L’economia del coronavirus in Italia (32^ analisi)
Il tasso di crescita dell’epidemia è al 2,07%. Raddoppia ogni 33,8 giorni circa
I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I numeri relativi ai casi, ai morti ed ai guariti sono certi in quanto derivano dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile. I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come delle stime sulla base di quello che è il valore della vita umana, ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alto, è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro” [2], il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore della patologia viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente imprevedibili, come sono appunto le crisi e le pandemie.
L’economia del coronavirus dati sanitari.
L’economia del coronavirus. Dati economici.
Data 17/04/2020. Il risultato è tale da manifestare che in data 17/04/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 1 trilione di euro, ovvero pari al 59,43% del PIL, equivalente ad un valore pro-capite di 17.598,40 euro. Complessivamente, il valore che è stato perduto corrisponde ad un detrimento reddito per circa 35.898.123 italiani.
Il tasso di crescita dei contagi da coronavirus è diminuito nelle ultime 24 ore da 2,29% fino ad un valore pari a 2,07%, ovvero da un valore pari a 168.941 unità fino ad un valore pari a 172.343 unità, con una crescita pari a 3.493 unità. Il numero dei decessi è pari a 23.197 unità, mentre il numero dei guariti è pari a 43.610 unità.
Predizione in data 11/04/2020. La crescita ha subito una riduzione. Ai tassi seguenti si verifica un raddoppio ogni 22 giorni circa. Il tasso di crescita è notevolmente diminuito: questo significa che le misure assunte dal governo stanno producendo i risultati attesi. Il tasso di crescita dei contagi è sceso per la prima volta sotto il 3%. Chiaramente poiché la base ha superato le 140.000 unità si creano comunque un numero di casi molto ampio. In ogni caso, la riduzione dei tassi di contagio è certamente un elemento positivo nell’interno del contesto dell’analisi del fenomeno sotto il punto di vista metrico. Il rischio è che il tasso ad un certo punto si fermi, ed invece di continuare a crescere si blocchi intorno ad un valore anche basso, che però con le basi che sono indicate può significare avere un numero di casi comunque notevolmente elevato.
La previsione a medio-lungo periodo. Occorre considerare che il tasso medio di crescita del coronavirus è diminuito sostanzialmente. Nella prima settimana tra il 24/02/2020 e il 01/03/2020 il tasso di crescita medio settimanale è stato pari ad un valore di 34,45%. Nel passaggio tra la prima settimana e la seconda settimana, ovvero la settimana compresa tra il 02/03/2020 ed il 08/03/2020, il valore del tasso di crescita è diminuito sostanzialmente passando dal 34,45% fino ad un valore pari a 23,41%, con una variazione negativa pari a 11,04%. Nel passaggio tra la seconda settimana del 02/03/2020-08/03/2020 e la terza settimana del 09/03/2020-15/03/2020 il tasso di crescita medio dei contagi è diminuito da 23,41% fino ad un valore pari a 18,96%, con una riduzione pari ad un valore di -4,45%. Nel passaggio tra la settimana del 09/03/2020-15/03/2020 il tasso di crescita dei contagi calcolato a livello settimanale è diminuito da un valore pari a 18,96% fino ad un valore pari a 13,26%, ovvero pari a -5,70%. Nel passaggio tra la settimana del 23/03/2020-29/03/2020 e la settimana del 30/03/2020-05/04/2020 il tasso di crescita dei contagi è diminuito dal 7,44% fino ad un valore pari a 4,05%, con una ad una variazione di -3,39%. Tra la settimana del 30/03/2020-05/04/2020 il tasso di crescita dei contagi è diminuito da un valore pari a 4,05% fino ad un valore pari a 2,81%, con una riduzione dell’1,24%. In media, il tasso di crescita settimanale dall’inizio dell’epidemia è stato pari a 11,65%, mentre il tasso di riduzione è stato pari a 5,27%.
La situazione internazionale. La situazione internazionale è molto grave. In modo particolare il numero dei contagi a livello globale è cresciuto significativamente negli ultimi giorni fino ad arrivare a 2.227.622 di casi, con un numero di decessi pari a 150.623 unità ed un numero di guariti pari a 563.746 unità. Al primo posto della classifica vi sono gli Usa, con un numero di contagiati pari a 685.541, seguita dalla Spagna al secondo posto con 188.068 unità e dall’Italia con un valore pari a 172.434 unità. Chiudono la top ten Iran e Turchia con un valore pari a 78.546 unità, seguite dal Belgio con un ammontare pari a 36.186 unità e dalla Russia con un ammontare pari a 32.008 unità.
Decessi. Gli Usa sono anche al primo posto per numero di decessi con un valore pari a 35.500 unità, seguiti dall’Italia con 22.745 unità e dalla Spagna con 19.478 unità. Chiudono la classifica Cina, Germania e Olanda con un ammontare di decessi rispettivamente pari ad un valore pari a 4.632 unità, 4.193 unità e 3.459 unità.
Guariti. La Germania è al primo posto per numero di guariti con un valore pari a 81.800 unità, seguito dalla Cina con un ammontare pari a 77.944 unità, seguita dalla Spagna con un ammontare pari a 74.797 unità, dagli Usa con un ammontare pari a 58.160 unità, dall’Iran con un ammontare pari a 54.064 unità, dall’Italia con un ammontare pari a 42.727 unità, dalla Francia con un ammontare pari a 32.812 unità, dalla Svizzera con un ammontare pari a 15.900 unità, il Brasile con un ammontare pari a 14.026 unità e il Canada con un ammontare pari a 10.092 unità.
Dati internazionali. Fonte: Worldometers.com
La situazione negli USA. Crescono i casi negli Usa in modo particolare nello Stato di New York con un numero di casi pari a 226.198 unità ed un numero di decessi pari a 16.736 unità. Al secondo posto c’è lo stato di New Jersey con un valore pari a 75.317 unità ed un numero di decessi pari a 3.518 unità, seguito dal Massachusetts con un ammontare pari a 32.181 unità ed un numero di decessi pari a 1.245. La situazione è ancora grave anche in Pennsylvania con un ammontare pari a 29.441 unità ed un numero di decessi pari ad un valore di 837 unità, segue il Michigan con un valore pari a 29.263 unità ed un ammontare di decessi pari ad un valore di 2.093 unità, la California con un ammontare pari a 28.156 unità ed un numero di decessi pari ad un valore di 973 unità. Segue l’Illinois con un ammontare pari a 25.733 unità ed un numero di decessi pari a 1.072 unità, la Florida con un ammontare pari a 24.119 unità con un numero di decessi pari a 686, e la Louisiana con un numero di casi pari a 22.532 unità ed un numero di decessi pari a 1.156 unità.
Dati relativi alla situazione statunitense. Fonte: Worldometers.com.
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[1] https://www.theglobalist.com/the-cost-of-a-human-life-statistically-speaking/
[2] https://www.amazon.it/Denaro-storia-quello-capitalismo-capito-ebook/dp/B00IEOFYZU
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L’economia del coronavirus in Italia (1 analisi)
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