LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA NAM
Uno scatto famosissimo di Margaret Bourke-White, pubblicato su Life nel febbraio del ’37 viene spesso associato alle foto-simbolo della Grande Depressione eppure rappresenta tutt’altro.
Siamo a Louisville, nel Kentucky: i danni provocati dall’inondazione del fiume Ohio costringono migliaia di persone ad abbandonare le proprie case e a vedere quasi il 70% della città sott’acqua.
A migliaia si mettono in fila di fronte ai centri di assistenza, come il gruppo di persone ritratto da Margaret.
È un contrasto, però, a fare la fortuna di questo scatto: la coda di afroamericani esattamente sotto uno slogan che celebra l’American way of Living di una famiglia bianca felicemente ritratta in automobile.
E così, lo scatto acquistò presto una valenza molto più ampia, in grado di offrire chiavi di lettura ancora oggi.
È interessante notare come negli Stati Uniti, verso il 1937-1938, questo tipo di propaganda si ritrovasse ovunque, e altri fotografi della Farm Security Administration – come Dorothea Lange, Arthur Rothstein e John Vachon – immortalarono questo stridente contrasto tra la vita per le strade e quella raccontata per slogan.
Si trattava infatti di una campagna promossa dalla NAM, la National Association of Manufacturers, a favore delle virtù della libera impresa e del mercato aperto e in forte critica verso gli interventi statali del New Deal.
Si parla di quasi 45.000 cartelloni pubblicitari a livello nazionale, collocati in ogni città popolata da oltre 2.500 persone, che raggiunsero circa 65 milioni di americani ogni giorno.
Curiosità. La fotografia di Margaret, in seguito, sarebbe diventata la base per l’opera d’arte dell’album del 1975 di Curtis Mayfield, There’s No Place Like America Today
Gruppo arte e cultura di Orietta Paganotti
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