L’ALLARME DELLA FED SULL’ECONOMIA USA

“Se la pandemia non si arresta sarà in pericolo”

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Una ragionevole prospettiva di base è che, man mano che alcune restrizioni di soggiorno a casa verranno revocate, l’economia inizierà di nuovo a crescere nella seconda metà di quest’anno e la disoccupazione inizierà a ridursi, con una ripresa sostenuta nel 2021”. Parola di Loretta Mester, capo della Bank of Cleveland, parte del circuito della FED. Secondo la Presidente, l’economia statunitense avrà probabilmente bisogno di un ulteriore sostegno da parte del governo: alla fine dell’anno il PIL diminuirà del 5% secondo le sue stime, riportate dal Wall Street Journal. “Mi aspetto che l’inflazione rimarrà bassa per il resto di quest’anno e per qualche tempo a venire”.

La FED ha compiuto sforzi notevoli per sostenere i mercati finanziari, e tali sforzi hanno contribuito a migliorarne le condizioni; tuttavia, l’aggiunta di volatilità e spred sono ancora più grandi di quanto non fossero prima della pandemia. Ecco perché la FED esterna la sua preoccupazione per l’economia statunitense: se la pandemia non si arresterà, essa sarà in pericolo. “Non è difficile immaginare scenari più pessimistici, soprattutto se un’impennata dei casi di virus renderà necessaria una nuova chiusura delle attività o se ci saranno molti più danni in termini di fallimenti aziendali e personali, oppure se si verificheranno instabilità nel sistema bancario” aggiunge la Mester.

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Piccolo pit-stop per chi non è del settore. La FED è la banca centrale degli Stati Uniti ed è l’acronimo informale di Federal Reserve System, o semplicemente Federal Reserve, italianizzabile in Riserva federale. È una struttura privata ed è considerata una banca centrale indipendente poiché le sue decisioni non sono ratificate da nessun organo del potere escutivo o legislativo. Il Sistema Federale si compone di una agenzia governativa centrale (il Board of Governors of the Federal Reserve System, con sede nella capitale, composto da 7 governatori nominati dal Presidente) e di dodici Federal Reserve Bank regionali.

Qual è la struttura della FED? Tutto il meccanismo, di conoscenza semipubblica, si articola in: un consiglio direttivo con sede a Washington, il Federal Open Market Committee (o FOMC), le dodici banche federali con il proprio consiglio di amministrazione, diverse altre banche private che sottoscrivono azioni non trasferibili delle Reserve Bank della regione in cui operano, e diversi consigli consultivi. Le azioni, spiegato in breve, sono nel mondo della finanza un titolo rappresentativo di una quota della proprietà di una società per azioni. Il possessore è detto azionista, in inglese shareholder, e l’insieme delle azioni della società prende il nome di “capitale azionario”.

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Quali sono i compiti della FED? Stando alla documentazione ufficiale, è possibile suddividerli in quattro macro-aree: stabilire la politica monetaria nazionale influenzando la quantità monetaria e le condizioni dell’economia col fine di raggiungere il massimo impiego, la stabilità dei prezzi e moderati tassi di interesse a lungo termine; supervisionare e regolare le banche per assicurarne la sicurezza e la stabilità; proteggere i diritti dei consumatori; fornire servizi di tesoreria per le istituzioni depositanti, il governo degli Stati Uniti e per le istituzioni ufficiali straniere, inclusa la supervisione del sistema dei pagamenti nazionale.

Penso che alcuni dei risultati più pessimistici siano quasi altrettanto probabili quanto la ragionevole possibilità che il tutto dipenderà anche dal successo delle azioni politiche nel garantire che la temporanea interruzione delle attività non causi danni più persistenti all’economia e che essa sia ben organizzata per una ripresa” dichiara la Mester, che si aspettava un’impennata del tasso di disoccupazione fino al 20%, dato che le ricadute del virus continuano a dilagare. “Certo, questo è il peggiore e più rapido deterioramento del mercato del lavoro che molti di noi abbiano mai visto”.

Francesco Bulzis

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