Il tempo libero degli immigrati lombardi

Il cinema è l’attività preferita secondo un’indagine Ismu

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A quali prodotti è maggiormente interessata la popolazione extracomunitaria? Le abitudini degli immigrati ultraquattordicenni provenienti da Paesi a forte pressione migratoria e presenti in Lombardia al 1° luglio 2018 - pari a circa un milione e 100mila persone - sono state studiate e riassunte in un report dalla Fondazione ISMU su dati dell’Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim). Ne risulta che il cinema dia l’attività preferita dal 54,4%, mentre al secondo posto troviamo, a sorpresa, la lettura (intesa per scopi non professionali né scolastici). A seguire abbiamo poi le biblioteche, i musei, i concerti e infine il teatro. Ma analizziamo i dati con maggiore dettaglio.

Libri. La maggioranza assoluta degli immigrati non ha letto alcun libro nell’ultimo anno, e un terzo ne ha letto almeno uno, ma non più di tre. Infine, solamente poco più del 15% ne ha letti almeno quattro e il 3,7% almeno uno al mese.

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Cinema. Leggermente più diffusa rispetto alla lettura è la visione di film al cinema: la maggioranza assoluta degli stranieri ha visto un film in sala da 1 a 11 volte nei dodici mesi precedenti all’indagine. La quota di chi non ci è mai andato è del 45%.

Musica dal vivo. La maggioranza assoluta degli immigrati non ha mai assistito a un concerto negli ultimi 12 mesi. Tra i collettivi stranieri che invece più amano questo genere primeggiano i latinoamericani: il 34,9% ha visto da 1 a 3 concerti nell’anno precedente, a cui si aggiunge l’11,4% che ne ha visti da 4 a 11.

Musei. Le esposizioni attraggono solo una percentuale minore della popolazione straniera. Ma anche in questo caso il collettivo che mostra più interesse per questa attività è quello latinoamericano: il 39,6% ha visitato da 1 a 3 mostre nell’arco dell’ultimo anno.

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Biblioteche. Le biblioteche sono frequentate da circa un terzo della popolazione immigrata. A usufruirne maggiormente sono i latinoamericani e i nordafricani: rispettivamente il 24,6% e il 22,3% ci è andato da una a tre volte nell’arco dell’anno precedente.

Teatro. Il teatro è risultato il consumo culturale meno scelto da parte degli stranieri in Lombardia (meno di 1 caso su 5, nei 12 mesi precedenti all’indagine). Il collettivo che ama di più questa forma d’arte è sempre quello latinoamericano: il 32,7% ha assistito da 1 a 3 spettacoli, contro una media fra tutte le nazionalità straniere del 17,7%.

Le frequenze. Passando alle frequenze si stima che gli immigrati stranieri ultraquattordicenni, presenti in Lombardia al 1° luglio 2018 e provenienti da Paesi a forte pressione migratoria, nei dodici mesi precedenti, siano andati al cinema in media circa quattro volte, abbiano letto in media poco più di due libri, si siano recati in biblioteca un paio di volte, abbiano assistito ad uno o due concerti e siano andati non più di una volta a teatro e in un museo.

Nicola D’Agostino

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