L’economia del coronavirus in Italia (1 analisi)

Il tasso di crescita dell’epidemia si attesta intorno al 25%

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I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I dati relativi al numero dei casi, dei morti e dei guariti è certo in quanto deriva dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile. I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come stime sulla base di quello che è il valore della vita umana ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alto è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro[2] il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore del disease viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente improbabili, come sono appunto le crisi e le pandemie.

Di seguito viene riportato l’andamento sintetico del coronavirus in Italia a partire dal 25/02/2020 fino al 09/03/2020 con una predizione a 48 ore ovvero fino alla data 11/03/2020. La predizione è a breve in quanto la variazione dei tassi può comportare una riduzione dell’efficacia della stima del fenomeno nel medio-lungo periodo, che in questo caso si estende tra le 96 e le 168 ore. Infatti, in caso di variazioni brusche del fenomeno anche la predizione a breve, ovvero a 48 ore, può presentare un margine di errore elevato nell’ordine del 7-8%. La tabella seguente ha quindi l’obbiettivo di valutare economicamente il costo della diffusione del coronavirus in Italia. I dati relativi all’andamento della salute pubblica sono certificati dalla Protezione Civile. I dati mostrano un andamento crescente con un tasso medio di periodo tra il 25/02/2020 ed il 09/03/2020 pari al 30%. Il tasso medio del 30 riguardante l’intero periodo considerato sta a significare che il fenomeno è cresciuto raddoppiando in media ogni 2,3 giorni ovvero ogni 56 ore. Tuttavia a partire dalla data 02/03/2020 il tasso di crescita medio calcolato fino al 09/03/2020 è sceso al di sotto del 30% attestandosi intorno al 23% con un raddoppio ogni 73 ore. Tuttavia negli ultimi 3 giorni ovvero nel periodo compreso 07/03/2020-09/03/2020 ed il il tasso medio è cresciuto ulteriormente attestandosi intorno al 25% con un raddoppio ogni 67,2 ore.

Il calcolo della perdita economica è realizzato considerando come indicato di seguito: Il valore della Perdita Economica Cumulata ovvero PEC è dato da. La differenza tra Perdita Economica Netta e Perdita Economica cumulata consiste nel fatto che mentre la perdita economica netta fa riferimento ad un certo giorno, la perdita economica cumulata somma anche i risultati dei giorni precedenti. Inoltre la perdita economica cumulata viene rapportata al prodotto interno lordo italiano del 2019 ed espresso in termini percentuali come indicato di seguito Il valore di PEC pro-capite è costituito come . La stima del numero di individui che hanno perso il lavoro è data da un rapporto nel quale al numeratore è presente il valore del PEC e al denominatore il valore del reddito pro-capite italiano 2019 ovvero

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Figura 1. L’economia del coronavirus in Italia. Dati: Protezione Civile ed elaborazioni.

Il risultato è tale da manifestare in data 09/03/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 71,8 miliardi di euro ovvero pari ad un valore di 4,02% del PIL equivalente ad un valore pro-capite di 1.189,74 euro. Complessivamente, il valore che è stato perduto corrisponde al reddito per circa 2.426.883 italiani.

Predizione. Il tasso di crescita del contagio è ancora troppo elevato in quanto compreso tra il 24-25% nelle ultime 48 ore. Pertanto, è previsto nelle prossime 48 ore un tasso di crescita del 25,46% per il 10/03/2020 e del 24,99% dell’11/03/2020. Tuttavia è necessario considerare che il fenomeno è privo di regolarizzazione e può presentare degli andamenti idiosincratici tali da annullare l’efficacia della predizione.

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Figura 2. Tassi medi di crescita e predizione del raddoppio dei casi in base al tasso di crescita associato. Elaborazione su dati della Protezione Civile.

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Figura 3. Tassi di crescita Coronavirus Italia. Source: Elaborazione su dati Protezione Civile.

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Figura 4. Tassi di crescita. Elaborazione su dati della Protezione Civile.

Angelo Leogrande

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