L’OSCAR DELLA MODA E’ INGLESE MA PARLA ITALIANO!
BRITISH FASHION AWARDS 2019 AND THE COLOR OF THE YEAR 2020

Dicembre per il fashion system è il mese delle celebrazioni, il mese in cui vengono assegnati i massimi riconoscimenti a designer, modelle, addetti ai lavori e personaggi che hanno influenzato il fashion system nel 2019. Lo scorso due dicembre sono stati assegnati gli oscar della moda, i British Fashion Awards alla Royal Albert Hall nella capitale inglese dove il designer britannico Daniel Lee ha fatto il botto aggiudicandosi il premio come designer dell’anno, designer per il womenswear e per gli accessori portando così la maison Bottega Veneta che dirige da solo un anno e mezzo a vincere il premio come brand dell’anno con tanto di considerevole incremento delle vendite.
I prestigiosi premi speciali sono andati all’ex top model Naomi Campbell come fashion Icon, al designer Giorgio Armani insignito dall’Outstanding Achivement Awards (una sorta di premio alla carriera) consegnatoli dalle attrici Julia Roberts e Kate Blanchette rigorosamente in Armani, all’hairstylist Sam McKnight è andato il premio Isabella Blow per l’innovazione e alla designer Sara Burton direttrice creativa della maison Alexander McQueen è stato assegnato il premio Trailblazer Award. Questa edizione ha visto tanti italiani presenti nelle varie categorie e come si può evincere dai nominati per la categoria miglior business gli italiani erano in netta maggioranza (tre su cinque) e dove ha vinto il manager Remo Ruffini per Moncler. La padrona di casa è stata l’attrice Tracee Ellis Ross che ha interpretato il suo ruolo in modo impeccabile, non altrettanto impeccabile è stato il suo outfit, ma non è stata la sola, una su tutte la cantante pop Rihanna che pur aggiudicandosi il premio Urban Luxe per il suo brand non si può ancora affermare che abbia il pieno possesso dello stile e del glamour…come dire non basta creare e possedere un fashion brand per essere automaticamente stilosa e super glam! Di seguito troverete l’elenco completo di tutti i canditati per ogni categoria con il nome del vincitore in grassetto e poi finalmente, come ad ogni evento di gala che si rispetti, commentare gli outfit più emblematici, nel bene e nel male, per la sottoscritta che hanno calcato questo fashion red carpet, ma soprattutto per darvi delle tips mirate per essere sempre perfette, altrimenti sarebbe solo uno sterile commentare le cadute di stile delle celebrity.
BRAND
Bottega Veneta
Gucci
Jacquemus
Loewe
Prada
DESIGNER
Alessandro Michele for Gucci
Daniel Lee for Bottega Veneta
Jonathan Anderson per JW Anderson & Loewe
Kim Jones per Dior Men
Miuccia Prada per Prada
DESIGNER PER ACCESSORI
Alessandro Michele per Gucci
Daniel Lee per Bottega Veneta
Jonathan Anderson per Loewe
Kim Jones per Dior Men
Simon Porte Jacquemus per Jacquemus
BRITISH DESIGNER MENSWEAR
Craig Green per Craig Green
Grace Wales Bonner per Wales Bonner
Kim Jones per Dior Men
Martine Rose per Martine Rose
Riccardo Tisci per Burberry
BRITISH DESIGNER WOMENSWEAR
Daniel Lee per Bottega Veneta
John Galliano per Maison Margiela
Jonathan Anderson per JW Anderson & Loewe
Richard Quinn per Richard Quinn
Simone Rocha per Simone Rocha
BRITISH EMERGING TALENT MENSWEAR
Ben Cottrell & Matthew Dainty per Cottweiler
Bethany Williams per Bethany Williams
Kiko Kostadinov per Kiko Kostadinov
Phoebe English per Phoebe English
Sofia Prantera per Aries
BRITISH EMERGING TALENT WOMENSWEAR
Laura & Deanna Fanning per Kiko Kostadinov
Matty Bovan per Matty Bovan
Phoebe English per Phoebe English
Rejina Pyo per Rejina Pyo
Rosh Mahtani per Alighieri
BUSINESS LEADER
Alexandre Arnault per Rimowa
José Neves per Farfetch
Marco Bizzarri per Gucci
Marco Gobbetti per Burberry
Remo Ruffini per Moncler
MODELLA
Adesuwa Aighewi
Adut Akech
Adwoa Aboah
Kaia Gerber
Winnie Harlow
URBAN LUXE
Alyx
Fenty
Marine Serre
Martine Rose
Moncler Genius
L’attrice e padrona di casa Trace Ellis Ross si è presentata sul red carpet con un outfit total white perfetto per esaltare la sua carnagione, ma l’abito della maison Loewe con spalline sottili e dorate sono del tutto sbagliate per forma (perché troppo sottili non fanno altro che evidenziare ancor di più chi ha delle spalle e braccia importanti) e per colore (che crea uno stacco di nuance poco elegante). Il fondo a pannelli asimmetrici non aiuta a slanciare la silhouette, ma sono gli accessori l’elemento più brutto dell’outfit dalla collana-collo per finire alle décolleté in pelle e vinile (mai indossare delle décolleté ad un evento di gala e mai il vinile considerato un materiale informale e non adatto ad eventi più formali)
L’attrice Kate Blanchette nel suo abito in tulle color avorio della maison Giorgio Armani sembra la principessa Elsa di Frozen. La nuance è perfetta per esaltare la carnagione candida dell’attrice, il corpetto dallo scollo profondo arricchito da preziose ruches è perfetto per l’esile busto e per le braccia toniche dell’attrice, altrettanto perfetta è la scelta di segnare il punto vita che con un abito in tulle potrebbe “perdersi” rischiando di far apparire la silhouette informe, perfetto l’orlo dell’abito, il make up natural e la scelta di un’acconciatura raccolta per un abito già di per se ricco nella parte superiore. Peccato per le due note stonate dell’outfit come gli orecchini pendenti che avrei evitato o scelto un più minimal punto luce e le famigerate décolleté silver scelte sacrificando un più chic sandalo gioiello
La sua collega Julia Roberts anch’essa vestita da re Giorgio fa una scelta meno convenzionale per un red carpet, sceglie di non indossare un “classico” abito da serata di gala, ma una jumpsuit nera tempestata da cristalli. La jumpsuit ha un orlo a filo pavimento perfetto e dal quale, come dev’essere, non si intravedono le scarpe, ma l’outfit nel complesso è deludente. Primo perché Julia non è stata brava come Kate nel sottolineare il punto vita che si perde facendo apparire la sua silhouette un “tronco”, secondo perché il nero non è proprio il colore perfetto per l’attrice che avrebbe fatto meglio a scegliere un profondo blu, terzo perché l’acconciatura casual non si addice all’outfit e quarto: “ma che ci azzeccano gli orecchini turchesi?” Le tips da copiare sono le spalle strutturare che oltre ad essere un must have di stagione possono essere utilissime per riproporzionare una body shape come quella a pera e il profondo scollo a V che danno il giusto risalto ad un seno piccolo e ben proporzionato. Il re dei British Fashion Awards è stato Giorgio Armani e non solo per il premio ricevuto alla carriera, ma anche per il suo outfit impeccabile da cui tutti gli uomini dovrebbero prendere ispirazione…chapeau!
Ho scelto di commentare l’outfit della cantante Kylie Minogue perché ha indossato tutto quello che non bisogna mai indossare per una serata di gala. La cantante, neanche per la legge delle probabilità riesce ad imbroccare nemmeno un elemento dell’outfit, il blazer oversize è trendy se monopetto, mentre il blazer a doppiopetto deve essere perfetto nella sciancratura, nelle spalle e nella lunghezza delle maniche altrimenti vi farebbe apparire solo goffe come è successo a Kylie. Il doppiopetto è sconsigliato a chi ha un seno importante visto l’effetto “dilatatore”, mentre l’abito lingerie ha una lunghezza inappropriata per una serata di gala come del resto le scarpe e l’acconciatura, la collana poteva benissimo sparire visto la frangia di cristalli del blazer e la clutch in PVC un red carpet non se la merita. Se invece non dobbiamo andare su un red carpet l’outfit è da copiare perché il blazer oversize dal mood maschile indossato con un abito lingerie e con una cintura a segnare il punto vita è un must di stagione, l’outfit può essere completato da un paio di tronchetti o un paio di cuissardes e un caldissimo long coat modello vestaglia.
