I DIVIETI PIU’ STRANI PER RIMPINGUARE LE CASSE COMUNALI.
Castellammare di Stabia: vietato portare le minigonne.
Sfogliando i quotidiani apprendo che diversi Sindaci hanno diramato ordinanze comunali che vietano severamente di giocare a pallone per le strade o nei giardinetti cittadini. Anche i vigili urbani sono stati allertati e le multe fioccheranno copiose. Fin qui niente di male, anzi ! Ma a proposito di sanzioni e balzelli, vorrei raccontarvi di alcuni assurdi divieti già vigenti in diversi
Comuni italiani. Le amministrazioni non sapendo più come e dove battere cassa inventano nuovi divieti per rimpinguare le casse comunali. Come torturare la povera gente con sanzioni che mediamente vanno dai 160 fino agli oltre 500 euro? Eureka. Legiferando diabolicamente, alcuni comuni, hanno imposto divieti tra i più disparati, che gli stranieri, ignavi di queste ordinanze, saranno in tanti ad incappare nei laccioli della legge. Pagheranno e di sicuro, giureranno di non mettere più piede nel nostro bel paese. Volete qualche esempio?
Sino allo scorso anno ad Eraclea, in provincia di Venezia, qualcuno ha pensato bene di vietare ai bambini di costruire castelli di sabbia in spiaggia, agli adulti invece vi era il divieto assoluto di fumare anche all’aperto. Multe salate ai trasgressori. A Capri, proibito, girare a torso nudo o in bikini in piazzetta e per buona parte dell’isola. A Genova vietato passeggiare con in mano una bottiglia di birra o altro alcolico. A Gallarate lo stesso divieto ha consentito ad alcuni agenti di polizia di elevare multe denunciando i malcapitati di “porto abusivo di birra ghiacciata”. Follie d’estate o situazioni Felliniane?
A Lucca vietano di dar da mangiare ai piccioni mentre ad Eboli è fatto divieto assoluto di baciarsi in macchina. A Positano, invece, multe e rischio di denuncia penale, per chi decidesse di far uso di botti d’artificio regolarmente acquistabili durante le feste private. Potrei continuare all’infinito ma sino allo scorso anno, ricordo che a Milano era vietato camminare a piedi nudi , sdraiarsi sulle panchine o usare elettrodomestici dalle ore 22,30 alle 07,00 esattamente nelle ore consigliate dalle varie aziende che vendono elettricità. Il quotidiano Bilds, giornale tedesco, ci accusa di essere la nazione dai divieti più assurdi ed incomprensibili, mentre l’Indipendent e Le Matin titolavano: “l’Italia ha perso la brocca”. Vorrei fermarmi qui, ma trovo troppo simpatico comunicarvi qualcosa che possa farvi sorridere, specialmente in questo periodo nel quale c’è poco da stare allegri. Continuiamo con la saga delle assurdità. Ad Acquapendente (Roma) un’ordinanza diceva letteralmente.” evitate di contrarre malattie contagiose che necessitano di interventi ospedalieri d’urgenza”. Tutte queste notizie sono state tratte da fonti attendibili quali Panorama,il Corriere, Repubblica, Ansa ed Agi dello scorso anno.
A Saluggia nei pressi di Vercelli, zona tipica delle “risaie”, qualcuno ha pensato bene di vietare il lancio del “riso” agli sposi. Il grande Totò avrebbe commentato il tutto con il classico:...ma mi faccia il piacere ! Nel massimo rispetto del decoro e dell’educazione civica, mi pare giusto vietare e multare coloro i quali imbrattano monumenti o palazzi, punire chi non fa uso di palettine per la raccolta delle deiezioni canine per strada, deporre sacchetti di immondizia fuori dagli orari consentiti, parcheggiare in zone riservate agli invalidi, ma usare i divieti in maniera così illogica e scellerata lo considero ingiusto. Immagino i commenti dei nostri lettori che ripeteranno all’infinito:...”per forza siamo in Italia...!”
Ebbene no! All’estero accadono le stesse cose se non più assurde. In Germania prendereste certamente una pesante multa qualora doveste rimanere senza benzina in autostrada. In Francia ed in Inghilterra se osaste scambiarvi un bacino di addio nelle stazioni ferroviarie fioccherebbero multe salatissime. A Mosca, se dovessero beccarvi mentre circolate con la vostra “autovettura sporca”, sarebbero dolori! Quindi? Tutto il mondo è paese! Cari lettori, per piacere smettetela di lamentarvi ripetendo:.. “un giorno o l’altro, in Italia, ci tasseranno pure l’aria”. Non si sa mai...! Potrebbe accadere! E abbastanza presto.
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