L’economia del coronavirus in Italia (18 analisi)
Il tasso di crescita dell’epidemia è al 6,91%. Raddoppia ogni 243 ore circa

I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I numeri relativi ai casi, ai morti ed ai guariti sono certi in quanto derivano dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile. I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come delle stime sulla base di quello che è il valore della vita umana, ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alto, è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro” [2], il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore della patologia viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente imprevedibili, come sono appunto le crisi e le pandemie.
Figura 1. L’economia del coronavirus dati sanitari.
Figura 2. L’economia del coronavirus. Dati economici.
Data 28/03/2020. Il risultato è tale da manifestare che in data 28/03/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 682,3 miliardi di euro, ovvero pari al 38,16% del PIL, equivalente ad un valore pro-capite di 11.297,93 euro. Complessivamente, il valore che è stato perduto corrisponde ad un detrimento reddito per circa 23.046.099 italiani. Il tasso di crescita del coronavirus è diminuito nelle ultime 24 ore. Esso è infatti passato dal 7,40% del 27/03/2020 al 6,91% del 28/03/2020, con una crescita da 86.498 unità fino a 92.472 unità. Il numero dei morti è pari a 10.023 unità. Il tasso di mortalità è pari 10,84% mentre il tasso di guarigione è dell’13,39%.
Predizione in data 28/03/2020. La crescita ha subito una riduzione. Ai tassi seguenti si verifica un raddoppio ogni 243 ore circa. Il tasso di crescita è notevolmente diminuito: questo significa che le misure assunte dal governo stanno producendo i risultati attesi. Tuttavia, per avere una certezza della fine del fenomeno pandemico occorre arrivare a tassi di contagio del 2-3%. Chiaramente il quadro è notevolmente migliorato rispetto alla settimana scorsa.
La previsione a medio-lungo periodo. Se guardiamo ai dati disponibili, possiamo verificare che effettivamente il fenomeno è in netta e significativa riduzione. In modo particolare, se osserviamo i tassi medi per settimana possiamo notare che questi sono scesi costantemente nel periodo tra la prima settimana censita, ovvero il periodo tra il 25/02/2020 e il 01/03/2020, quando il tasso di crescita medio era pari al 33,4%, e l’ultima settimana, ovvero quella iniziata il 23/03/2020, con tassi di medi di crescita pari al 7,9%. In media ogni settimana il tasso di crescita è diminuito di circa 6 punti percentuali, e questo significa inevitabilmente che entro al massimo 2 settimane il tasso di crescita dovrebbe andare a zero, in base alla tendenza corrente. Ne deriva che il fenomeno sta per esaurire la sua portata pandemica.
Figura 3. Andamento del tasso settimanale del coronavirus in Italia. Fonte: Protezione civile. Il sole24orelab.
La situazione internazionale. La situazione internazionale è molto grave. In modo particolare, il numero dei contagi a livello globale è cresciuto significativamente negli ultimi giorni fino ad arrivare a circa 650.773 unità. Al primo posto della classifica gli Usa hanno rimpiazzato la Cina con un numero di contagiati pari a 116.326, seguita dall’Italia al secondo posto con 92.472 unità e dalla Cina con un valore pari a 81.394 unità. Chiudono la Top Ten UK, con un valore pari a 17.089 unità, Svizzera con un valore pari a 13.377 unità e Corea del Sud con un ammontare pari a 9.762 unità. Occorre considerare che USA, Italia e Cina rappresentano il 44% dei casi globali.
Decessi. L’Italia guida la classifica per i decessi con un numero di persone pari a 10.023 unità seguita dalla Spagna con un numero di decessi pari a 5.812 unità e dalla Cina con un numero di decessi pari a 3.295 unità. Chiudono la classifica Olanda, Germania e Belgio con un numero di decessi pari rispettivamente a 639, 403 e 353 unità.
Guariti. Il numero dei guariti è molto alto in Cina con un numero complessivo pari a circa 74.971 unità, seguito dall’Italia con un numero pari a 12.384 unità e dalla Spagna con un numero pari a 12.285 unità. Chiudono la classifica Usa, Svizzera e Belgio con un numero di guariti pari a rispettivamente a 3.224, 1.530 e1.063.
Figura 4. Andamento delle prime 10 nazioni al mondo per numero di contagi da Coronavirus. Fonte: Worldometers
L’intervento del governo. Il governo ha stanziato circa 25 miliardi di euro. Il valore risulta essere assolutamente insufficiente se paragonato alla perdita in borsa che si è verificata dal 17/02/2020 con riferimento FTSE MIB e con riferimento alla perdita dell’economia reale stimata alla data del 15/03/2020. Ne deriva che l’intervento del governo è pari a circa il 7% della somma delle perdite finanziarie e di economia reale che si sono verificate a seguito della crisi.
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[1] https://www.theglobalist.com/the-cost-of-a-human-life-statistically-speaking/
[2] https://www.amazon.it/Denaro-storia-quello-capitalismo-capito-ebook/dp/B00IEOFYZU
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Pubblicazioni precedenti
L’economia del coronavirus in Italia (1 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (2 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (3 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (4 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (5 analisi)
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