LA SCIENZA HA MOSSO UN NUOVO PASSO

Alla scoperta di un nuovo “Giove caldo”

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Cercare di circoscrivere la vastità dell’universo è praticamente impossibile. A distanza di decenni, dopo il primo sbarco sulla luna, continuiamo a sorprenderci per nuove scoperte, che sanciscono un passo determinante per il futuro. L’astronomia ha fatto discutere molto, da Galileo Galilei a oggi, il confronto su eventuali nuove forme di vita ha generato numerosi rumors. Ad oggi, nonostante il difficile momento a causa della pandemia, abbiamo un buon motivo per sorridere e soprattutto per pensare a qualcos’altro. Infatti, da quasi un anno siamo immersi solo sull’argomento covid, dimenticando che la vita continua e che la scienza non si ferma.

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Proprio negli scorsi giorni, abbiamo appreso dell’ampliamento di un progetto di studi, condotto dal team di Munazza Alam, sulla scoperta nel 2012 dell’esopianeta gassoso WASP- 62b. Stando ai dati raccolti tramite il Wide – Angle Search for Planets (secondo la fonte Ansa), il pianeta in questione è distante ben 575 anni luce dalla nostra Terra. L’astronoma Alam, si mostra molto soddisfatta del lavoro condotto fino a questo momento, perché questa tipologia di pianeta è molto rara (solo il 7% di quelli conosciuti fin ora), poiché presenta un’atmosfera assente di nubi e foschia. Questo, ha permesso uno studio spettroscopico di transito (tecnica rilevazione di radiazioni) in grado di misurare la linea di assorbimento completa del sodio, il tutto agevolato anche dalla sua vicinanza orbitale con la sua stella ospite, che gli permette di compiere una rotazione completa nel giro di 4 giorni e mezzo, oltre ad incrementare notevolmente la sua temperatura (da qui il nome di “Giove caldo”).

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Secondo l’opinione della Alam, lo studio di queste rarità della galassia potrebbe aiutarci, oltre che nella conoscenza della loro composizione, anche nella comprensione del meccanismo di formazione di un pianeta, campo teorico ancora nebuloso. Nella fattispecie, in virtù di queste sue particolarità, WASP-62b sarà utile per capire in quali circostanze e perché vengono a crearsi pianeti senza nubi, suggerendo una modalità completamente differente dagli altri.

Giuseppe Capano

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