L’economia del coronavirus (35^ analisi)

Il tasso di crescita dell’epidemia è all’1,26%. Raddoppia ogni 55 giorni

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I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I numeri relativi ai casi, ai morti ed ai guariti sono certi in quanto derivano dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile. I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come delle stime sulla base di quello che è il valore della vita umana, ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alto, è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro” [2], il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore della patologia viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente imprevedibili, come sono appunto le crisi e le pandemie.

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Data 20/04/2020. Il risultato è tale da manifestare che in data 20/04/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 1 trilione di euro, ovvero pari al 60,55% del PIL, equivalente ad un valore pro-capite di 17.921,69 euro. Complessivamente, il valore che è stato perduto corrisponde ad un detrimento reddito per circa 36.557.582 italiani. Il tasso di crescita dei contagi da coronavirus è diminuito nelle ultime 24 ore da 2,02% fino ad un valore pari a 1,26%. Il numero dei casi è passato da un ammontare di 178.972 unità fino ad un valore pari a 181.228 unità, con una crescita pari a 2.256 unità. Il numero dei decessi è pari a 24114 unità con una crescita in valore assoluto di 454 unità pari ed un tasso di mortalità pari al 13,31%. Il numero dei guariti è cresciuto da un valore pari a 47.055 fino ad un valore pari a 48.877 unità. Il tasso di guarigione, calcolato come il valore percentuale dei guariti sul valore totale dei casi, è pari al 26,97%. Il valore totale dei casi attivi al netto dei deceduti e dei guariti è pari ad un valore di 108.237 unità.

Predizione in data 20/04/2020. La crescita ha subito una riduzione. Ai tassi seguenti si verifica un raddoppio ogni 55 giorni circa. Il tasso di crescita è notevolmente diminuito: questo significa che le misure assunte dal governo stanno producendo i risultati attesi. Il tasso di crescita dei contagi sembra essersi bloccato intorno al 2%. Chiaramente, poiché la base ha superato le 180.000 unità, si crea comunque un numero di casi molto ampio. Tuttavia, la riduzione dei tassi di contagio è certamente un elemento positivo nell’interno del contesto dell’analisi del fenomeno sotto il punto di vista metrico. Il rischio è che il tasso ad un certo punto si fermi, ed invece che continuare a crescere si blocchi intorno ad un valore anche basso, che però con le basi indicate può significare avere un numero di casi comunque notevolmente elevato. Uno dei problemi che si possono verificare, e che può essere esacerbato dalla riapertura, è costituito dal fatto che il tasso di crescita dei contagi da coronavirus rimanga costante ad un valore circa pari all’1,00%. E’ infatti altamente improbabile che il tasso di crescita diventi pari a 0, soprattutto a seguito della riapertura. L’analisi del tipo worst case scenario viene utilizzata di seguito per verificare come il fenomeno può effettivamente essere sviluppato ad un tasso di crescita dell’1,00% su base quotidiana.

Worst case scenario. Con il riavvicinarsi della riapertura delle attività è molto probabile che il tasso di crescita automenti. Tuttavia, in modo prudenziale è possibile supporre che il tasso di crescita rimanga stabile intorno all’1,00% ogni 24 ore. In questo caso il raddoppio dei casi avviene ogni 70 giorni. Entro dicembre 2021 l’intera popolazione potrebbe aver contratto il coronavirus. Chiaramente da questo calcolo andrebbero escluse le persone che hanno degli anticorpi, anche se la percentuale degli immuni sul totale della popolazione è oscura. Il numero dei deceduti è, al tasso attuale, pari al 12,30% del totale dei casi. Se questa percentuale dovesse rimanere costante si potrebbe arrivare a diversi milioni di deceduti. Il numero delle persone in terapia intensiva è pari a circa il 15% dei casi, e poiché l’allestimento di un posto letto in terapia intensiva costa circa 100.000,00 euro, il costo totale potrebbe approssimare le centinaia di miliardi di euro. Naturalmente, vi sono diversi elementi che potrebbero impedire la manifestazione del worst case scenario, tra i quali vi sono per esempio la presenza di una larga parte della popolazione immune, il fatto di trovare un vaccino in tempi brevi o la scoperta di metodi alternativi di economia e politica sanitarie per ridurre i contagi.

