L’ACQUA SIMBOLO DI VITA NELLA STORIA

La combinazione chimica che spiega tutti i volti dell’esistenza nel nostro pianeta

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L’acqua è il simbolo della vita. In questo articolo faremo un incontro in chiave storica e culturale con l’acqua. Si tratta di un elemento chimico assai comune e apparentemente semplice. In realtà nell’acqua sono racchiuse tutte le trasformazioni storiche e biologiche che hanno dato origine alla vita sulla Terra e che ne alimentano e ne sostengono nel tempo, il delicato e complesso equilibrio.

L’acqua e le origini della vita per le civiltà antiche

Non è un caso che in tutte le tracce di espressione culturale e religiosa giunte dal passato fino a noi, ritroviamo spesso segni evidenti di riconoscimento dell’acqua simbolo di vita.
Tutti i libri e le narrazioni legate alla storia delle civiltà e delle religioni, vedono infatti nell’acqua un elemento primordiale presente prima della creazione. Nei racconti degli antichi egizi, in principio vi era il caos in forma di oceano primordiale. Secondo gli antichi Babilonesi gli dèi erano nati dall’unione di acqua salata e dolce. Per gli induisti tutte le creature terrestri sono state generate in mare. Gli ebrei invece, fanno partire la storia della creazione con lo spirito divino che «aleggia sulle acque». Nel Corano, Dio creò nell’acqua gli esseri viventi.

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Monreale – La creazione: separazione delle acque (mosaico)

La dimensione sacra del legame tra acqua e vita

Un concetto, quello dell’acqua simbolo di vita, che si porta avanti nelle civiltà e nelle religioni più evolute, mantenendone nel tempo la dimensione sacra.

Le Terme dei Romani oltre a essere luoghi dove si purificava l’organismo, la pelle, e si ricercava relax e salute, erano luoghi sacri collegati alle divinità. Le terme di Bath erano infatti una località dove gli antichi romani eressero un tempio alla Dea Sulis Minerva.

Nella religione cristiana l’acqua conserva tuttora un simbolo di sacralità in molti dei suoi riti. I cristiani si battezzano con acqua santa e compiono pellegrinaggi a luoghi d’acqua miracolosa come Lourdes.

I corsi d’acqua che evocano il legame dell’acqua con la vita

Anche in Italia molti corsi e sorgenti sono considerati fonti di doni e di fertilità. Molti di questi corsi d’acqua sorgono presso santuari e luoghi di culto secolari dedicati a Maria, la madre di Gesù o lungo percorsi naturali dominati dalla pace campestre e per questo accoglienti e suggestivi. In tutte le regioni troviamo luoghi e fontane dal richiamo storico all’acqua e al suo antico legame con la vita ( https://www.fontenova.org/blog/corsi-di-acqua-in-toscana-viaggio-tra-fonti-sorgenti/)

Una storia lunga quanto l’esistenza sulla terra che fa fermare turisti e pellegrini spinti dalla naturale sete ma anche dal fascino culturale di questo elemento, l’acqua, che vive da sempre in simbiosi con gli esseri viventi e che attraverso i corsi d’acqua ha disegnato la storia. Una storia che arriva a noi ed è destinata a superarci.

L’acqua: quel misterioso elemento che collega la Terra al Cielo

Nella religione ebraica i fedeli si lavano le mani prima di accostarsi alla preghiera, in segno di remissione delle colpe. Gli induisti lavano le loro colpe nelle acque del sacro Gange, che scorre dalle montagne degli dèi in Himalaya. Il bagno nell’acqua assume un significato particolare: serve a lavarsi i peccati e a garantirsi un paradiso dopo la morte. Il tramite tra terra e dimensione celeste è sempre l’acqua.

L’acqua ha permesso la comparsa della vita sulla Terra

Gli antichi in realtà avevano intuito una verità scientifica poi confermata dalla ricerca: l’acqua è arrivata davvero dal cielo.
La molecola dell’acqua è formata da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno che si sono originati molti miliardi di anni fa nelle profondità del cosmo.
Tutta la scienza moderna è sostanzialmente concorde nell’affermare che la vita, o qualcosa di simile, si è manifestata sulla Terra, circa quattro miliardi di anni fa, non molto tempo dopo la tumultuosa infanzia del pianeta. Quando la vita si manifestò, esistevano già gli oceani. L’ambiente era abbastanza favorevole da permettere l’avvio di una serie di reazioni chimiche. Queste pian piano sono divenute sempre più complesse. L’esistenza sulla Terra ha assunto nel tempo le caratteristiche evolute ed imponenti con cui oggi l’ammiriamo. La vita in tutte le sue forme è diventata oggetto di studio della biologia.

La nascita della prima molecola di acqua

Secondo diverse teorie sull’origine della vita sulla terra, tutto l’idrogeno esistente è stato creato pochi minuti dopo il Big Bang.
L’acqua invece nacque quando l’universo era già vecchio di anni e aveva in sé tutti gli elementi per dare luogo ad un’atmosfera adatta a fare assemblare l’acqua.
Prima che l’acqua sulla Terra facesse il suo esordio, vi era una vecchia generazione di stelle nate nei primi anni dopo il Big Bang a partire proprio dalle molecole di idrogeno fluttuanti nel cosmo. Successivamente fece il suo esordio il Sole, nato dall’esplosione di una stella antica. Il Sole iniziò col tempo ad aumentare la sua temperatura e ad emettere radiazioni che fornirono l’energia necessaria per far scontrare idrogeno e ossigeno, elementi che vagavano nella nube circostante. Dalla loro collisione nacque la molecola dell’acqua.

In ogni goccia d’acqua vi è un percorso lungo milioni di anni

Tutte le molecole dell’acqua sono nate così, sul pulviscolo spaziale. Queste particelle vagarono nelle loro rispettive nubi per milioni di anni.
Prima che comparisse il sistema solare, l’acqua che oggi troviamo sul nostro pianeta fluttuava nello spazio vuoto. Appena nato, 4,5 miliardi di anni fa, il pianeta era rovente. C’erano vulcani ovunque e la superficie era in gran parte ricoperta di magma. Nella fase giovanile del pianeta trattenere le molecole d’acqua era in realtà assai difficile, perché non esisteva un’atmosfera adatta. Le molecole pertanto tendevano a scappare nello spazio, come le particelle di vapore che si alzano da una pentola in ebollizione.

La prima pioggia della storia

Solo quando l’atmosfera si stabilizzò, i composti volatili come l’acqua, furono portati all’esterno dal processo di raffreddamento. Nel giro di poche centinaia di milioni di anni, la pressione e la temperatura scesero di molto fino a creare le condizioni fisiche che permettevano all’acqua di rimanere liquida senza problemi. Fu allora, che il vapore iniziò a condensarsi nell’atmosfera per formare le prime gocce di pioggia della storia. Il nostro giovane pianeta era finalmente pronto per essere rifornito di acqua e per riuscire a mantenerla in forma liquida nei grandi oceani che oggi ammiriamo.

Un pianeta pensato per la vita deve avere l’acqua

La Terra è un pianeta a misura della vita perché a differenza degli altri pianeti, è tutto un mondo acquatico. L’acqua è presente in tutto ciò che ci circonda: dagli oceani, ai fiumi, alle nuvole sopra le nostre teste, alle realtà acquatiche sotto i nostri piedi. Di acqua sono impastate le rocce che si elevano maestose dalla terra. Di acqua siamo fatti i viventi.

La vita presente negli oceani arriva fino al mare trasportata dall’acqua

Negli oceani vi è un mondo microscopico di pianticelle che costituiscono il «fitoplancton». Si tratta di una rete ecologica che vive e si alimenta di acqua e di luce solare ed è responsabile del 50% di tutta la fotosintesi che avviene sul pianeta. Trasportate dalle correnti, queste pianticelle fioriscono in estate sulla superficie dei mari, grazie all’intensificarsi della luce solare. Il fitoplancton a sua volta fornisce nutrimento ad altri organismi, animaletti che vagano tra le cellule-piante: lo «zooplancton». Una categoria biologica che racchiude migliaia di specie. Da una goccia di acqua marina si comprende che l’acqua è davvero il simbolo della vita.

Il meccanismo che regola e consente la vita è fatto di acqua

Tutti i viventi sono fatti di acqua. Tutti i processi metabolici all’interno delle cellule, come la sintesi delle proteine o la produzione di energia, nutrimento e ossigeno per far funzionare il corpo, hanno sempre l’acqua come ingrediente o prodotto.
L’acqua fa da nastro trasportatore dentro e fuori le cellule, sostiene le reazioni chimiche, pulisce e porta via le scorie, lubrifica, fornisce materiale per la costruzione e la ricostruzione dei tessuti. L’acqua consente agli organismi di gestire le variazioni della temperatura esterna svolgendo una funzione termoregolatrice di equilibrio e di adattamento rispetto all’ambiente. Le cellule riescono a volte a sopravvivere con un ridottissimo contenuto d’acqua, ma smettono di funzionare fino a quando non vengono reidratate al punto giusto. Senza l’acqua, le complesse strutture della vita che ci sono ben note (proteine, DNA, zuccheri, sali e lipidi) sarebbero solo sostanze chimiche come tante, ingredienti che non potremmo definire biologici. È l’acqua che rende tutto vivo, animato e funzionante.

La ricerca scientifica sfida Aristotele e vince

Come abbiamo visto, l’idea che l’acqua sia una sostanza speciale e fondamentale per la vita, è vecchia come il mondo e si ritrova in molte culture. Aristotele fu il filosofo greco tra i principali responsabili della fortuna di una teoria che dominò a lungo in Occidente. Secondo tale teoria l’acqua è uno dei quattro elementi fondamentali della natura, assieme a terra, fuoco e aria. Questo modo di vedere le cose, cioè l’idea che l’acqua fosse una sostanza primaria e indivisibile, è durato fino a circa duecento anni fa. L’influenza dell’aristotelismo fu davvero imperante sul pensiero e gli studi, al punto da distogliere a lungo l’interesse verso campi di ricerca miranti a studiare la complessità dell’acqua. Il fatto che l’acqua sia un elemento chimico composto e non primario è invece di fondamentale importanza. Costituisce infatti la spiegazione stessa dell’acqua simbolo di vita e del funzionamento dei processi cellulari.

I primi passi verso la formula dell’acqua

Verso la fine del XVIII secolo, tre uomini finalmente sfidarono la nozione comune che vedeva l’acqua come un qualcosa di indivisibile. Fecero così i primi passi nell’individuare gli elementi che sarebbero entrati a far parte della più famosa formula chimica: H₂O. Si tratta di ricercatori che compirono i loro esperimenti separatamente. I loro nomi sono: Henry Cavendish, James Watt e Antoine Lavoisier. Tutti e tre arrivarono alla stessa conclusione: l’idrogeno è un elemento dell’aria distinto dall’ossigeno. Insieme formano l’acqua.

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Lavoisier e gli esperimenti sulla composizione dell’acqua

L’acqua sostiene la vita innescando continue reazioni chimiche

Solo con studi successivi si arrivò a comprendere che sono le proprietà chimiche dell’acqua a generare e mantenere stabili le condizioni della vita sulla Terra. Le molecole di acqua sono in grado di instaurare e di sciogliere velocemente dei legami con atomi di altre sostanze. Questi scambi veloci sono il fondamento dei più importanti processi che si attivano nelle cellule. È la presenza di queste interazioni che definisce l’esistenza di una cellula vivente. Tutta la vita e l’energia che viaggia dentro e fuori dalle cellule, si muove grazie a questi «fili conduttori d’acqua» e al meccanismo di reazione tra gli atomi denominato legame a idrogeno. Questa attrazione magica fa dell’acqua un simbolo di vita anche dal punto di vista nettamente scientifico.

Un viaggio appena iniziato

Un viaggio misterioso lo studio dell’acqua simbolo della vita, scientificamente giovane. Ma la storia ne reca in sé tante tracce, ovunque, perché ovunque intorno a noi, dov’è passata l’acqua, si è incontrata la vita. E l’acqua è il principio stesso della storia del pianeta Terra. Nessun pianeta fa storia senza acqua. Per questo siamo gli unici ad avere una storia in questo apparentemente sconfinato universo. Il cammino dell’umanità è per forza di cose storia dell’acqua. È storia di incontro, è la storia della relazione travolgente tra l’acqua e la vita.

Se vuoi puoi continuare il tuo viaggio culturale nello straordinario mondo dell’acqua.

Per saperne di più: https://www.fontenova.org/blog/corsi-di-acqua-in-toscana-viaggio-tra-fonti-sorgenti/

Filomena Cimieri

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