Istat: a maggio primi segni di ripresa (Altre News)

Dl semplificazioni le opere sbloccate con 200 miliardi

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Istat: a maggio primi segni di ripresa

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Primi segnali di ripresa a maggio dei ritmi produttivi dopo le marcate contrazioni registrate a marzo e aprile. E’ l’Istat, nella sua consueta nota, a registrare l’andamento degli indicatori congiunturali di maggio, mese nel quale, sempre rispetto ad aprile, "sono aumentate le esportazioni extra-Ue mentre a giugno il miglioramento della fiducia appare generalizzato tra i settori economici. Un miglioramento questo in linea con quanto percepito, dice ancora l’Istat, a livello mondiale: nelle ultime settimane, infatti, i dati disponibili "hanno iniziato a registrare i primi segnali di ripresa dell’attività produttiva legati al progressivo allentamento del lockdown. Permangono limitazioni agli spostamenti internazionali che producono effetti negativi su trasporti aerei e turismo".

Ma tornando all’Italia i dati su redditi, consumi e mercato del lavoro sembrano riflettere gli effetti delle politiche di contrasto alla crisi segnando, nel primo trimestre, infatti, si legge ancora nella nota Istat, "un calo del reddito disponibile delle famiglie nettamente meno ampio rispetto a quello del Pil nominale e un deciso aumento della propensione al risparmio". Non solo. A maggio, si rileva "una significativa crescita congiunturale delle vendite al dettaglio, con un parziale recupero degli acquisti di prodotti non alimentari" anche se "prosegue la progressiva erosione dell’occupazione, seppure a ritmi moderati, mentre aumentano congiunturalmente le ore lavorate e il numero di persone in cerca di lavoro".

Per i prezzi al consumo, si legge ancora, "si è confermata la fase deflativa iniziata a maggio. In direzione opposta si sono mossi i prezzi nell’eurozona, ampliando la distanza che separa l’inflazione italiana da quella dei principali partner europei". Il sistema delle imprese infine, conclude l’Istat, "si presenta resiliente seppure alcune criticità emergano sia per le micro imprese sia per i settori più colpiti dal lockdown".

Dl semplificazioni, ecco le opere sbloccate con 200 miliardi

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Ferrovie, strade e autostrade, porti, aeroporti e anche infrastrutture idriche, ciclovie e trasporto locale. Sono 130 le opere e programmi di intervento prioritari individuati da ItaliaVeloce, il piano da 200 miliardi di euro, di cui 131 già disponibile, che punta ad accelerare il processo di infrastrutturazione del Paese per "un’Italia iperconnessa". Ad aprire la nuova stagione di pianificazione è l’allegato infrastrutture al Pnr, messo a punto dalla ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli. Un piano che rappresenta uno degli assi portanti del percorso di rilancio e che elenca anche quel nucleo di interventi, circa 36, che verranno affidate a commissari, come previsto dal nuovo corso aperto dal decreto semplificazioni.

Nel dettaglio strade e autostrade hanno un costo di 54,3 miliardi e risorse assegnate di 45,1 miliardi, e un fabbisogno di 9,2 miliardi; le ferrovie con i nodi urbani, rispettivamente, 113,4 miliardi, 60 e 53,4; il trasporto rapido di massa nelle città metropolitane 20,8 miliardi, 19 e 1,8 miliardi; porti con 5,1 miliardi, 4,1 e 1 miliardo; aeroporti 3,1 miliardo di costi con 3,1 miliardi di risorse assegnate

Lungo, dunque, l’elenco di opere. Sono stati individuati interventi sui nodi ferroviari nelle principali città italiane, da nord a sud, in un’ottica di intermodalità. Tra le opere prioritarie figurano la nuova linea Torino-Lione (tunnel di base ed adeguamento linea storica), connessioni con i valichi svizzeri (potenziamento Gallarate-Rho, raddoppio Vignale-Oleggio-Arona, potenziamento asse del Sempione), la velocizzazione Torino/Milano-Genova ( quadruplicamento Milano-Pavia, AVR Milano-Tortona-Genova, AVR Torino-Alessandria-Genova), Nodo di Genova e Terzo Valico dei Giovi, linea Brescia Verona Padova, potenziamento Venezia-Trieste, upgrading infrastrutturale e tecnologico Trieste-Divaca, raddoppio Udine-Cervignano Tratta di valico del Brennero: galleria e lotto 1 (Fortezza-P.te Gardena), velocizzazione Bologna-Lecce; raddoppio Termoli-Lesina Raddoppio e velocizzazione Cancello-Frasso- Telesino-Vitulano-Apice ed Orsara-Bovino-Cervaro; nuova tratta di valico Apice-Orsara; integrazione linea Cancello-Napoli con AV/AC Upgrading tecnologico ed infrastrutturale itinerario Napoli-Bari-Lecce/Taranto Upgrading infrastrutturale e tecnologico; variante Agropoli Raddoppio e velocizzazione Messina-Catania-Siracusa; nuovo collegamento Palermo-Catania-Messina; Pontremolese.

Tra gli interventi previsti per strade e autostrade, ci sono il potenziamento dell’autostrada A22 tra Bolzano sud e l’interconnessione con l’autostrada A1 Verona Nord, nuovo collegamento autostradale Campogalliano – Sassuolo tra l’autostrada A22 e la S.S. 467, potenziamento a 4 corsie della via Salaria, potenziamento dell’autostrada A4 mediante l’ampliamento alla terza corsia nelle tratte tra San Donà di Piave ed Alvisopoli e tra Gonars e Villesse, nuova superstrada regionale Pedemontana Veneta, nuova Autostrada regionale Pedemontana Lombardam Raccordo Autostradale A15 - A22 - TiBre 1° lotto Parma – Terre Verdiane Nuova Autostrada Regionale Cispadana, completamento SS 675 Orte-Civitavecchia - Nuova tratta Monte Romano est Civitavecchia, interventi sulla E45 e sulla Grosseto-Siena. E ancora, tra gli altri, interventi sulla Quadrilatera Umbria – Marche, opere integrative a completamento dell’itinerario Corridoio Tirrenico Meridionale autostradale Tor de Cenci – Latina, sulla Melfi-Potenza, Matera-Bari, sulla Salerno- Reggio Calabria, il completamento della 106 Jonica, sulla Carlo Felice; riqualificazione e manutenzione A19 Palermo-Catania, potenziamento della Agrigento-Caltanissetta.

Sono 15 le opere ferroviarie che verranno commissariate. Si tratta del raddoppio Codogno-Cremona-Mantova, completamento dei lavori del nodo ferroviario di Genova e collegamento dell’ultimo miglio tra il Terzo Valico dei Giovi, completamento raddoppio Genova-Ventimiglia, completamento raddoppio Pontremolese, chiusura dell’anello ferroviario di Roma, potenziamento tecnologico e interventi infrastrutturali sulla linea Salerno-Reggio Calabria, linea Palermo-Trapani via Milo, realizzazione dell’asse alta velocità/alta capacità Palermo-Catania-Messina, potenziamento della linea Fortezza-Verona e della Venezia-Trieste, linea Roma-Pescara, completamento del raddoppio Pescara-Bari, realizzazione delle opere relative alla tratta ferroviaria Napoli-Bari, realizzazione della nuova linea Ferrandina-Matera La martella, potenziamento tecnologico e interventi infrastrutturali sulla linea Taranto-Metaponto, Potenza, Salerno.

Nove sono le infrastrutture stradali per le quali è previsto il commissariamento: A24-25, Statale 106 Jonica, Ragusana, Monte Romano-Civitavecchia, Tarquinia-San Pietro in Palazzi, Roma-Latina, Salaria, Ponte ad Albiano Magra, E78 Grosseto Fano.

Avanti con le infrastrutture idriche. Anche su questo fronte arrivano i commissari per 12 opere, previste dal Piano ItaliaVeloce, e la maggior parte di queste in Sardegna. Si tratta di nuove realizzazioni/completamento incompiute: Traversa Lago d’Idro (Brescia) Diga di Maccheronis (Nuoro) Diga di Monti Nieddu (Cagliari) Diga di Medau Aingiu (Cagliari), Diga di Pietrarossa (Enna-Catania). Previsto l’incremento della sicurezza delle grandi dighe esistenti: Cantoniera (Oristano) Rio Olai (Nuoro) Rio Govossai (Nuoro) Rio Mannu di Pattada (Sassari) Monte Pranu (Oristano); Incremento sicurezza approvvigionamento potabile: Acquedotto del Peschiera; Salvaguardia di Venezia modulo sperimentale elettromeccanico (Mose).

Non meno strategici per lo sviluppo infrastrutturale del Paese i programmi prioritari, intesi come insiemi coerenti di interventi, anche di limitate dimensioni, con la stessa finalità, diffusi sulla rete. Programmi che riguardano la rete stradale come manutenzione ponti e viadotti statali e provinciali; es. ponti sul Po), il potenziamento tecnologico A2 e digitalizzazione (fra cui programma smart road), il ripristino e messa in sicurezza delle infrastrutture a rischio sismico (strade del sisma Italia centrale), il decongestionamento e fluidificazione tratte autostradali (quarta corsia A1 tra Milano sud e Lodi e delle aree metropolitane (fra cui potenziamento della tangenziale di Bari; potenziamento del nodo di Firenze; potenziamento del sistema autostradale e della tangenziale nel nodo di Bologna; Gronda di Genova).

Programmi anche per i porti con la manutenzione del patrimonio pubblico demaniale, digitalizzazione della logistica e Ict, ultimo/penultimo miglio ferroviario e stradale. E programmi anche per gli aeroporti con l’accessibilità su ferro (collegamenti agli aeroporti di alcuni dei principali nodi urbani tramite metropolitana o rete Rfi (Napoli, Milano Linate, Genova, Lamezia Terme, Bergamo, Firenze, Venezia, Catania), sviluppo del cargo aereo, e per le città metropolitane con il rinnovo del materiale rotabile (bus, tram, metro), valorizzazione delle infrastrutture esistenti, estensione rete trasporto rapido di massa con nuove linee ( linea 2 Torino prolungamento M1, M5 Milano tram di Bologna nuove linee tranviarie Firenze nuove linee tranviarie Roma e prosecuzione metro C completamento linee 1, 6 metropolitana Napoli).

Redazione

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