L’UE APPROVA LA NUOVA DICHIARAZIONE SUI DIRITTI DIGITALI

Più controlli per le Big Tech e più sicurezza per gli utenti

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Con una maggioranza schiacciante, il Parlamento Europeo ha recentemente approvato il nuovo Digital Service Act (Dsa), un disegno di legge Ue che impone alle grandi piattaforme online come Google, Apple, Facebook e Amazon una maggiore responsabilità sul controllo e la moderazione dei contenuti. Insieme al Digital Markets Act (Dma), la nuova legge sui mercati digitali va a comporre un quadro normativo formato che consentirà alle autorità di intervenire in modo rapido e preventivo, per proteggere gli internauti dai comportamenti abusivi online e di rendere i mercati digitali più equi e più aperti per tutti. La vicepresidente della Commissione Europea Margrethe Vestager, parlando del Metaverso di Zuckerberg in un’intervista a Politico Europe, aveva già annunciato che la Commissione Ue avrebbe aggiornato l’ormai obsoleta direttiva 2000/31/CE sull’e-commerce, adeguando le norme europee all’attuale era digitale.

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Il panorama tecnologico è infatti notevolmente cambiato rispetto a quello di 20 anni fa: se da un lato i numerosi social e piattaforme online hanno creato significativi vantaggi dal punto di vista comunicativo e commerciale per consumatori e non; dall’altro possono essere utilizzati come mezzo per la diffusione o vendita di contenuti e servizi illegali. A questo proposito, sul sito ufficiale della Commissione Europea, si può leggere che il Dsa servirà proprio a riequilibrare “i diritti e le responsabilità degli utenti, delle piattaforme di intermediazione e delle autorità pubbliche e si baserà sui valori europei, compresi il rispetto dei diritti umani, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza e lo Stato di diritto”.

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Allo stesso tempo, ci saranno anche nuovi obblighi calibrati in funzione delle dimensioni e all’impatto di un servizio: ad esempio le piattaforme online che hanno raggiunto o raggiungeranno più del 10% della popolazione dell’UE (circa 45 milioni di utenti) non solo saranno soggette a normali controlli e obblighi specifici, ma anche all’introduzione di una nuova struttura di sorveglianza. Inoltre, saranno introdotte misure di trasparenza di ampia portata, anche per quanto riguarda la pubblicità online, le fake news e gli algoritmi utilizzati per consigliare contenuti agli utenti. Infine, Margrethe Vestager ha spiegato: “Vogliamo tecnologie sicure che funzionino per le persone e che rispettino i nostri diritti e valori. Anche quando siamo online. E vogliamo che tutti abbiano il potere di prendere parte attiva nelle nostre società sempre più digitalizzate. Questa dichiarazione ci fornisce un chiaro punto di riferimento”.

Francesco Maria Tiberio

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