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La previsione a medio-lungo periodo. Occorre considerare che il tasso medio di crescita del coronavirus è diminuito sostanzialmente. Nella prima settimana, tra il 24/02/2020 e il 01/03/2020, il tasso di crescita medio settimanale è stato pari ad un valore di 34,45%. Nel passaggio tra la prima settimana e la seconda settimana, ovvero la settimana compresa tra il 02/03/2020 ed il 08/03/2020, il valore del tasso di crescita è diminuito sostanzialmente passando dal 34,45% fino ad un valore pari a 23,41% ovvero una variazione negativa pari a 11,04%. Nel passaggio tra la seconda settimana del 02/03/2020-08/03/2020 e la terza settimana del 09/03/2020-15/03/2020 il tasso di crescita medio dei contagi è diminuito da 23,41% fino ad un valore pari a 18,96% ovvero una riduzione pari ad un valore di -4,45%. Nel passaggio tra la settimana del 09/03/2020-15/03/2020 il tasso di crescita dei contagi calcolato a livello settimanale è diminuito da un valore pari a 18,96% fino ad un valore pari a 13,26% ovvero pari a -5,70%. Nel passaggio tra la settimana del 23/03/2020-29/03/2020 e la settimana del 30/03/2020-05/04/2020 il tasso di crescita dei contagi è diminuito dal 7,44% fino ad un valore pari a 4,05% ovvero pari ad una variazione di -3,39%. Tra la settimana del 30/03/2020-05/04/2020 il tasso di crescita dei contagi è diminuito da un valore pari a 4,05% fino ad un valore pari a 2,81% ovvero pari ad una riduzione dell’1,24%. Tuttavia, il tasso di crescita settimanale nell’ultima settimana è diminuito solo marginalmente fino ad arrivare ad un ammontare pari a 2,22% con una riduzione pari a 0,59 punti.

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I costi per i tamponi ed i posti in terapia intensiva. Il costo stimato per la terapia intensiva è di circa 100.000,00 euro. In modo particolare, tra le regioni italiane è la Lombardia che risulta aver speso maggiori risorse nell’acquisizione di posti di terapia intensiva con un valore pari a 97,1 milioni di euro, seguita dal Piemonte con un valore pari a 33,3 milioni di euro e dall’Emilia Romagna con un valore pari a 30,9 milioni di euro. Chiudono la classifica Valle d’Aosta con un investimento stimato pari a 900 mila euro, la Calabria con un investimento stimato pari a 700 mila euro, ed il Molise con un investimento stimato pari a 400 mila euro. In totale il valore degli investimenti è pari a 281,2 milioni di euro. I costi per la terapia intensiva che vengono ad essere considerati in questo caso sono determinati al netto dei costi del personale e dei servizi.

Il costo dei tamponi è stimato tra un valore di 15 euro e 35 euro. Per questo viene ad essere disposto un valore medio di 22,5 euro. Al primo posto per spesa in tamponi c’è la Lombardia con un valore pari a 5,4 milioni di euro, il Veneto con un valore pari a 5,3 milioni di euro e l’Emilia Romagna con un valore pari a 2,6 milioni di euro. Chiudono la classifica la Basilicata con un valore pari a 128 mila euro, la Valle d’Aosta con una spesa in tamponi pari a 98,2 mila euro ed il Molise con un valore pari a 69 mila euro.

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Complessivamente il costo dei tamponi e della terapia intensiva dovrebbe crescere sostanzialmente, anche se effettivamente nell’idiosincrasia della complessità del fenomeno analizzato si potrebbero verificare, nel medio-lungo periodo, taluni andamenti euristici oppure meta-euristici che possono essere in grado di ridurre la manifestazione del contagio.

Il calcolo della perdita del PIL e la perdita del gettito

Un altro metodo per calcolare la perdita economica in termini di PIL e la perdita del gettito fiscale dello Stato consiste nel valore l’ammontare del Prodotto interno lordo su base mensile-come media- e su base giornaliera-come media. Al valore del PIL viene in seguito sottratto il valore della perdita che nel mese di aprile è pari ad un valore del 13,00%[1]. Per calcolare il valore del PIL delle regioni è stato usato il PIL 2018 calcolato dall’Istat nell’ambito dei conti economici regionali[2]. Inoltre con riferimento al valore della pressione fiscale sul PIL si è fatto riferimento ai dati dell’Eurostat 2018.[3] La tabella seguente è una stima del valore di quanto le regioni perdono al giorno ed al mese. Tuttavia, si tratta di un valore approssimato e medio, in quanto non sono stati riportati i pesi per le singole regioni, in quanto le regioni del Nord hanno sicuramente delle perdite assai più cospicue delle regioni del centro-Sud.

[1] https://www.lastampa.it/economia/2020/04/14/news/confcommercio-crollo-dei-consumi-10-4-pil-giu-del-13-5-in-aprile-1.38716083

[2] https://www.istat.it/it/archivio/237813

[3] https://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/show.do?dataset=gov_10a_taxag&lang=en

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Calcolo della perdita al mese ed al giorno sia dell’economia privata che dell’economia pubblica.

Abruzzo. In Abruzzo nel 2018 il Pil è stato pari a 33,5 miliardi di euro, il Pil medio mensile è pari a 2,80 miliardi di euro ed il PIL al giorno è di 91 milioni di euro. La perdita mensile per aprile è pari a 363 milioni di euro, e la perdita al giorno di 11,9 milioni di euro. La perdita mensile dello Stato è calcolata come il 42,8% della perdita del PIL ovvero pari ad un valore di 155,5 milioni di euro ed un valore della perdita al giorno pari a 5,1 milioni di euro. La somma tra valore mensile privato e pubblico è pari a 519 milioni di euro ed il valore giornaliero è pari a 17 milioni di euro.

Lombardia. La Lombardia nel 2018 ha prodotto circa 390 miliardi di euro, ovvero in media 32,5 miliardi di euro equivalente ad 1 miliardo di euro al giorno. La perdita mensile stimata è pari a 4,2 miliardi di euro e la perdita al giorno è pari a 139 milioni di euro. La perdita mensile per lo Stato è par a 1,8 miliardi di euro ed una perdita al giorno per lo Stato pari a 59 milioni di euro. La somma tra perdita mensile pubblica e perdita mensile privata è pari a 6 miliardi di euro mentre la perdita al giorno è pari a 198 milioni di euro.

Veneto. Il Veneto nel 2018 ha prodotto circa 163 miliardi di euro con un PIL medio mensile pari a 13,6 miliardi di euro, mentre il PIL al giorno è pari a 447 milioni di euro. Il valore della perdita mensile è pari ad un valore di 1,7 miliardi di euro mentre il valore della perdita al giorno è pari a 58 milioni di euro. La perdita mensile per lo Stato è calcolata pari ad un valore di 756 milioni di euro mentre la perdita al giorno è pari a 24,8 milioni di euro. La somma della perdita mensile del pubblico e del privato è pari a 2,5 miliardi di euro ed il valore della perdita al giorno tra pubblico e privato è pari ad un valore di 83 milioni di euro.

Economia italiana. Complessivamente il valore della perdita al mese, con riferimento al mese di aprile, nell’economia Italia è pari a 19,5 miliardi di euro, con una perdita al giorno di 644 milioni di euro. La perdita mensile per lo Stato, con riferimento al mese di aprile, è pari a 8,3 miliardi di euro ed una perdita giornaliera pari ad un valore di 275,7 milioni di euro. La somma della perdita mensile del privato e del pubblico è pari a 27,9 miliardi di euro mentre il valore della perdita al giorno è pari a 919 milioni di euro.

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Perdita economica stimata mensile come somma della perdita del mercato e della perdita dello Stato. Dati in milioni di euro. Riferimento: Aprile 2020.

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Perdita economica stimata al giorno come somma della perdita del mercato e della perdita dello Stato. Dati in milioni di euro. Riferimento: Aprile 2020.

La situazione internazionale. La situazione internazionale è molto grave. In modo particolare il numero dei contagi a livello globale è cresciuto significativamente negli ultimi giorni fino ad arrivare a 2.466.305 di casi con un numero di decessi pari a 169.338 unità ed un numero di guariti pari a 644.589 unità.

Usa. Al primo posto della classifica vi sono gli Usa con un numero di casi pari a 782.987 casi, un numero di decessi pari a 41.777 unità ed un numero di guariti pari a 71.770 unità. Il tasso di mortalità negli USA è pari a 5,34%, il tasso di guarigione pari a 9,17%. La differenza tra tasso di guarigione e mortalità è pari a 3,83%. Il valore dei casi in percentuale dei test è pari negli Usa al 19,7%. La perdita economica viene calcolata con la metodologia della life evaluation calcolata sul totale dei casi è pari a 5,4 trilioni di dollari, invece se calcolata sul numero dei decessi è pari a 292 miliardi di dollari e la media è pari a 2,8 triliardi di dollari.

Spagna. Il totale dei casi in Spagna è pari a 200.201 unità, in numero dei decessi è pari a 20.852 unità con un numero di guariti pari a 80.587 unità. In Spagna sono stati realizzati circa 930.230 tamponi. Il tasso di mortalità pari ad un valore di 10,42%, un tasso di guarigione pari al 409,25%. La differenza tra tasso di guarigione e tasso di mortalità in Spagna è pari a 29,84%. Il numero dei casi in percentuale dei test è pari al 21,52%. Il costo economico in termini di lifevalue evaluation calcolato sul totale dei casi è pari a 1 triliardo di euro mentre calcolato sul valore dei decessi è pari a 104,2 miliardi di euro, il valore medio è pari a 552,6 miliardi di euro.

Italia. Il valore dei casi totali in Italia è pari a 181.228 unità, il valore dei decessi è pari a 24.114 unità ed il valore dei guariti è pari ad un valore pari a 48.877 unità. In Italia sono stati realizzati un numero di test pari a 1.398.024 unità. Il tasso di mortalità è pari a 13,31%, il tasso di guarigione è pari a 26,97% e la differenza tra il valore del tasso di guarigione ed il valore del tasso di mortalità è pari ad un ammontare del 13,66 punti. Il valore dei casi su test è pari al 12,96% in Italia. Questo significa che se un italiano viene sottoposto ad un test ha in media il 12,96% delle probabilità di essere positivo. Il valore del lifevalue sul totale dei casi in Italia è pari a 906,1 miliardi di euro mentre calcolato sui decessi è pari a120,5 miliardi di euro ed in media è pari a 513,3 miliardi di euro.

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Dati internazionali. Fonte: Worldometers.com

In modo particolare, è possibile considerare la differenza tra il tasso di guarigione come una misura dell’efficienza del sistema sanitario. Se infatti il valore della differenza tra tasso di guarigione e tasso di mortalità è elevato allora vuol dire che le probabilità di guarire in un determinato paese sono molto più alte rispetto alle probabilità del decesso. Ed anche al contrario, se la differenza tra tasso di guarigione e tasso di mortalità è basso significa che la probabilità di essere guariti in un certo paese risulta essere prossima alla probabilità di decesso.

La situazione negli USA. La situazione negli USA è molto grave. Al primo posto della classifica vi è lo stato di New York con un numero di casi pari a 251.941 unità, un numero di decessi pari a 18.776 unità. Il numero dei tamponi che sono stati fatti nella città di New York è pari a 633.861 unità.

New Jersey. Il valore dei casi nel New Jersey è pari ad un valore di 88.806 unità, con un numero di decessi pari a 4.377 unità ed un numero di tamponi pari a 179.682 unità.

Massachusetts. Il numero dei casi in Massachusetts è pari ad un valore di 38.077 unità con un numero di decessi pari a 1.706 unità ed un numero di tamponi pari a 162.241 unità.

Pennsylvania. Il numero dei casi in Pennsylvania è pari a 33.914 unità con un numero di decessi pari a 1.348 casi ed un numero di tamponi pari a 162.952 unità.

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Top-5 casi Usa. Fonte: worldometers.com.

Per ulteriori approfondimenti: www.angeloleogrande.com

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[1] https://www.theglobalist.com/the-cost-of-a-human-life-statistically-speaking/

[2] https://www.amazon.it/Denaro-storia-quello-capitalismo-capito-ebook/dp/B00IEOFYZU

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Pubblicazioni precedenti

L’economia del coronavirus in Italia (1 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_16491.html#.Xmh7QnJKiUk

L’economia del coronavirus in Italia (2 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(2_analisi)_16505.html#.XmnRvHJKiUk

L’economia del coronavirus in Italia (3 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(3_analisi)_16522.html

L’economia del coronavirus in Italia (4 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(4_analisi)_16538.html

L’economia del coronavirus in Italia (5 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(5_analisi)_16554.html

L’economia del coronavirus in Italia (6 analisi)

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L’economia del coronavirus in Italia (7 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(7_analisi)_16578.html

L’economia del coronavirus in Italia (8 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(8_analisi)_16601.html

L’economia del coronavirus in Italia (9 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(9_analisi)_16610.html

L’economia del coronavirus in Italia (10 analisi)

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L’economia del coronavirus in Italia (11 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(11_analisi)_16654.html

L’economia del coronavirus in Italia (12 analisi)

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L’economia del coronavirus in Italia (13 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(13_analisi)_16701.html

L’economia del coronavirus in Italia (14 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(14_analisi)_16717.html

L’economia del coronavirus in Italia (15 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(15_analisi)_16731.html

L’economia del coronavirus in Italia (16 analisi)

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L’economia del coronavirus in Italia (17 analisi)

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L’economia del coronavirus in Italia (18 analisi)

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https://internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(26%5E_analisi)_16935.html

L’economia del coronavirus in Italia (27 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(27%5E_analisi)_16954.html

L’economia del coronavirus in Italia (28 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(28%5E_analisi)_16966.html

L’economia del coronavirus in Italia (29 analisi)

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L’economia del coronavirus in Italia (30 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(30%5E_analisi)_16998.html

L’economia del coronavirus in Italia (31 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(31%5E_analisi)_17089.html

L’economia del coronavirus in Italia (32 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(32%5E_analisi)_17103.html

L’economia del coronavirus in Italia (33 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_(33%5E_analisi)_17122.html

L’economia del coronavirus in Italia (34 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_(34%5E_analisi)_17138.html

Angelo Leogrande

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