L’economia del coronavirus (34^ analisi)

Il tasso di crescita dell’epidemia è al 1,73%. Raddoppia ogni 40 giorni

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I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I numeri relativi ai casi, ai morti ed ai guariti sono certi in quanto derivano dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile. I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come delle stime sulla base di quello che è il valore della vita umana, ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alto, è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro” [2], il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore della patologia viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente imprevedibili, come sono appunto le crisi e le pandemie.

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Data 19/04/2020. Il risultato è tale da manifestare che in data 18/04/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 1 trilione di euro, ovvero pari al 60,42% del PIL, equivalente ad un valore pro-capite di 17.883,11 euro. Complessivamente, il valore che è stato perduto corrisponde ad un detrimento reddito per circa 36.478.892 italiani. Il tasso di crescita dei contagi da coronavirus è diminuito nelle ultime 24 ore da 2,02% fino ad un valore pari a 1,73%. Il numero dei casi è passato da un ammontare di 175.925 unità fino ad un valore pari a 178.972 unità, con una crescita pari a 3.047 unità. Il numero dei decessi è pari a 23.660 unità con una crescita in valore assoluto di 433 unità ed un tasso di mortalità pari al 13,22%. Il numero dei guariti è cresciuto da un valore pari a 44.927 fino a 47.055 unità. Il tasso di guarigione, calcolato come il valore percentuale dei guariti sul valore totale dei casi, è pari al 26,29%. Il valore totale dei casi attivi al netto dei deceduti e dei guariti è pari ad un valore di 108.257 unità.

Predizione in data 18/04/2020. La crescita ha subito una riduzione. Ai tassi seguenti si verifica un raddoppio ogni 40 giorni circa. Il tasso di crescita è notevolmente diminuito: questo significa che le misure assunte dal governo stanno producendo i risultati attesi. Il tasso di crescita dei contagi sembra essersi bloccato intorno al 2%. Chiaramente, poiché la base ha superato le 175.000 unità, si crea comunque un numero di casi molto ampio. In ogni caso, la riduzione dei tassi di contagi è certamente un elemento positivo nell’interno del contesto dell’analisi del fenomeno sotto il punto di vista metrico. Il rischio è che il tasso ad un certo punto si fermi, ed invece di continuare a crescere si blocchi intorno ad un valore anche basso, che però con le basi che sono indicate può significare avere un numero di casi comunque notevolmente elevato. Uno dei problemi che si possono verificare e che può essere esacerbato dalla riapertura è costituito dal fatto che il tasso di crescita dei contagi da coronavirus rimanga costante ad un valore circa pari all’1,00%. E’ infatti altamente improbabile che il tasso di crescita diventi pari a 0, soprattutto a seguito della riapertura. L’analisi del tipo worst case scenario viene utilizzata di seguito per verificare come il fenomeno può effettivamente essere sviluppato ad un tasso di crescita dell’1,00% su base quotidiana.

Worst case scenario. Con il riavvicinarsi della riapertura delle attività è molto probabile che il tasso di crescita aumenti. Tuttavia, in modo prudenziale è possibile supporre che il tasso di crescita rimanga stabile intorno all’1,00% ogni 24 ore. In questo caso il raddoppio dei casi avviene ogni 70 giorni. Entro dicembre 2021 l’intera popolazione potrebbe aver contratto il coronavirus. Chiaramente da questo calcolo andrebbero escluse le persone che hanno degli anticorpi, anche se le percentuali degli immuni sul totale della popolazione è oscura. Il numero dei deceduti è, al tasso attuale pari al 12,30% del totale dei casi. Se questa percentuale dovesse rimanere costante si potrebbe arrivare a diversi milioni di deceduti. Il numero delle persone in terapia intensiva è pari a circa il 15% dei casi e poiché l’allestimento di un posto letto in terapia intensiva costa circa 100.000,00 euro, il costo totale potrebbe approssimare le centinaia di miliardi di euro. Chiaramente vi sono diversi elementi che potrebbero impedire la manifestazione del worst case scenario, tra i quali vi sono, per esempio, la presenza di una larga parte della popolazione immune, il fatto di trovare un vaccino in tempi brevi o la scoperta di metodi alternativi di economia e politica sanitarie per ridurre i contagi.

