LA CINA BLOCCA L’USO DEI CHIP MICRON

CAC: “Rischi per la sicurezza nazionale”

LA_CINA_BLOCCA_L_USO_DEI_CHIP_MICRON.jpg

Recentemente, la Cyberspace Administration of China (CAC), ovvero l’Autorità cinese per la sicurezza, avrebbe dato messo al bando Micron Technology a causa di “serio rischio per la sicurezza della rete e dei cittadini”. I prodotti di Micron, il principale produttore statunitense di chip, non avrebbero infatti superato gli esami sulla sicurezza della rete, bloccando così l’uso dei chip della società americana da parte delle società cinesi che operano settori considerati strategici a livello nazionale. Dopo i numerosi veti imposti dagli Stati Uniti su altrettanti prodotti dei colossi cinesi, primo fra tutti quello di Huawei, poteva essere prevedibile un veto da parte della Cina ad uno dei grandi giganti americani qual è Micron, in quanto circa 15% del suo fratturato proviene proprio da li. L’inizio della revisione sull’azienda era già stato reso pubblico a marzo, anche al fine di tutelare la catena di approvvigionamento informatica cinese. Il CAC, in una nota, ha inoltre dichiarato che: “I prodotti di Micron presentano potenziali problemi di sicurezza relativamente seri, rappresentano un grave pericolo per la sicurezza della catena di fornitura e delle infrastrutture informatiche chiave, incidono sulla nostra sicurezza nazionale.

cms_30596/foto_1.jpg

Per questa ragione il Network Security Review Office ha concluso che la revisione della sicurezza della rete non dovrebbe essere superata. La Cina sostiene fermamente l’apertura verso l’estero. Fintanto che rispettano leggi e regolamenti cinesi, le aziende di ogni Paese possono operare sul mercato cinese”. Secondo il Wall Street Journal però, il ban non esisterebbe sulle aziende straniere che operano in Cina, le quali potranno dunque continuare a intrattenere rapporti commerciali con Micron. La guerra dei chip tra Pechino e Washington si è intensificata lo scorso anno quando gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni all’accesso della Cina a chip di fascia alta, apparecchiature per la produzione di chip e software utilizzati per progettare semiconduttori. Un portavoce di Micron si è poi espresso in una nota: “Abbiamo ricevuto dal Cac l’avviso di conclusione della sua revisione dei prodotti Micron venduti in Cina. Stiamo valutando la conclusione e valutando i nostri prossimi passi. (…) Non vediamo l’ora di continuare a impegnarci nelle discussioni con le autorità cinesi”.

cms_30596/foto_2.jpg

Il governo e le aziende cinesi potrebbero poi facilmente rimpiazzare Micron dalle loro catene di approvvigionamento, dato che esistono numerosi produttori di chip di memoria DRAM e NAND: le sudcoreane Samsung e SK Hynyx, per esempio, oppure la giapponese Kioxia. Il tempismo della Cina potrebbe inoltre essere rilevante, dato che proprio domenica scorsa, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che i paesi membri del G7 hanno deciso di “ridurre e diversificare la nostra relazione con la Cina”, con particolare riferimento alle tecnologie e ai materiali critici per le transizioni energetica e digitale. Infine, sulla scia di Samsung, Micron avrebbe già annunciato che investirà in Giappone circa 3,6 miliardi di dollari (costo sostenuto in parte dal governo giapponese) per avviare strutture di produzione di chip Dram e per realizzare di una linea di produzione all’avanguardia a Hiroshima.

Francesco Maria Tiberio

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram