I SOGNI SONO COME LE CHIMERE
Una peperonata da incubo

Giornata uggiosa. L’auto in panne. Pieno centro cittadino, ora di punta e traffico in tilt. All’improvviso vedo del fumo uscire dal vano motore della mia vecchia autovettura. Sono costretto a fermarmi in seconda fila. A causa del traffico, l’acqua del radiatore potrebbe essere andata in ebollizione. Sono costretto a fermarmi creando ancora più caos. Gli automobilisti che mi seguono cominciano a strombazzare invitandomi a ripartire. Appaiono dal nulla due vigili che, con fare gentile e disponibile, mi aiutano a spingere l’autovettura in una zona riservata al carico e scarico. Vorrei collaborare ma non me lo permettono. Lasci stare, ripetono, ci siamo noi.
Altre due vigilesse a bordo di “potenti motorini” 50 c.c. e lampeggiatori accessi, accostano e mi chiedono cosa potrebbero fare per me. Incredibile. Una delle due, vedendomi agitato, provvede dal bar vicino, ad offrirmi un bicchierone d’acqua. Probabilmente, vedendomi anziano, avranno deciso di essermi d’aiuto. Sono piuttosto imbarazzato. Li tranquillizzo dicendo che non appena il motore si sarà freddato provvederò personalmente a svitare il tappo del radiatore e a rabboccare lo stesso. “Ma scherza? insiste il graduato. “Noi siamo al servizio del cittadino e lei rimanga pure tranquillo... provvediamo a tutto noi”. Basito, incredulo, con la gola arsa ed a voce bassa chiedo se potessero farne a meno di multarmi visto che comunque avevo creato un bell’intralcio al traffico. “ Non lo dica manco per scherzo, l’abbiamo riconosciuta... Lo facciamo per dimostrarle che non siamo come lei, solitamente, ci descrive sul quotidiano che dirige ... stia a vedere...”. Mi sono vergognato come un cane in chiesa. Ammetto, a volte, di essere stato critico e cattivello nei confronti del corpo dei vigili urbani. Mi sono riproposto che, prima o poi, mi sarei riscattato offrendo loro vari articoli nei quali non avrei potuto far altro che ringraziarli e evidenziare la loro educazione e disponibilità nei confronti dei cittadini. Nel frattempo una vecchia Golf con a bordo dei giovinastri e con il volume della radio a palla mi spara nelle orecchie un brano neo melodico di Gigi D’Alessio.
La gola secca, una leggera emicrania e tutto questo baccano mi hanno fatto svegliare di soprassalto. Per un attimo ci avevo creduto e ci stavo cascando in pieno. La vecchiaia gioca scherzi strani.La sera prima avevo divorato un’ottima ” peperonata” che, al posto di procurarmi degli incubi, mi aveva regalato un “sogno meraviglioso”. I vigili al servizio del cittadino? Ma quando mai!Il significato, in senso figurato, della parola “chimera” è : utopia, fantasticheria, sogno irrealizzabile. Appunto, un “sogno”.
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