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La previsione a medio-lungo periodo. Occorre considerare che il tasso medio di crescita del coronavirus è diminuito sostanzialmente. Nella prima settimana, tra il 24/02/2020 e il 01/03/2020, il tasso di crescita medio settimanale è stato pari ad un valore di 34,45%. Nel passaggio tra la prima settimana e la seconda settimana, ovvero la settimana compresa tra il 02/03/2020 ed il 08/03/2020, il valore del tasso di crescita è diminuito sostanzialmente passando dal 34,45% fino ad un valore pari a 23,41%, con una variazione negativa pari a 11,04%. Nel passaggio tra la seconda settimana del 02/03/2020-08/03/2020 e la terza settimana del 09/03/2020-15/03/2020, il tasso di crescita medio dei contagi è diminuito da 23,41% fino ad un valore pari a 18,96%, con una riduzione pari ad un valore di -4,45%. Nel passaggio tra la settimana del 09/03/2020-15/03/2020, il tasso di crescita dei contagi calcolato a livello settimanale è diminuito da un valore pari a 18,96% fino ad un valore pari a 13,26%, con una variazione del -5,70%. Nel passaggio tra la settimana del 23/03/2020-29/03/2020 e la settimana del 30/03/2020-05/04/2020, il tasso di crescita dei contagi è diminuito dal 7,44% fino ad un valore pari a 4,05%, con una variazione di -3,39%. Tra la settimana del 30/03/2020-05/04/2020 il tasso di crescita dei contagi è diminuito da un valore pari a 4,05% fino ad un valore pari a 2,81%, con una riduzione dell’1,24%. Tuttavia, il tasso di crescita settimanale nell’ultima settimana è diminuito solo marginalmente fino ad arrivare ad un ammontare pari a 2,22%, con una riduzione pari a 0,59 punti.

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I costi per i tamponi ed i posti in terapia intensiva. Il costo stimato per la terapia intensiva è di circa 100.000,00 euro. In modo particolare, tra le regioni italiane è la Lombardia che risulta aver speso maggiori risorse nell’acquisizione di posti di terapia intensiva con un valore pari a 97,1 milioni di euro, seguita dal Piemonte con un valore pari a 33,3 milioni di euro e dall’Emilia Romagna con un valore pari a 30,9 milioni di euro. Chiudono la classifica Valle d’Aosta con un investimento stimato pari a 900 mila euro, la Calabria con un investimento stimato pari a 700 mila euro, ed il Molise con un investimento stimato pari a 400 mila euro. In totale il valore degli investimenti è pari a 281,2 milioni di euro. I costi per la terapia intensiva che vengono ad essere considerati in questo caso sono determinati al netto dei costi del personale e dei servizi.

Il costo dei tamponi è stimato tra un valore di 15 euro e 35 euro. Per questo viene ad essere disposto un valore medio di 22,5 euro. Al primo posto per spesa in tamponi c’è la Lombardia con un valore pari a 5,4 milioni di euro, seguita dal Veneto con un valore pari a 5,3 milioni di euro e dall’Emilia Romagna con un valore pari a 2,6 milioni di euro. Chiudono la classifica la Basilicata con un valore pari a 128 mila euro, la Valle d’Aosta con una spesa in tamponi pari a 98,2 mila euro ed il Molise con un valore pari a 69 mila euro.

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Complessivamente il costo dei tamponi e della terapia intensiva dovrebbe crescere sostanzialmente anche se effettivamente nell’idiosincrasia della complessità del fenomeno analizzato, si potrebbero verificare, nel medio-lungo periodo, taluni andamenti euristici oppure meta-euristici che possono essere in grado di ridurre la manifestazione del contagio.

La situazione internazionale. La situazione internazionale è molto grave. In modo particolare, il numero dei contagi a livello globale è cresciuto significativamente negli ultimi giorni fino ad arrivare a 2.373.077 di casi con un numero di decessi pari a 163.641 unità ed un numero di guariti pari a 611.810 unità.

Usa. Al primo posto della classifica vi sono gli Usa con un numero di casi pari a 742.459 casi, un numero di decessi pari a 39.651 unità ed un numero di guariti pari a 68.658 unità. Il tasso di mortalità negli USA è pari a 5,34%, il tasso di guarigione pari a 9,25% e la differenza tra tasso di guarigione. La differenza tra tasso di guarigione e mortalità è pari a 3,91%. Il valore dei casi in percentuale dei test è pari negli Usa al 19,77%. La perdita economica viene calcolata con la metodologia della life evaluation calcolata sul totale dei casi è pari a 5 trilioni di dollari, invece se calcolata sul numero dei decessi è pari a 277 miliardi di dollari e la media è pari a 2,7 triliardi di dollari.

Spagna. Il totale dei casi in Spagna è pari a 195.944 unità, in numero dei decessi è pari a 20.453 unità con un numero di guariti pari a 77.357 unità. In Spagna sono stati realizzati circa 930.230 tamponi. Il tasso di mortalità pari ad un valore di 10,44%, un tasso di guarigione pari al 39,48%. La differenza tra tasso di guarigione e tasso di mortalità in Spagna è pari a 29,04%. La percentuale dei casi in percentuale dei test è pari al 21,06%. Il costo economico in termini di lifevalue evaluation calcolato sul totale dei casi è pari a 978 miliardi di euro mentre calcolato sul valore dei decessi è pari a 102,5 miliardi di euro, il valore medio è pari a 540,9 miliardi di euro.

