L’ITALIA SOFFRE, MA AI TEMPI SUPPLEMENTARI BATTE L’AUSTRIA (2-1) E STACCA IL PASS PER I QUARTI

Mancini: “Non era facile, ma alla fine l’abbiamo voluto e l’abbiamo vinta”

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Continua il cammino dell’Italia ad Euro 2020. Nel mitico ‘Wembley Stadium’ di Londra, infatti, la nazionale italiana supera l’Austria per 2-1 dopo i tempi supplementari e stacca il pass per i quarti di finale.

Una qualificazione sofferta, ma importante per come è maturata. Un successo che evidenzia altre qualità della squadra di Mancini come la capacità di soffrire e di sapersi difendere, novità assolute se pensiamo all’Italia ammirata negli ultimi tempi.

Una vittoria, dunque, che consente alla squadra di crescere ulteriormente sotto l’aspetto dell’autostima e che conferma – se mai ce ne fosse bisogno - i progressi fin qui ottenuti dal CT Mancini in questi anni di lavoro.

L’Italia, in effetti, pur essendo una squadra giovane dimostra di aver acquisito la mentalità vincente del proprio CT e di essere pronta a recitare un ruolo importante anche nei tornei che contano.

Ma non è stato per nulla facile. Merito soprattutto dell’Austria che ha dimostrato di avere una condizione fisica invidiabile. Ha giocato con grande intensità fino all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare creando non pochi problemi alla linea offensiva dell’Italia soprattutto nella ripresa.

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Abbiamo vinto perché abbiamo meritato di vincere - ha dichiarato il CT azzurro, Roberto Mancini, ai microfoni di Rai 1 – anche se non era facile. Nel secondo tempo siamo calati fisicamente, ma alla fine l’abbiamo voluto e l’abbiamo vinta grazie ai giocatori che sono entrati e che hanno risolto la partita. Sapevo che era difficile. Questa partita può farci sicuramente bene. Le partite sono così e si possono mettere male. Belgio o Portogallo? Sono due squadre straordinarie”.

In effetti questa partita può fare soltanto bene perché fa capire che bisogna tenere i piedi ben piantati per terra e che le partite si possono vincere anche soffrendo e con il contributo davvero di tutti. E il merito della vittoria questa volta è soprattutto dei calciatori subentrati a partita in corso – Chiesa e Pessina su tutti - e del CT che ha saputo leggere bene la gara e indovinare i cambi.

Ma si tratta di una vittoria importante – la dodicesima di fila - anche perché consente al CT azzurro di guadagnare il 31mo risultato utile consecutivo (con 26 vittorie e 5 pareggi) e di superare il precedente record raggiunto da Vittorio Pozzo nel lontano 1939. Premesso ciò e fermo restando l’ottimo cammino intrapreso dall’Italia ad Euro 2020, è indubbio che ora la strada si fa in salita perché più si andrà avanti e più si incontreranno squadre più forti e più esperte, a partire dalla prossima gara dove l’Italia sarà chiamata ad un’altra impresa. Ai quarti, infatti, incontrerà la vincente tra il Belgio di Lukaku e il Portogallo di Ronaldo. E non sarà per nulla facile.

LA PARTITA IN SINTESI

Ecco gli undici iniziali delle due formazioni.

Il CT azzurro, Mancini, con il 4-3-3 schiera: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Spinazzola; Barella, Jorginho, Verratti; Berardi, Immobile, Insigne. Con il 4-1-4-1, invece, il CT dell’Austria, Foda, manda in campo: Bachmann; Lainer, Hinteregger, Dragovic, Alaba; Grillitsch; Laimer, Schlager, Sabitzer, Baumgartner; Arnautovic.

Primo tempo giocato a gran ritmo dalle due squadre. Col passar dei minuti l’Italia prende campo, ma fatica a dimostrare la propria superiorità tecnica contro avversari forti fisicamente e sempre pronti a raddoppiare e a difendersi con ordine. Tuttavia l’Italia costruisce tre importanti occasioni da rete. Ci prova Barella (16’), ma è bravo in questo caso il portiere austriaco Bachmann a respingere con i piedi.

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Poi è la volta di Immobile (31’) che colpisce un clamoroso palo dalla distanza e infine di Spinazzola (42’) la cui conclusione viene deviata in angolo dall’attento Bachmann.

Nella ripresa inizia decisamente meglio l’Austria. Gioca con intensità e determinazione impedendo all’Italia di giocare. E a differenza del primo tempo gli austriaci si fanno vedere pericolosamente anche in avanti. Ci prova Arnautovic (63’) ma Donnarumma si distende e para. A causa di un pressing asfissiante l’Italia non riesce proprio a giocare e così ancora Arnautovic (65’) va in gol, ma la Var annulla per fuorigioco. Gli azzurri ci provano nel finale, ma non riescono a tirare nello specchio della porta. Si va così ai tempi supplementari. C’è grande incertezza, ma l’Italia passa subito in vantaggio grazie ad un gran gol di Chiesa (95’) ben servito da Spinazzola. Ora l’Italia c’è. Riprende fiducia e sfiora il raddoppio con Insigne (104’) direttamente su punizione. Gli azzurri non si fermano e così arriva anche il secondo gol con Pessina (105’). Sembra finita, ma l’Austria accorcia con Kalajdzic (114’), una rete che, tuttavia, non cambierà l’esito finale dell’incontro.

(Foto da figc.it, it.uefa.com e adnkronos.com Ipa, Fotogramma - si ringrazia)

Rino Lorusso

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