LA FIGLIA DI ALEXEI NAVALNY HA RITIRATO IL PREMIO SACHAROV PER I DIRITTI UMANI

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Ogni anno, dal 1988, il Parlamento europeo assegna il Premio Sacharov, intitolato alla memoria del noto dissidente sovietico Andrei Sacharov, a individui od organizzazioni che si siano distinti nella difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Oltre che in un attestato, il premio consiste in una somma di denaro del valore di 50.000 euro.

L’anno scorso il riconoscimento è stato assegnato all’opposizione democratica bielorussa, rappresentata dal Consiglio di coordinamento, sorto su iniziativa di un comitato di donne coraggiose e personalità provenienti della società civile. Quest’anno è stato conferito, tra gli altri, ad Alexei Navalny, leader dell’opposizione russa. Nel corso di una cerimonia tenutasi mercoledì 15 dicembre a Strasburgo, nell’emiciclo del Parlamento Europeo, a ritirare materialmente il Premio Sacharov del Parlamento europeo a nome del padre è intervenuta sua figlia Daria Navalny. Alexei Navalny, che sta attualmente scontando una pena detentiva in Russia, è da oltre un decennio la principale figura dell’opposizione in Russia, noto per la sua lotta alla corruzione e alle violazioni dei diritti umani da parte del Cremlino.

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Nel suo discorso di apertura, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha elogiato il coraggio di Navalny ricordando come sia stato minacciato, torturato, avvelenato, imprigionato, ma nulla abbia potuto farlo tacere. Riferendosi al premiato in contumacia, ha precisato: "Come lui stesso sostiene, la corruzione prospera dove non c’è rispetto per i diritti umani. La lotta alla corruzione è anche una lotta per il rispetto dei diritti umani universali. È certamente una lotta per la dignità umana, il buon governo e lo Stato di diritto". Il Presidente ha, inoltre, aggiunto un ennesimo appello al rilascio immediato e incondizionato di Navalny.

Daria Navalnaya ha criticato coloro che cercano di placare i dittatori per ragioni pragmatiche, insistendo sul fatto che l’Europa deve rimanere fedele ai propri valori ed ideali fondativi: "Quando ho scritto a mio padre e gli ho chiesto: ’Cosa vuoi esattamente che io dica nel discorso per esprimere il tuo punto di vista?’ lui mi ha risposto: ‘Dì che nessuno può osare comparare la Russia al regime di Putin. Ma vogliamo anche che l’Europa si impegni per se stessa, per quelle idee meravigliose che costituiscono il suo cuore pulsante. Lottiamo per un’Europa delle idee, per la celebrazione dei diritti umani, per la democrazia e per l’integrità’".

Alla cerimonia di Strasburgo erano presenti anche Leonid Volkov, uno dei consiglieri politici di Navalny che è stato il suo capo di gabinetto durante la campagna per le elezioni presidenziali russe del 2018, e Kira Yarmysh, il suo addetto stampa.

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Alexei Navalny è risultato vincitore del Premio Sacharov di quest’anno a seguito di una decisione presa dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli e dai leader dei gruppi politici il 20 ottobre scorso. Nel suo curriculum di premiato è stato evidenziato il ruolo di attivista anticorruzione, nonché di uno dei principali oppositori politici del presidente russo Vladimir Putin. Non a caso, Navalny ha guadagnato la ribalta internazionale proprio per aver organizzato manifestazioni contro Putin e il suo governo, candidandosi per una carica presidenziale e sostenendo riforme contro la corruzione. Nell’agosto 2020 è stato avvelenato durante un viaggio in Siberia e ha effettuato diversi mesi di riabilitazione a Berlino. È stato arrestato al suo ritorno a Mosca nel gennaio 2021 ed è attualmente detenuto in un carcere di massima sicurezza, condannato ad una pena di due anni. Navalny ha iniziato uno sciopero della fame alla fine di marzo 2021 per protestare contro la mancanza di accesso alle cure mediche. Nel giugno 2021, un tribunale russo ha messo al bando tutte le delegazioni politiche che lo rappresentano su base regionale e lo stesso è accaduto con la sua Fondazione anticorruzione. Entrambe tali attività sono state considerate estremiste e indesiderabili dalle autorità russe.

In una risoluzione approvata nel gennaio 2021, i deputati Europei hanno chiesto il rilascio immediato e incondizionato di Alexei Navalny e di tutti gli altri detenuti arrestati mentre protestavano per il suo rilascio. I parlamentari hanno esortato i paesi dell’UE a inasprire in modo significativo le sanzioni contro la Russia, un appello che hanno ribadito nell’aprile 2021.

Insieme a Navalny sono state premiate le afghane che lottano per i diritti delle donne nel loro paese e Jeanine Áñez, exponente político della Bolivia.

Carlo Coppola

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