L’economia del coronavirus in Italia (16 analisi)
Il tasso di crescita dell’epidemia è all’8,27%. Raddoppia ogni 203 ore circa

I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I numeri relativi ai casi, ai morti ed ai guariti sono certi in quanto derivano dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile. I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come delle stime sulla base di quello che è il valore della vita umana, ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alto, è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro” [2], il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore della patologia viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente imprevedibili, come sono appunto le crisi e le pandemie.
Figura 1. L’economia del coronavirus dati sanitari.
Figura 2. L’economia del coronavirus. Dati economici.
Data 25/03/2020. Il risultato è tale da manifestare che in data 26/03/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 597,6 miliardi di euro, ovvero pari al 33,42% del PIL, equivalente ad un valore pro-capite di 9.894,95 euro. Complessivamente, il valore che è stato perduto corrisponde ad un detrimento reddito per circa 20.184.228 italiani.
Il tasso di crescita del coronavirus è cresciuto nelle ultime 24 ore. Esso è infatti passato dal 7,53% del 25/03/2020 all’8,27% del 26/03/2020, con una crescita da 74.386 unità fino a 80.536 unità. Il numero dei morti è pari a 8.165 unità. Il tasso di mortalità è pari al 10,14% mentre il tasso di guarigione è dell’12,87%.
Predizione in data 26/03/2020. La crescita ha subito una riduzione. Ai tassi seguenti si verifica un raddoppio ogni 203 ore circa. Il tasso di crescita è notevolmente diminuito: questo significa che le misure assunte dal governo stanno producendo i risultati attesi. Tuttavia, per avere una certezza della fine del fenomeno pandemico occorre arrivare a tassi di contagio del 2-3%. Chiaramente il quadro è notevolmente migliorato rispetto alla settimana scorsa.
La previsione a medio-lungo periodo. Se guardiamo ai dati disponibili, possiamo verificare che effettivamente il fenomeno è in netta e significativa riduzione. In modo particolare, se osserviamo i tassi medi per settimana possiamo notare che questi sono scesi costantemente nel periodo tra la prima settimana censita, ovvero il periodo tra il 25/02/2020 e il 01/03/2020, quando il tasso di crescita medio era pari al 33,4%, e l’ultima settimana, ovvero quella iniziata il 23/03/2020, con tassi di medi di crescita pari a 7,9%. In media ogni settimana il tasso di crescita è diminuito di circa 6 punti percentuali e questo significa inevitabilmente che entro al massimo 2 settimane il tasso di crescita dovrebbe andare verso lo zero, in base alla tendenza corrente. Ne deriva che il fenomeno sta per esaurire la sua portata pandemica.
Figura 3. Andamento del tasso settimanale del coronavirus in Italia. Fonte: Protezione civile. Il sole24orelab.
La situazione internazionale. La situazione internazionale è molto grave. In modo particolare, il numero dei contagi a livello globale è cresciuto significativamente negli ultimi giorni. Al primo posto della classifica si trova la Cina con un valore pari a 81.285, seguita dall’Italia con un valore pari a 80.589 e dagli USA con un valore pari a 80.071 unità. Molto grave anche la situazione in Spagna, con un numero di contagiati pari a 56.197 unità, seguita dalla Germania con 43.646 e dall’Iran che invece è riuscito ad avere un valore pari a 29.406. Chiudono la classifica Svizzera, Regno Unito e Corea del Sud con valori rispettivamente pari a 11.712 unità, 11.658 unità e 9.241 unità.
Decessi. Nella classifica dei decessi al primo posto vi è l’Italia con un valore pari a 8.215 unità, seguito dalla Spagna con un valore pari a 4.145 unità e dalla Cina con un numero pari a 3.287. Chiudono la classifica l’Olanda con un numero di decessi pari a 434 unità, la Germania con un valore pari a 239 e il Belgio con un valore pari a 220 unità.
Guariti. Con riferimento ai guariti, al primo posto vi è la Cina con un valore pari a 74.051 persone, seguita dall’Iran con un ammontare pari a 10.457 unità e dall’Italia con un valore pari a 10.361 unità. Chiudono la classifica Usa con un valore pari a 1.864 unità, Belgio con un valore pari a 675 e Diamond Princess con un ammontare pari a 597.
Figura 4. Andamento delle prime 10 nazioni al mondo per numero di contagi da Coronavirus. Fonte: Worldometers
L’intervento del governo. Il governo ha stanziato circa 25 miliardi di euro. Il valore risulta essere assolutamente insufficiente se paragonato alla perdita in borsa che si è verificata dal 17/02/2020 con riferimento FTSE MIB e con riferimento alla perdita dell’economia reale stimata alla data del 15/03/2020. Ne deriva che l’intervento del governo è pari a circa il 7% della somma delle perdite finanziarie e di economia reale che si sono verificate a seguito della crisi.
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[1] https://www.theglobalist.com/the-cost-of-a-human-life-statistically-speaking/
[2] https://www.amazon.it/Denaro-storia-quello-capitalismo-capito-ebook/dp/B00IEOFYZU
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Pubblicazioni precedenti
L’economia del coronavirus in Italia (1 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (2 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (3 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (4 analisi)
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