LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA

Banca Mondiale: “serviranno 411 miliardi per attuarla”

LA_RICOSTRUZIONE_DELL_UCRAINA.jpg

Ricostruire l’Ucraina dopo la guerra iniziata con l’invasione russa nel febbraio 2022 costerà 411 miliardi di dollari. La stima è stata diffusa oggi dalla Banca Mondiale in collaborazione con le Nazioni Unite, l’Unione Europea e il governo ucraino. Le cifre per il recupero e la ricostruzione di un Paese sotto assedio da più di un anno sono altissime. Non si tratta tuttavia della prima stima sul costo della ricostruzione dell’Ucraina, con cifre che si aggirano costantemente intorno a valori coerenti con quelli presentati oggi. Il costo, stimato dalla stessa Banca mondiale nel giugno 2022 a 349 miliardi di dollari, è ora aumentato ulteriormente mentre il conflitto e il conflitto armato nel paese continuano. Altre stime fatte per il periodo 2022 suggeriscono che rimettere in piedi le città ucraine costerà circa 600 miliardi di euro. Tuttavia, l’investimento calcolato da vari studi è compreso tra 20 miliardi e circa 550 miliardi di euro.

cms_29845/Foto_1.jpg

Dato che il conflitto è ancora in corso e non accenna a concludersi, quei numeri non sono certo definitivi. Ovviamente le stime della Banca Mondiale tengono conto anche di alcune previsioni, perché non hanno modo di sapere fino a che punto andrà la guerra e fino a che punto andrà. Mentre i combattimenti continuano, i gruppi e le agenzie prevedono un urgente bisogno di 14 miliardi di dollari quest’anno per "investimenti prioritari critici" per far ripartire la ricostruzione. Il miglior biglietto da visita dell’Ucraina in Europa potrebbe essere la ricostruzione. Un anno dopo l’invasione russa che ha devastato il Paese e causato otto milioni di profughi, il governo di Kiev sta già elaborando piani per la ricostruzione. Il master plan per ricostruire Londra risale al 1943. Nel 1945, finita la Seconda guerra mondiale, gli inglesi sapevano già cosa fare.

cms_29845/Foto_2.jpg

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha citato come esempio la storia della capitale britannica. Entrambe le città hanno iniziato a prendere in considerazione la ricostruzione sotto la guida dell’UNECE, un’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di ricostruire l’Europa dopo la guerra. Calcolare i danni effettivi, a livello umano ed economico, e ripartire da ciò che resta. In quattordici mesi è successo letteralmente di tutto, tra bombardamenti, esplosioni, guerriglie, catture e rilasci. Non è stato un duello tra Ucraina e Russia, non lo è mai stato – neanche nelle intenzioni, a dirla tutta –, ma si è aggiunta quasi immediatamente una pletora di coprotagonisti a una tragedia che non vuole saperne di terminare. Gli atti messi in scena non si contano più, e continuano a seguirsi senza soluzione di continuità. Ma Kiev, alla stessa maniera, non vuole saperne di arrendersi. E guarda al futuro con la speranza di chi sa che il domani sarà migliore dell’oggi.

Francesco Bulzis

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram