LA BORSA DI TOKYO SI FERMA PER UN GIORNO
L’arresto causato da un guasto all’hardware

Ieri, Tokyo è stata colpita da uno spiacevole imprevisto: la Borsa si è fermata per un giorno. La causa di questa improvvisa interruzione sarebbe da ricercare in un guasto tecnico all’hardware, che ha costretto a chiudere il terzo mercato più importante al mondo per l’intera giornata di ieri, bloccando così qualsiasi contrattazione in corso con altri mercati.
Secondo fonti interne alla Borsa, nella giornata di ieri era previsto un rialzo di molti titoli asiatici, dopo il forte calo di domenica a causa del duello tra i due candidati alla Casa Bianca, Trump e Biden, che ha deluso le attese dei mercati dimostrandosi, nel complesso, poco memorabile.
Il Japan Exchange Group, la società giapponese di servizi finanziari che gestisce le Borse di Tokyo e di Osaka, in un comunicato ha riferito di un problema nella “trasmissione delle informazioni di mercato”.
A farne le spese sono stati soprattutto i mercati regionali di Nagoya e Fukuoka, le cui transazioni sono state bloccate dal guasto dei sistemi informatici, nello specifico da un errore di memoria che ha impedito il backup dei dati. Secondo gli analisti, quella di ieri è stata la peggiore interruzione della storia, una brusca frenata per molti mercati asiatici.
Koichiro Miyahara, presidente del Japan Exchange Group, consapevole dei disagi creati si è scusato per l’accaduto, promettendo una pronta riapertura della Borsa. Inoltre, ha aggiunto che per risolvere rapidamente il disguido sarebbe stato necessario il riavvio del sistema, un’operazione alquanto rischiosa che avrebbe generato confusione tra gli addetti ai lavori. La chiusura per un giorno era l’unica soluzione possibile.
Non è la prima volta che una Borsa è costretta a fermarsi a causa di un malfunzionamento: nel 2015 una situazione analoga si verificò alla Borsa di New York, la più importante al mondo. Nel 2007 e nel 2011, invece, anche Piazza Affari subì un arresto per qualche ora a causa di problemi tecnici al sistema.
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