Le moderne tecniche di “remise en forme” chirurgica catturano anche gli uomini
Predominio quasi esclusivo di donne immolate al credo dell’estetica, la chirurgia plastica vede oggigiorno sempre più uomini farvi ricorso per interventi di correzione fisica.
Se fino a qualche decennio fa le richieste si limitavano ad operazioni di rinoplastica, blefaroplastica e trapianto di capelli, oggi il richiamo della sirena ammaliatrice di un bisturi che riduca senza privazioni e diete forzate gli odiosi rotolini sui fianchi convince un numero sempre più nutrito di aspiranti “bronzi di Riace”. Tra gli interventi più richiesti si annoverano sicuramente la liposuzione degli eccessi di adipe su torace e fianchi.
La ricerca clinica moderna consente inoltre di realizzare interventi poco praticati in passato perché meno agevoli, tra questi la rimozione della ginecomastia e il rimodellamento del petto maschile.
La Ginecomastia è un’eccessiva formazione del tessuto mammario nell’uomo, composto da grasso e ghiandola.
Una volta escluse, attraverso un’indagine ecografica, complicazioni che interessino la ghiandola mammaria maschile, restano da affrontare le complicanze psicologiche per un difetto fisico che espone il soggetto alla mancanza di sensibilità di individui sempre pronti a compiacersi degli altrui difetti fisici. “Dobbiamo distinguere due condizioni particolari, – hanno spiegato durante un’intervista il Dott. Davide Lazzeri ed il Dott. Francesco Castello, entrambi specialisti in chirurgia plastica ricostruttiva a Roma – la pseudoginecomastia, detta anche adipomastia, che è l’eccesso di grasso nella mammella, e la ginecomastia vera, in cui si ha un iper sviluppo della ghiandola mammaria maschile. La terapia dipende dal tipo di ginecomastia di cui soffre il paziente”.
Ma quali sono i passi da compiere in presenza del problema?
“Dopo i 25-30 anni – consigliano gli esperti – la prima cosa da fare è un’ecografia mammaria per verificare la natura della massa. Normalmente, nel 70-80% dei casi, si tratta di semplice grasso, per cui si procede con una semplice lipoaspirazione. Nei casi in cui si evidenzia la presenza di ghiandola, parte di essa va asportata”.
L’intervento è definitivo in quanto l’aderenza della pelle alla struttura muscolare rende difficile il riformarsi del grasso sotto il seno, ma, come tutti gli interventi di chirurgia estetica, va ben pianificato sul corpo del paziente.
Le tecniche all’avanguardia amplificano il risultato di una chirurgia semplice e rapida, ed è per questo motivo che gli interventi di chirurgia estetica si stanno diffondendo in un trend in costante ascesa tra gli uomini. “L’uomo è sempre stato meno coraggioso della donna, ma ora stanno recuperando alla grande, motivo per cui le richieste aumentano di giorno in giorno” osserva l’esperto.
In sala operatoria al paziente viene praticata un’anestesia locale, abbinata talvolta ad una sedazione per ottenere la massima rilassatezza del soggetto durante l’intervento.
“Usando questo tipo di tecnica, che si chiama lipoaspirazione superficiale, la pelle tende a ritrarre specialmente in pazienti relativamente giovani, scongiurando il rischio di eccesso di pelle da rimuovere. In caso contrario bisogna eliminare gli eccessi facendo dei minuscoli tagli. I tempi di recupero sono abbastanza rapidi: già dopo due-tre giorni il paziente può riprendere una normale attività lavorativa. Circa un mese invece il tempo di ripresa prima di intraprendere attività sportiva”.
Essendo un intervento chirurgico in piena regola, il rischio di complicazioni impone sempre la raccomandazione di rivolgersi a specialisti di comprovata esperienza presso strutture cliniche accreditate.
(Fonte: tg scientifico Rai2 Medicina 33)
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