Italia. Il valore dei casi totali in Italia è pari a 178.972 unità, il valore dei decessi è pari a 23.660 unità ed il valore dei guariti è pari ad un valore pari a 47.055 unità. In Italia sono stati realizzati un numero di test pari a 1.356.541 unità. Il tasso di mortalità è pari a 13,22%, il tasso di guarigione è pari a 26,29% e la differenza tra il valore del tasso di guarigione ed il valore del tasso di mortalità è pari ad un ammontare del 13,07 punti. Il valore dei casi su test è pari al 13,19% in Italia. Questo significa che se un italiano viene sottoposto ad un test ha in media il 13,19% delle probabilità di essere positivo. Il valore del lifevalue sul totale calcolato sul totale dei casi in Italia è pari a 894,8 miliardi di euro mentre calcolato sui decessi è pari a 118,3 miliardi di euro ed in media è pari a 506,5 miliardi di euro.

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Dati internazionali. Fonte: Worldometers.com

In modo particolare è possibile considerare la differenza tra il tasso di guarigione come una misura dell’efficienza del sistema sanitario. Se infatti il valore della differenza tra tasso di guarigione e tasso di mortalità è elevato allora vuol dire che le probabilità di guarire in un determinato paese sono molto più alte rispetto alle probabilità del decesso. Ed anche al contrario, se la differenza tra tasso di guarigione e tasso di mortalità è basso significa che la probabilità di essere guariti in un certo paese risulta essere prossima alla probabilità di decesso.

La situazione negli USA. La situazione negli USA è molto grave. Al primo posto della classifica vi è lo stato di New York con un numero di casi pari a 241.041 unità, un numero di decessi pari a 18.178 unità. Il numero dei tamponi che sono stati fatti nella città di New York è pari a 596.5332 unità. Il tasso di mortalità nello Stato di New York è pari a 7,54%, ed il valore dei casi in percentuale sui tamponi è pari a 40,41%. Il life value evaluation calcolato sul valore dei casi è pari a 1,6 trilioni di dollari, mentre se calcolato sul valore dei decessi è pari a 127 miliardi di dollari, ed in media è pari a 907 miliardi di dollari.

New Jersey. Il valore dei casi nel New Jersey è pari ad un valore di 81.420 unità, con un numero di decessi pari a 4.070 unità ed un numero di tamponi pari a 164.278 unità. Il tasso di mortalità è pari al 5%. Il rapporto tra casi in percentuale dei tamponi è pari al 100% questo significa che un cittadino del New Jersey sottoposto a tampone ha il 49,56% della probabilità di essere positivo al test. Il valore della lifevalue evaluation calcolata sul valore dei casi è pari a 569 miliardi di euro, mentre calcolata sul valore dei decessi è pari a 28 miliardi di euro ed in media è pari a 299,2 miliardi di euro.

Massachusetts. Il numero dei casi in Massachusetts è pari ad un valore di 36.372 unità con un numero di decessi pari a 1560 unità ed un numero di tamponi pari a 156.806 unità. Il tasso di mortalità è pari a 4,29% ed il numero dei casi in percentuale dei tamponi è pari al 23,20% ovvero un cittadino del Massachusetts sottoposto a tampone ha il 23,20% delle probabilità di essere positivo. Il valore del life value calcolato sul numero dei decessi è pari a 254 miliardi di euro ed il valore calcolato sui decessi pari a 10,9 miliardi di euro ovvero pari ad un valore medio di 132,2 miliardi di euro.

Pennsylvania. Il numero dei casi in Pennsylvania è pari a 31.731 unità con un numero di decessi pari a 1.102 casi ed un numero di tamponi pari a 156.806 unità. Il tasso di mortalità è pari a 3,47%. La percentuale dei casi rispetto ai tamponi è pari al 20,61%. Il valore del Life Value Evaluation rispetto ai casi è pari a 222 miliardi di euro e calcolato rispetto ai decessi è invece pari a 7,7 miliardi di euro, mentre il valore medio è pari a circa 132 miliardi di euro.

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Dati relativi alla situazione statunitense. Fonte: Worldometers.com.

Per ulteriori approfondimenti: www.angeloleogrande.com

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[1] https://www.theglobalist.com/the-cost-of-a-human-life-statistically-speaking/

[2] https://www.amazon.it/Denaro-storia-quello-capitalismo-capito-ebook/dp/B00IEOFYZU

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Pubblicazioni precedenti

L’economia del coronavirus in Italia (1 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_16491.html#.Xmh7QnJKiUk

L’economia del coronavirus in Italia (2 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(2_analisi)_16505.html#.XmnRvHJKiUk

L’economia del coronavirus in Italia (3 analisi)

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L’economia del coronavirus in Italia (4 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(4_analisi)_16538.html

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L’economia del coronavirus in Italia (31 analisi)

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L’economia del coronavirus in Italia (33 analisi)

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Angelo Leogrande

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