LA FORTUNA GUARDA DALLA PARTE DI CHI LA NOTA

Siamo quello che pensiamo. Creiamo allora il nostro destino

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Perché guardare l’erba del vicino come se fosse oro colato? E’ vero che a volte le persone nascono fortunate ma in molti casi la questione è diversa. Dare per scontato ciò che non lo è, conduce ad un’erronea interpretazione del mondo. Non basta uno schiocco di dita per ottenere quel che si vuole. Se qualcuno ha raggiunto in modo limpido i propri obiettivi, non c’è nulla da invidiare. Quella persona ha semplicemente mosso mari e monti per arrivare a toccare la vetta. Vogliamo essere persone di successo? Cominciamo a prendere spunto da chi ce la sta facendo. Evitiamo l’invidia e sviluppiamo una sana competizione.

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Quando capita di avere a che fare con una persona particolarmente in gamba, sorgono immediatamente dei dubbi. Il terribile pensiero che narra con burrascosa invidia che se lui/lei ce l’ha fatta è perché qualcuno l’ha aiutato/a o perché è fortunato/a. Sfatiamo questo mito. Prima di tutto la fortuna è una creazione della mente e dipende sia dal mondo di pensare che dal modo di agire. In secondo luogo, siamo artefici e creatori attivi dell’esperienze della nostra vita. Certamente qualcosa sfugge al nostro controllo. Tuttavia la maggior parte delle situazioni che accadono son frutto delle nostre creazioni mentali.

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Ricordiamoci un punto fondamentale: qualunque azione è il risultato di un’intenzione. Qualsiasi cosa decidiamo di fare dipende dall’intento. Il successo scappa dall’invidia, si vergogna di lei. Al contrario, è forgiato dall’impegno, dalla determinazione e dalla tenacia. Le persone che aspirano a diventare grandi non si fermano al primo ostacolo e desiderano il meglio senza la necessità di schiacciare gli altri. Chi arriva in alto, sia in termini di finalità che di crescita personale, giunge con l’idea che gli altri costituiscono una ricchezza. Non si guarda all’altro con cattiveria bensì con occhio capace di cogliere e apprendere dai punti forti.

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Se conosciamo una persona di talento, non abbattiamola con i nostri pregiudizi mentali. Piuttosto mettiamoci nei suoi panni per capire come ha fatto a diventare così. Una mente forte è il prodotto di una vita altrettanto dura. Il sorriso di chi è riuscito è quello di colui che non molla. Per farcela bisogna imparare a guardare oltre i limiti di pensiero. Scavalcare i confini con l’immaginazione e porre in atto ciò che vogliamo. Crediamoci con forza. Buttiamoci a capofitto. Noi siamo quello che pensiamo ardentemente ogni giorno. Se qualcosa brucia dentro, lasciamo divampare il fuoco e andiamo a camminare sui carboni ardenti della vita. Questo è credere in se stessi con fede.

Alessia Gerletti

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