzo, visto che tutto si gioca sulla loro pelle.

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Questa verità è sembrata ancor più realistica dopo l’intervista che il conduttore della trasmissione ‘La Gabbia’ ha realizzato con l’economista ed ex ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis il quale parlando del suo nuovo Movimento per la Democrazia in Europa, ha dato l’impressione che tutto quanto egli dicesse su questa Unione Europea fosse in realtà avvertito come opinione collettiva e come desiderio estremo di cambiamento; un cambiamento che secondo lo stesso Varoufakis sostiene, debba verificarsi dal basso. “..ll capitale finanziario è nemico della democrazia –dice Varoufakis-ovunque nel mondo, negli Usa come in Europa. Ma c’è una specificità tossica per quanto riguarda l’Europa: non abbiamo una federazione con specifiche istituzioni democratiche, la stessa Banca Centrale Europea ha uno statuto non paragonabile ad esempio a quello della Federal Reserve.. …La stessa crisi della democrazia negli Stati nazionali è qui connessa con il modo in cui funziona l’Ue: quest’ultima prende tutte le decisioni che contano per un Paese come l’Italia, ad esempio, e il demos non ha la possibilità di intervenire. I suoi rappresentanti nazionali non hanno alcun potere di realizzare le loro promesse, come abbiamo visto in Grecia.”

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Mentre si pensa al cambiamento, l’Europa continua ad essere bersaglio dei terroristi dell’Isis che, gestiti da una mente diabolica, ripropongono in chiave internazionale lo stesso tipo di “Strategia della tensione” che l’Italia sperimentò nei cosiddetti ‘anni di piombo’ durante i quali le stragi famose di Piazza Fontana(69) e di Bologna (1980) tormentarono il paese senza che mai alcun vero mandante fosse stato smascherato nonostante processi e sentenze lasciassero quegli anni avvolti in una nebbia mai diradatasi. Quali fossero gli scopi di questi attacchi risultarono comprensibili quando con la rapina e l’uccisione del politico Aldo Moro, si intuì che certe alleanze politiche in Italia non si dovevano realizzare perché l’Unità porta progresso ed evoluzione mentre la separazione porta dissidi e conflitti . L’Italia ,naturalmente, doveva rimanere vulnerabile, separata e in conflitto continuo tra le diverse idee politiche. Oggi siamo nella stessa condizione di allora. Si eseguono stragi nelle città europee perché qualcuno si avvale della manovalanza islamica e delle stragi per inviare avvertimenti all’Amministrazione di Bruxelles perché affretti quei processi di espansione che diano all’Islam pari poteri nella gestione dell’Europa cristiana da plasmare secondo i programmi del gruppo di potere mondiale. Oggi, infatti, con la informazione globale, è possibile intuire da che parte vengano questi attacchi che mirano a realizzare le volontà dei mandanti. Le motivazioni che fanno da paravento sono quelle religiose per occupare e modificare vaste aree geografiche secondo gli interessi demografici, militari, e politici dei così detti ‘innominati’. La religione però è solo il mezzo con cui i terroristi esaltano le azioni di sangue per trovare il coraggio di agire serenamente nella macellazione delle carni umane.

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L’attacco feroce come quello inflitto al cuore del potere europeo simbolicamente rappresentato da Bruxelles fa tremare le altre nazioni e la stessa Italia e per quanto ci si chieda quale sia l’errore più grande che abbia portato l’Europa a questo punto di non ritorno, prudenza suggerisce che non ci si dovrebbe fidare neanche dei paesi amici o dei paesi alleati. Gli errori dell’Europa sono tanti ! Non serve elencarli tutti perché indietro non si può più tornare se non con una guerra sanguinosa che rischierebbe di farci scomparire; ma certo l’errore più grande sta nella sua divisione interna, in quella ostinata presunzione di non voler dividere i problemi e le grandi questioni che riguardano il suo destino con tutti i politici in campo ideologicamente diversi, costretti a duellare nella stessa arena come belve feroci che tentano di sopraffarsi invece di accogliere il pensiero dell’altro, discuterlo, condividerlo scegliendo insieme la strategia che porti ad una soluzione che non sia quella dettata ‘dall’esterno’’ ma dalla concordia interna che vede senza distinzioni, politici e popolo europeo uniti verso un unico traguardo. Un traguardo che appare irraggiungibile soprattutto quando quella parte di popolo che pensa e si esprime diversamente dai propri governanti (vedi il caso delle elezioni tedesche) viene insultato come xenofobo, populista, fascista, …parole assurde che non si confanno alla realtà presente ma a periodi storici sepolti.

