L’ARTE TRA CURIOSITA’ E MISTERI

Villa Adriana (Tivoli)

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A Tivoli, circa 30 chilometri da Roma, si trova Villa Adriana, è un grande complesso architettonico lasciatoci dall’imperatore romano Adriano.

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Adriano (76-138) della dinastia degli imperatori adottivi, era un uomo colto e raffinato, che viaggiò tantissimo, non solo per problemi legati all’impero ma anche per un’autentica passione per l’arte e per la cultura in generale, soprattutto quella greca.

La pace e la stabilità furono i suoi obbiettivi, questo portò a Roma un periodo di tranquillità, tuttavia non fu molto amato dalla plebe che lo considerava troppo dedito ai raffinati gusti greci e nemmeno benvoluto dal senato per il suo accentramento di potere.

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Ricostruzione di Villa Adriana-Tivoli

Passò gli ultimi anni nella sua villa presso Tivoli, complesso che sorge su un’area di 120 ettari, progettata, da lui stesso, in quanto era un abile architetto, come luogo ideale; una trentina sono gli edifici, teatri, terme, palazzi, templi, librerie, tra cui anche le riproduzioni a scala dei luoghi e degli edifici che più avevano colpito Adriano nei suoi viaggi: il Liceo (scuola fondata da Aristotele) l’Accademia (scuola di Platone), il Pritaneo(custodiva il fuoco sacro) e il Pecile(portico dipinto) ad Atene, il Canopo (città sul delta del Nilo) la vallata di Tempe in Tessaglia (uno dei luoghi preferiti di Apollo e delle Muse).

Il grande complesso fu realizzato sui resti di un’antica villa, forse giunta in eredità assieme ai terreni limitrofi alla moglie di Adriano, quest’ultimo ingloba così il linguaggio architettonico romano, ispirandosi alla Villa dei Misteri di Pompei e alla Domus Aurea di Nerone, con le architetture più antiche della Grecia e dell’Egitto, realizzando quasi un riassunto reale e tangibile di tutto il meglio dell’arte sino a lui, uno stile eclettico, originale e maestoso, dove Adriano può ritirarsi lontano dal volgo, quella plebe che ormai l’imperatore di gusti orientali considerava solo come sudditi.

La Villa dal 1999 è Patrimonio dell’Umanità.

(Adriano è uno degli imperatori più noti, oltre a Villa Adriana, a lui sono ascrivibili: il Vallo, un’opera maestosa, essendo una fortificazione in pietra che divideva la Britannia in due parti segnando il confine fra romani e barbari e la ricostruzione del Pantheon, Tempio di tutti gli dèi, ambedue Patrimonio Unesco)

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Pecile-Villa Adriana-Tivoli

Il Pecile oggi si presenta come una grande piscina attorniata da alberi e arbusti, in origine era un quadriportico, che delimitava un giardino con una grande distesa d’acqua centrale, veniva utilizzato per le passeggiate in tutte le stagioni, era mutuato alla celebre Stoà Poikile (portico dipinto) uno dei siti più famosi dell’antica Atene, in cui si trovavano le pitture monumentali, dei maggiori artisti del tempo tra cui Polignoto, che rappresentavano le imprese vittoriose degli ateniesi, inoltre vi erano esposti i bottini delle guerre. La Stoà era il luogo dove Zenone di Cizio insegnava lo stoicismo, scuola filosofica che prende appunto il nome dall’edificio stesso.

Proseguendo oltre l’edificio delle Tre esedre, si trovano le Grandi Terme e le Piccole Terme, queste ultime presumibilmente destinate all’imperatore e alla sua corte, erano infatti molto lussuose, tutt’oggi restano indizi dei ricchi materiali usati.

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Canopo-Villa Adriana-Tivoli

Continuando la visita si incontra il Canopo, nome di una città dell’antico Egitto sul Delta del Nilo famosa per i costumi dissoluti, è un lungo bacino d’acqua ornato da colonne e statue, volendo Adriano rappresentare addirittura un ramo del Nilo, quel Nilo in cui affogò Antinoo, il bellissimo giovane amato dall’imperatore. Nella Villa, ad Antinoo, Adriano dedica anche una tomba-tempio chiamato Antinoeion, una scoperta che è venuta alla luce in una campagna di scavi di non molto tempo fa. Il Canopo, è l’immagine per eccellenza di Villa Adriana, meritandosi tutta la fama, riuscendo infatti a trasmettere un’amena e antica naturalezza.

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Esedra del Canopo-Villa Adriana-Tivoli

L’esedra circolare del Canopo è interpretata da qualche studioso come un tempio dedicato al dio Serapide, di cui Adriano pare avesse abbracciato il culto, associandovi anche la divinizzazione di Antinoo, da altri studiosi viene invece interpretata come luogo per banchetti all’aperto fra cascatelle e giochi d’acqua e pregevoli statue. Fra i ritrovamenti venuti in luce negli anni Cinquanta, vi sono: una statua raffigurante il Nilo, due Sileni e un simpatico coccodrillo.

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Coccodrillo-Villa Adriana-Tivoli

Altri edifici erano preposti all’uso personale di Adriano e della sua corte, tra cui il Palazzo Imperiale, il Palazzo d’inverno, il Teatro Marittimo, le Biblioteche sia quella latina che quella greca e la Piazza d’oro.

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Ricostruzione Canopo-Serapeo-Villa Adriana- Tivoli

La Piazza d’oro è una delle costruzioni più imponenti del complesso, il nome evoca il ricchissimo arredo scultoreo e architettonico che purtroppo più non ha, infatti lungo i secoli più volte si è scavato, portando via centinaia di tesori, che si trovano in collezioni sparse per il mondo.

La struttura circolare del “Teatro Marittimo” presenta un colonnato ionico, è circondata da un canale, una sorta di isola artificiale; in realtà non è un teatro ma una domus, una sorta di residenza minore, un luogo riservato all’imperatore; è uno dei monumenti più noti di Villa Adriana.

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Ricostruzione del Teatro Marittimo- Villa Adriana-Tivoli

Adriano iniziò a costruire il complesso subito dopo l’ascesa al potere continuando sino alla sua morte, un po’ come facevano i faraoni che iniziavano a costruire l’ultima dimora appena incoronati; Adriano progetta questo grande complesso che è più simile a una reggia che a una Villa, più simile alle fastose architetture di Versailles o della Reggia di Caserta, architetture realizzate per primeggiare non solo sul popolo-plebe ma anche per imporsi e prevalere sugli altri potenti, architetture per restare in qualche modo presenti per sempre nel tempo.

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Teatro Marittimo-Villa Adriana-Tivoli

La breve presentazione su Villa Adriana, mi è servita da volano (non è un caso che abbia inserito delle ricostruzioni fotografiche) per presentarvi, in successivi articoli, le mega-ville-regge, dei “nuovi imperatori” del XX secolo, quelli appartenenti alle tanto potenti, ricche e famose dinastie americane, che hanno col tempo perso parte dei patrimoni accumulati dai fondatori, tuttavia è probabile, che i loro nomi restino nella storia per sempre grazie alle loro regge… fra di loro un industriale del petrolio che credeva di essere la reincarnazione di Adriano.

Paola Tassinari

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