LA NORMA

Il cavallo di battaglia di Maria Callas

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cms_22900/1.jpgVincenzo Salvatore Carmelo Francesco Bellini (Catania, 3 novembre 1801 – Puteaux, 23 settembre 1835) è stato un compositore italiano, tra i più celebri operisti dell’Ottocento.

La Norma debuttò al Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre del 1831.

È composta in due atti ed è tratta dalla tragedia Norma ou l’Infanticide (Norma, o l’Infanticidio) del poeta Louis-Alexandre Soumet (Castelnaudary 18 febbraio 1788 - Parigi 30 marzo 1845)

La Storia

Il racconto è ambientato in Gallia, durante la dominazione dell’impero romano.

Norma è una sacerdotessa, figlia del capo dei Druidi Oroveso, ma è anche l’amante segreta di Pollione, il proconsole romano, dal quale ha avuto due figli, custoditi dalla fedele Clotilde all’insaputa di tutti.

Pollione confida all’amico Flavio di essersi innamorato di una giovane novizia del tempio d’Irminsul, Adalgisa, e di voler lasciare Norma.

Adalgisa chiede un colloquio a Norma per aprirle il proprio animo e confessarle di aver mancato al voto di castità, senza però rivelare il nome dell’uomo amato.

Norma, che riconosce nella novizia i propri sentimenti e il proprio peccato, la scioglie dai voti.

Quindi le chiede chi sia l’innamorato e Adalgisa indica Pollione, che sta sopraggiungendo proprio in quel momento.

Furiosa, Norma rivela tutto ad Adalgisa, che sdegnata respinge Pollione.

Nella sua abitazione, Norma, sconvolta dalla rivelazione, medita inizialmente di uccidere i due figli, ma poi cede al sentimento materno.

Decisa a suicidarsi, fa chiamare Adalgisa e la prega di adottare i bambini e di portarli a Roma, dopo essersi sposata con Pollione.

Ma Adalgisa rifiuta e promette anzi a Norma di convincere Pollione a tornare da lei, dissuadendola dal suicidio.

Quando la grande sacerdotessa però apprende che il tentativo di Adalgisa non ha sortito l’effetto sperato,proprio lei che si era sempre opposta alla volontà di rivolta del suo popolo, chiama i Galli a raccolta e proclama guerra ai Romani.

Oroveso le chiede allora di indicare la vittima sacrificale da immolare al Dio, quando giunge notizia che un romano è penetrato nel recinto delle sacerdotesse: è Pollione, venuto a rapire Adalgisa.

Norma sta per colpirlo con un pugnale, ma poi si ferma, invita tutti a uscire col pretesto di interrogarlo e, rimasta sola con Pollione, gli offre la vita purché egli abbandoni Adalgisa.

L’uomo rifiuta e Norma chiama i suoi a raccolta; ha deciso quale sarà la vittima sacrificale: una sacerdotessa che ha infranto i sacri voti e tradito la patria.

Sta per pronunciare il nome di Adalgisa, quando si rende conto che la colpa di Adalgisa è anche la sua e, nello sbigottimento generale, pronuncia il proprio nome.

Commosso, Pollione comprende la grandezza di Norma e decide di morire con lei.

In segreto, Norma confida a Oroveso di essere madre e lo supplica di prendersi cura dei bambini, affinché possano salvarsi insieme a Clotilde.

Quindi sale sul rogo con l’uomo amato.

L’opera è stata il cavallo di battaglia di alcuni grandi soprani, tra cui Maria Callas, Joan Sutherland e Montserrat Caballé.

cms_22900/2_1629517622.jpgVideo di Maria Callas : Casta Diva

https://www.facebook.com/Classica.../videos/898182583699911/

31 Dicembre 1957, Martedì

Casta Diva cantata da Maria Callas aprì ufficialmente le trasmissioni Televisive in Eurovisione.

Questa registrazione che si credeva fosse andata perduta era in realtà conservata negli archivi dell’INA che gentilmente la mise a disposizione della RAI in occasione del "Callas Day" di qualche anno fa.

Gruppo arte e cultura di Orietta Paganotti

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