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L’Europa comunque, per ora , rimane e continuerà a rimanere nel caos nonostante la beffa degli accordi UE- Turchia che non fermeranno certo i flussi di migranti che prima o poi ,in preda alla fame, (come già sta accadendo) alla mancanza di lavoro o di alloggio, infrangeranno le regole della convivenza e la legalità per dare posto ad un’ incontenibile azione di guerriglia e di conflitti che degenereranno in scontri letali . Non ci saranno né vinti né vincitori ma solo disperazione e morte. Questo potrebbe essere lo scenario apocalittico che simili situazioni provocano nei paesi dove il caos può divenire la regola. La strage di Bruxelles non è che un esempio evidente di come questa Europa possa degenerare. Se pensiamo che per Obama l’Isis è un problema europeo e non statunitense, allora dovremmo chiedergli con quale diritto Egli stesso abbia innescato la guerra in Siria servendosi di Al Qaeda per ridurre anche l’Europa in un campo di battaglia!!!?. Poco convincenti sono state le rassicurazioni di Paolo Gentiloni che intervistato da Floris nella trasmissione ‘Di Martedì’, con visionaria beneficenza, vede la sconfitta dello Stato Islamico come realistica e l’accordo sull’ immigrazione con la Turchia come strategia di contenimento. Parole che sembrano venir fuori dall’al di là e quando entra nei dettagli dell’accordo si scopre che alla fine, tutto si risolve in uno scambio di immigrati irregolari che la Grecia dovrebbe rimandare nei campi profughi della Turchia mentre gli europei dovrebbero scegliere i siriani andandoli a prendere direttamente dalla Turchia con costi sicuramente sempre più alti... Come dire che a tutti quelli che già sono in Europa si aggiungeranno altri profughi mentre quelli che già ci sono, di lasciare l’Europa non ci pensano neanche se non verranno caricati con la forza sulle navi di ritorno.

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Anche l’Unione Europea vive il suo dramma sovrumano allo stesso modo dei profughi, divisa tra generosità ed accoglienza illimitata ed impossibilità di assicurare quei diritti che le maree inarrestabili di profughi reclamano una volta in Europa: casa, lavoro, ordine sociale, legalità , sicurezza; impegni questi che tradotti praticamente comportano malcontento nelle aree depresse dei paesi del sud Europa, Italia compresa dove il lavoro è inesistente, e gli espropri di beni immobili in quasi tutte le categorie sociali da parte dello Stato (vedi famigerata equitalia) porta alla miseria intere famiglie di imprenditori, di agricoltori, di commercianti insomma, di tutti coloro che non dipendono dal reddito statale e vengono uccisi dalla disperazione, private anche della volontà di pregare e di sperare.

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Coraggiosa, quindi , è stata l’accusa che il Padre Mtanios Haddad della Chiesa greco Melchita, ospite nella trasmissione di Giovanni Floris, ha rivolto agli americani e alla stessa Europa, puntando il dito contro Edward Luttwak. “ Questi profughi-diceva il religioso- erano e sarebbero felici di vivere in pace nelle loro case. Mai sarebbero scappati se non vi fossero stati costretti dalla violenza e dalla paura che l’occidente ha scatenato fornendo ai terroristi le armi più letali” La replica di Luttwak è stato il solito ritornello: “Assad è un dittatore sanguinario!” Ma la verità è che Assad è amico dell’Iran e filo- russo e per cancellare queste influenze malefiche dal territorio bisognava agire con una distruzione sistematica anzi che cercare di addolcire gli animi con un nuovo dialogo. Anche Obama giustifica le bombe sulla Siria con lo stesso ritornello” Assad è un dittatore sanguinario” ma dimentica che gli Stati Uniti con Richard Nixon ed Henry Kissinger appoggiarono il Golpe di Pinochet il più grande massacratore e torturatore della storia recente. Idem in Pakistan dove Kissinger fece destituire ed uccidere il democratico presidente Butto, per mettere al potere un altro sanguinario generale islamico Zia. Tutto questo perché il democratico Butto aveva chiesto di dotare il suo paese dell’arma atomica. Obama dimentica ancora che la Clinton nel 2012 promise a Netaniau che per rendere Israele più sicura bisognava sbarazzarsi di Assad limitando così l’influenza dell’Iran Dunque ad ognuno la sua storia e la sua parte di terrore, di ingiustizia, di complotti dentro e fuori del propri territori. Il popolo ,che non ha né armi ne parole per difendersi, continua ad essere ignorato, maltrattato, derubato ,ucciso. Ma fino a quando?

Elena Quidello

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