Il Principe Carlo dichiara che il cambiamento climatico è una delle ragioni principali della guerra civile siriana.
L’erede al trono Carlo in un’intervista a Sky News ha spiegato che esistono prove di come il cambiamento climatico sia diventato una delle cause della guerra civile in Siria. Appassionato sostenitore delle problematiche ambientali è stato anche protagonista di documentari volti a muovere la coscienza sociale. Il Principe ha mostrato interesse alla siccità nel paese del Medio Oriente, che con il conflitto ha lasciato centinaia di migliaia di morti, creato milioni di rifugiati e ha visto la nascita dello Stato Islamico.
Nell’intervista girata prima dell’attacco terroristico a Parigi, Carlo ha parlato della sua convinzione che vi sia una connessione tra il cambiamento climatico e il terrorismo. Pertanto, ha esortato i governi ad adottare misure verdi, nonostante il periodo di austerità, avvertendo che c’è "una possibilità reale che la natura venga distrutta in breve tempo”.
"Stiamo assistendo a un classico caso in cui non si vuole affrontare il problema, perché, voglio dire, sembra orribile, ma alcuni di noi hanno già detto 20 anni fa che se questi problemi non sarebbero stati prontamente affrontati saremmo andati incontro a un aumento di conflitti a causa delle scarse risorse dovute alla siccità e all’effetto cumulativo dei cambiamenti climatici. Ciò motiva l’esodo di interi popoli di “ ha detto Carlo. "E in effetti, ci sono prove che una delle ragioni principali per questo orrore in Siria è stata una siccità durata circa cinque o sei anni e gran numero di persone ha dovuto lasciare la propria terra per sopravvivere."
Quando è stato chiesto se ci fosse un rapporto diretto tra il cambiamento climatico, i conflitti e il terrorismo, il principe di Galles ha aggiunto: "Solo negli ultimi anni il Pentagono ha iniziato a prestare veramente attenzione a questo problema. Questo ha un enorme impatto su ciò che sta accadendo. La vera difficoltà è attirare l’attenzione su questo problema - che, se ancora tralasceremo, porterà a breve nuovi disastri. Non affrontiamo il problema alla radice, ed è ciò che purtroppo stiamo facendo al nostro ambiente ".
L’intervista andrà in onda appena prima del viaggio di Charles a Parigi per consegnare un discorso alla cerimonia di apertura cop21, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che tenterà di raggiungere un nuovo accordo internazionale per limitare il riscaldamento globale.
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