L’ARTE TRA CURIOSITA’ E MISTERI - III^

Il bagno turco di Jean A. D. Ingres

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Jean-Auguste-Dominique Ingres- Il bagno turco- Museo del Louvre-Parigi

“Il bagno turco” è un’opera di fantasia di Ingres, pittore neoclassico autore di ritratti e donne nude, ispirato dalle lettere di Lady Mary Wortley Montagu scritte dalla Turchia. La figura di donna ritratta in primo piano con la corona in testa è Lady Montagu, la nobildonna descrisse la sua esperienza come ospite di un bagno turco.

Ma chi era Lady Montagu?

Lady Montagu (1689-1762) è stata una scrittrice e poetessa moglie di un ambasciatore inglese a Costantinopoli, nota soprattutto per le lettere che scrisse descrivendo i suoi viaggi, in particolare quelle provenienti dalla Turchia. Lady Montagu nacque l’anno della Gloriosa rivoluzione inglese che portò alla monarchia parlamentare, chiamata gloriosa perché avvenne senza spargimenti di sangue, la nobildonna visse quindi anni di rinnovamenti sociali e culturali e maturò un carattere ribelle.

Al tempo alle donne era negato avere un’istruzione elevata, ma la Montagu aggirò la questione nascondendosi in biblioteca tra le 10 e le 14, e ogni pomeriggio dalle quattro alle otto, studiando i tomi e imparando il latino, lingua all’epoca solitamente riservata agli uomini.

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Mary Wortley Montagu, dipinto di Charles Jervas-1716 circa (foto Wikipedia)

Si ribellò anche al matrimonio convenzionale, rinunciando alla sua eredità, sfidando il padre e sposando chi voleva lei: Edward Wortley Montagu che divenne in seguito ambasciatore inglese a Costantinopoli.

Lady Montagu fu una donna dalle scelte coraggiose, era molto amica di Mary Astell che è nota come “prima femminista inglese” e lottò per migliorare le condizioni sociali delle donne; era molto bella e affascinante ma a 27 anni contrasse il vaiolo rimanendo sfigurata e costretta a coprirsi il volto di biacca per celare le cicatrici, due anni prima della stessa malattia le era morto il fratello, questo spiega l’interesse della nobildonna per un’antica pratica usata dalle donne turche per proteggersi dal vaiolo: l’inoculazione.

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Lady Montagu in abito turco

A Costantinopoli assistette alla pratica dell’inoculazione contro il vaiolo, che chiamò innesto, consisteva nel prelevare del pus da una vescica di vaiolo per poi introdurlo nella lesione-graffio della pelle del braccio o della gamba di una persona sana per immunizzarla. Lady Montagu fece inoculare a Costantinopoli il figlio di cinque anni, e al suo ritorno a Londra, promosse con entusiasmo tale procedura, chiamata variolazione, osteggiata dalla medicina ufficiale che riteneva il processo un trattamento praticato da donne ignoranti.

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Incisione del 1802, Confronto fra le lesioni del vaiolo, a sinistra, e della variolizzazione 16 giorni dopo l’inoculazione a destra (foto Wikipedia)

Nel 1721, in Inghilterra ci fu un’epidemia di vaiolo, Lady Montagu, tramite un medico di sua fiducia, fece l’inoculazione o variolazione alla figlia e convinse la principessa del Galles che pure eseguì il trattamento e pubblicizzò l’evento, inoltre a sette prigionieri in attesa di esecuzione fu offerta la possibilità di fare da cavia al posto dell’esecuzione, i galeotti sopravvissero tutti e sette. L’inoculazione prese piede, nonostante ciò, la diatriba contro questo “vaccino” diventava sempre più intensa. In effetti l’inoculazione provocò un piccolo ma sostanziale numero di complicazioni varie e di infezioni anche gravi. Successivamente, fu Edward Jenner, che aveva 13 anni quando Lady Mary morì nel 1762, che sviluppò la tecnica molto più sicura di vaccinazione usando il vaiolo bovino, ciò non toglie che fu Lady Montagu l’antesignana del vaccino del vaiolo.

Nel 1723, il suo matrimonio ormai finito, Lady Montagu arriva in Italia, visita molte città Venezia, Roma, Torino e Brescia, si innamora di Francesco Algarotti, un giovane affascinante, un brillante intellettuale, forse troppo brillante, forse narcisista dal quale avrà solo amarezze e delusioni. L’Italia non le porterà fortuna nel campo dell’affettività, nel 1746 si troverà legata a un nobile spiantato che la sfrutterà economicamente eppure amerà le città e i paesi italiani a tal punto che definì Lovere, uno dei borghi sulla sponda occidentale del lago d’Iseo, dove soggiornò per un lungo periodo, “il luogo più romantico che abbia mai visto in vita mia”.

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Nel 2016 è stata inaugurata sul lungolago di Lovere la Promenade Lady Mary Montagu una passerella che si allunga sull’acqua fra vetro e legno che riporta la frase della lady inglese che dopo 23 anni di assenza dalla madre patria, ritornò nel 1761 a Londra per morirvi l’anno dopo.

FINE

Il bagno turco di Jean A. D. Ingres - I^

https://internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99ARTE_TRA_CURIOSITA%E2%80%99_E_MISTERI_23149.html#.YUAh_J0zaR8

Il bagno turco di Jean A. D. Ingres - II^

https://internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99ARTE_TRA_CURIOSITA%E2%80%99_E_MISTERI_-_II%5E_23159.html#.YUFuGp0zaR8

Paola Tassinari

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