Di certo c’è che la cantante Rihanna ha vinto l’Urban Luxe per il lavoro innovativo e inclusivo svolto nel fashion system con il suo brand Fenty, ma a ben vedere l’outfit che ha sfoggiato sul red carpet della sua maison la strada per raggiungere le grandi maison è ancora lunga. Il total look verde menta, accessori compresi, è del tutto inadatto per una serata di gala, si va dall’abito troppo corto alle décolleté, alla nuance troppo spenta per la sua carnagione per finire all’acconciatura, un outfit che può indossare (forse) per un suo concerto e non certo per un red carpet.
Di contro l’influencer Chiara Ferragni nel suo abito della maison Etro centra la nuance perfetta di verde per esaltare al massimo la sua carnagione e il colore dei suoi occhi anche grazie ad un sofisticato make up sempre della stessa tonalità. Il prezioso tessuto dall’effetto damascato è alleggerito dalla linea fluida dell’abito, dagli oblò laterali e dal profondo spacco che viene messo in evidenza dalla posa a favore di fotografi, ma che nella realtà anche quando la Ferragni si muoveva non si intuiva risultando così non volgare. Perfetta la scelta dei sandali nude, l’unico appunto è solo per l’acconciatura informale, che dava la sensazione di essere stata lasciata al caso, sarebbe stato meglio un’acconciatura raccolta o una chioma lasciata libera, ma liscia a piombo e dall’effetto glossy come vuole il trend del momento.
L’outfit dell’ex top model Naomi Campbell premiata come icona fashion ha il solo scopo di ricordare a tutti noi couni mortali che nonostante i suoi quarantanove anni è sempre bellissima, detto questo e fatto salvo che tutte siamo d’accordo con lei lo stile e il glamour non è pervenuto. Il suo abito parco di tessuto, ma abbondante di scintillio, di strascico che peraltro non è mai elegante su un modello a sirena della maison Alexander McQueen è un disastro su tutta la linea. La Campbell ci mette il carico da novanta anche con le extension per capelli che ai miei occhi ha ricordato più Rapunzel che la venere nera a cui ero abituata quando sfilava con passo felino le passerelle.
Terminiamo con Adut Akech la modella che ha vinto il riconoscimento come modella dell’anno che raggiante come non mai ha calcato il red carpet con un meraviglioso abito verde smeraldo, nuance perfetta per lei, della maison Valentino. Certamente un abito difficilissimo da indossare per la maggior parte delle donne, ma su di lei è divino ed è sicuramente un abito da red carpet come solo il designer Pierpaolo Piccioli può realizzare. Ma, ahimè anche un abito da sogno può essere irrimediabilmente rovinato dagli accessori sbagliati come le sono décolleté glitter e la mini bag con annessa tracolla, mai e poi mai si può indossare una borsa con tracolla per una serata di gala e men che meno per farsi fotografare su un red carpet, l’unica borsa è la clutch da portare rigorosamente a mano nascondendo all’interno la catena-tracolla. L’unica occasione in cui è concesso tirare fuori la tracolla, per il dress code, è per il buffet così da avere le mani libere.
Mentre sto scrivendo quest’articolo arriva la notizia che Pantone, il Color Institute per eccellenza, ha decretato il colore per il prossimo 2020 spiazzando tutte le previsioni e scommesse. Se il 2019 è stato l’anno del living coral, un colore che prometteva di donare felicità ed energia per il prossimo anno sarà colorato di classic blue, un colore che promette di regalarci protezione, fiducia e solidità. Il classic blue è un colore senza tempo, elegante, sofisticato che cercherà di diventare il new black, per il 2020 Pantone punta su un colore riconoscibile e rassicurante che non ameranno solo le fashion addicted, ma tutti, donne e uomini. Quando cominceremo ad entrare nel dettaglio su tutte le tendenze primavera-estate 2020 ci sarà modo e maniera per conoscere tutto, ma proprio tutto sul classic blue anche i suoi colori amici con i quali realizzare outfit strepitosi. Per ora care fashion addicted vi basti sapere su quale colore puntare per i prossimi outfit anche per le feste che ci attendono, ma soprattutto in previsione dei prossimi saldi.
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