LA LOBBY NASCOSTA DALLA CHIESA
Monsignor Viganò aveva intuito bene, ma nessuno lo ha mai ascoltato
Il silenzio attuato dai sacri palazzi è risuonato in modo assordante, perché tutto questo fa veramente paura a coloro che dovrebbero tutelare il credo e l’anima dei semplici fedeli. Ebbene, alla fine (nonostante le numerose critiche) il dossier Viganò si è dimostrato concreto. Per troppi anni la chiesa ha celato tutto, insabbiando eventi e circostante dolorose per migliaia di persone. Un dossier bistrattato e dimenticato, etichettato come pura menzogna. Le verità urlate da monsignor Viganò sul tema della pedofilia nelle diocesi statunitensi, hanno fatto riflettere il mondo intero. Le stesse accuse rivolte all’ex porporato Meckanic sono state oggetto di critica all’intero del Vaticano, che ha ingnorato abomini coperti per anni. Aldilà di ogni sospetto, Viganò ha diffuso una grande verità che solo nel recente 2018 è riuscita ad emegere, nonostante i numerosi richiami a Bergoglio.
Ad oggi, di quel dossier non si è fatto tesoro facendo sprofondare la credibilità dell’arcivescovo ai minimi storici. In questo caso, non si tratta solo della credibilità di una istituzione secolare, bensì di semplici anime costrette a vivere in un vero e proprio inferno. Il caso McCarrickè solo la punta dell’iceberg, perché a 91 anni suonati l’ex porporato non pagherà mai per gli abomini commessi. Pertanto, la lobby ipotizzata da Viganòesiste e continua a radicarsi nei meandri di una chiesa sempre più taciturna. Siamo abituati (grazie alle campagne mediatiche) a vedere Francesco come un papa pronto al dialogo, semplice e disinvolto con tutti. In realtà Bergoglio sapeva, ma ha preferito tacere ed è per questo motivo che la chiesa non riuscirà mai ad arrivare totalmente alla gente. Stare al passo con i tempi significa essere consapevoli della propria missione, ma ovviamente tutto questo passa in secondo luogo. Solo chi ha vissuto nel seminario (come nel mio caso) può capire la ferocia del prelato di turno. Sei costretto ad obbedire, una sorta di obbedienza cieca che si innesca in ogni aspirante sacerdote.
Questa prassi è ormai approvata in modo implicito da tutti e guai a ribellarsi, si rischia di essere bistrattati ed isolati. Per questo, la testimonianza di Viganò risuona come un vento fresco, capace di ridare speranza a molti. Purtroppo, la chiesa tende ad isolare coloro che si ribellano e Vigano è un esempio lampante. Infatti, vive da diversi anni in una comunità segreta, come se dire la verità fosse diventato un reato. Su questo versate i vertici vaticani devono migliorare, perché il silenzio su queste vicende deve cessare per sempre. La sfida non sarà semplice, ma mai come in questo momento tutto il mondo chiesa deve assumersi le proprie responsabilità dinanzi al mondo intero.
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