LA DIGNITA’ DELLA MORTE
Scoppiano le polemiche dopo l’udienza di Francesco
“San Giuseppe, patrono della buona morte ci ricorda che la vita è un dono, non la morte, la quale va accolta e non somministrata”. Una tematica scottante, quella trattata dal Papa nell’udienza dello scorso mercoledì, che mai come in questo momento crea delle forti tensioni. Tutta la dottrina della Chiesa ruota attorno alla sacralità della vita, negando nettamente il valore della cosiddetta “morte assistita”. La sfera più conservatrice esclude categoricamente il dialogo su questo versante, sebbene al momento il governo appaia intenzionato a proseguire su questa strada.
Purtroppo, la Chiesa si mostra ignara del fatto che ad avanzare simili richieste non siano i governanti, bensì centinaia di cittadini che vivono sulla propria pelle il dramma della sofferenza. Nonostante ciò, dall’udienza di Bergoglio non emerge la possibilità del minimo spiraglio di dialogo sulla tematica della morte assistita. Il Pontefice si è espresso senza mezzi termini, in maniera dura e netta, come forse mai aveva fatto prima.
Una tematica così vasta merita delle serie considerazioni, perché di mezzo ci sono le vite di tante persone. La dignità dell’essere umano deve essere tutelata, ma proprio su questo punto così cruciale la Chiesa non riesce a fare un passo avanti. Per prima cosa andrebbe scomposto il concetto di dignità, ma anche in questo caso correremmo il rischio di risultare prolissi. Oltre ogni considerazione personale, le parole di Francesco infrangono - forse per sempre - le speranze di tanti malati cattolici. L’unica apertura, se così si può definire, ha a che fare con le cure palliative. Infatti, Francesco elogia la medicina e raccomanda: “Dobbiamo accompagnare alla morte, ma non dobbiamo confondere con derive che anch’esse inaccettabili che portano ad uccidere”. Nulla di nuovo, insomma. Lo stesso pontefice prosegue: “Va sempre privilegiato il diritto alla cura e alla cura per tutti, affinché i deboli, in particolare gli anziani e i malati, non siano mai scartati”.
L’obiettivo di molti credenti è quello di portare il Pontefice al dialogo con le istituzioni, perché prima o poi una decisione andrà presa su questo versante. Per troppo tempo il Vaticano, dall’alto della sua potenza politica, ha bloccato questa proposta… ma ora è necessario ricordarci che il nostro è uno stato laico…
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