LA FRANCIA HA VOTATO DUE CANDIDATI FUORI DAGLI SCHEMI

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Tempo di elezioni in Francia. Il periodo è particolarmente delicato per cui i candidati sono obbligati ad usare argomentazioni che spingano i votanti dalla loro parte. Nonostante le difficoltà del momento i francesi tengono alta la guardia per quanto riguarda il futuro del paese. Il popolo esprime la propria preferenza nei confronti di Emmanuel Macron. E’ proprio lui a vincere il primo turno di elezioni. In passato ministro delle finanze, banchiere presso Rothschild e ministro dell’economia e del digitale, ora in lista per le elezioni.

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Di lui molto si dice, soprattutto per quanto riguarda la sua vita personale. La storia sentimentale e romanzata con una donna di parecchi anni in più, non inficia il percorso dell’uomo che si pone nel mezzo del versante politico. Il centrista gareggia contro la ultradestra capeggiata da Marine Le Pen. Il primo rappresentante della virtù repubblicana, la seconda figlia del fondatore del Front National. Quest’ultima è avvocato, presidente del partito di estrema destra ed europarlamentare. Neppure la vita amorosa di Le Pen blocca la sua condotta politica. I due gareggianti si rivelano entrambi agguerriti e tenaci. I programmi dei candidati si distinguono nettamente per ciò che concerne obiettivo e risultato. Macron tende a voler rimediare alle disgiunzioni economiche dei suoi predecessori attraverso una riorganizzazione del fisco e delle tasse, essendo l’economia il suo cavallo di battaglia. Marine Le Pen punta su un nuovo modus operandi della sicurezza interna del paese. Se Emmanuel vuole ricomporre una Francia spaventata, attraverso l’aiuto dell’Unione Europea, Marine ne auspica una clamorosa exit in caso di discordie su accordi futuri.

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L’uno si apre a nuovi scenari e a modi diversi di operare, l’altra invece chiude i battenti a possibili contraddizioni. Due modi di agire completamente differenti. Macron si concentra sulla situazione economica attuale del paese, ben sapendo che un’economia fiorente consente di colmare eventuali problemi riguardanti l’organizzazione della sicurezza. Le Pen vuole slegarsi dai principi imposti dall’Unione e dalla Nato per poter dar vita ad una Francia in grado di difendersi da sola e nella maniera consona ai termini degli attacchi esterni. Emmanuel lascia aperte diverse soluzioni all’Unione Europea (in questo momento fragile ma pur sempre necessaria per la risoluzione dei conflitti comuni), Marine chiude parecchie porte. I sondaggi attribuiscono la vittoria ad Emmanuel. A breve il ballottaggio nominerà il futuro presidente della Francia.

Alessia Gerletti

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