L’ACQUA, È DAVVERO UN BENE PREZIOSO

Per Legambiente si possono recuperare 22 miliardi di metri cubi all’anno

L_ACQUA,_E_DAVVERO_UN_BENE_PREZIOSO.jpg

Domani, 22 marzo, si celebra la giornata mondiale dell’acqua e puntuale giunge il dossier di Legambiente sulla gestione idrica italiana, focalizzato per lo più sulle pratiche per migliorare la disponibilità e la gestione dell’acqua.

cms_29807/0.jpg

In altre parole, viene presentato un vero e proprio “decalogo urbano”, dal titolo “Accelerare per il cambiamento: la sfida dell’acqua passa dalle città”. L’emergenza idrica e la siccità stanno attanagliando il nostro Paese più che mai ed è ormai notizia di tutti i giorni di come, specie il nord Italia, stia soffrendo in periodi dell’anno, come quello attuale, in cui il problema non avrebbe dovuto presentarsi. Serve pertanto un modo migliore di gestire l’acqua, per fronteggiare i cambiamenti climatici e questa emergenza. Lo scorso anno, il 2022, è stato dichiarato dalla Società Meteorologica Italiana come “l’anno tra i più estremi mai registrati in termini di caldo e deficit di precipitazioni”, con un saldo negativo pluviometrico complessivo del 30%. Ecco, quindi, che “sono aumentati del 367% i casi di danni dovuti alla siccità, passati dai 6 del 2021 ai 28 del 2022”.

cms_29807/00.jpeg

Si deve pertanto puntare sul risparmio e su una migliore gestione delle risorse, afferma l’associazione, in particolare delle acque meteoriche in ambiente urbano e di quelle reflue per l’agricoltura: assieme rappresentano un “potenziale” da 22 miliardi di metri cubi di acqua all’anno, “corrispondenti a circa 3 volte la capacità contenuta dei 374 grandi invasi in esercizio, che ammonta a circa 6,9 miliardi di metri cubi”, si legge nel comunicato. Si dovrebbe giungere al recupero del 20% delle acque meteoriche entro il 2025, del 35% entro il 2027 e del 50% entro il 2030, attraverso un piano che riqualifichi e riprogetti gli spazi aperti e gli edifici delle nostre città. Di qui un preciso appello al governo attuale, affinché sviluppi una “strategia nazionale” in modo da intraprendere una nuova governance dell’acqua, il cui fine sia la riduzione della domanda e non soltanto l’approntamento di una raccolta per affrontare i periodi di carenza, tenendo presente il regolamento UE 741/2020 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dell’acqua, attualmente in fase di osservazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che dovrà essere attuato in maniera scrupolosa.

cms_29807/Foto_3.jpeg

Le città debbono diventare un “laboratorio” ove mettere in pratica detto “decalogo urbano”, una “serie di azioni e strumenti utili ed efficaci da poter replicare in ogni città e che potrebbero essere realizzati velocemente e con costi, in alcuni casi, del tutto sostenibili”, espresso in dieci punti. Si parla di trattenere l’acqua piovana in eccesso dai tetti, oppure di aumentare la permeabilità del tessuto urbano, di emanare norme edilizie per risparmiare e recuperare l’acqua ovvero di utilizzare lo sviluppo tecnologico per intervenire sulla mitigazione e sull’adattamento.

cms_29807/Foto_2.jpeg

Sempre secondo i dati forniti da Legambiente, nel 2020 ha piovuto sui 109 capoluoghi di provincia per 13 miliardi di metri cubi, acqua che attraverso tetti, asfalto e cemento è andata perduta negli impianti fognanti: uno spreco enorme, così come quello che si verifica in agricoltura in tema di acque reflue. Fortunatamente esistono già alcuni comuni virtuosi o alcune realtà locali che già hanno investito su questo tema, come la città di Trento che ha progettato un parco che tratta e riutilizza la pioggia, Forlì che ha realizzato il Giardino dei Musei, in cui viene incrementata la permeabilità del tessuto urbano, così come in agricoltura viene fatto cenno al depuratore di Fregene (RM) o a quello di Fasano-Forcanella (BR), che entrambi riutilizzano le acque reflue per irrigare i campi.

Enrico Picciolo

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram