I CHAKRA (II parte)
Prima di andare oltre, osservando più da vicino ciascuno dei 7 Chakra principali, vorrei accennare brevemente alla diffusione del sistema dei Chakra in Occidente.
Il primo passo fu fatto da Sir John George Woodroffe - meglio conosciuto come Arthur Avalon - orientalista inglese che, tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, già stabilitosi in India, ha contribuito a diffonderne la filosofia e le pratiche Yoga e Tantra.
La sua opera principale, “Il Potere del Serpente” parla della Kundalini, cioè di quell’energia spirituale che scorre nel nostro corpo attraverso i Chakra.
Un altro illustre personaggio che si interessò all’argomento fu Carl Gustav Jung, padre della psicanalisi, il quale asseriva che la spiritualità Orientale fosse fondamentale per il concetto dell’inconscio collettivo. Lavorò moltissimo su questo argomento sviluppando, attraverso lo studio dei Chakra, una mappa che evidenzia il profondo nesso tra la psiche e i centri energetici.
Ma ora guardiamo più da vicino i 7 Chakra principali. Farò qui solo un breve accenno considerando, per ciascuno di essi:
- nome
- posizione e associazione
- colore
- elemento
- funzione
- disfunzione
1. Chakra della radice
Il nome sanscrito del 1° Chakra è MULADHARA: si trova alla base della colonna vertebrale, all’altezza del perineo, ovvero tra gli organi genitali e l’ano. I reni e i genitali sono le parti del corpo ad esso associate.
Il suo colore è il rosso e il suo elemento è la terra.
Il 1° Chakra è quello con la vibrazione più bassa in quanto influenzato dal corpo fisico.
Come abbiamo visto nell’articolo precedente, ogni Chakra è associato ad una ghiandola endocrina. Il sistema endocrino produce gli ormoni che presiedono al corretto funzionamento di tutto il corpo. Il 1° Chakra è collegato alle ghiandole surrenali che producono, tra gli altri, gli ormoni sessuali.
Le patologie legate allo squilibrio del 1° Chakra sono legate all’identità sessuale e al conflitto genitoriale.
2. Chakra sacrale
Il nome sanscrito del 2° Chakra è SVADHISTHANA e si trova nel basso addome, sotto l’ombelico. Testicoli ed ovaie sono le parti del corpo ad esso associate.
Il suo colore è l’arancione e il suo elemento è l’acqua.
Il 2° Chakra è legato alla creatività, alla spontaneità e al piacere fisico e psichico.
È collegato alle gonadi maschili e femminili e alle relative funzioni riproduttive.
Le patologie legate allo squilibrio del 2° Chakra riguardano la sfera emotiva e sessuale.
3. Chakra del plesso solare
Il nome sanscrito del 3° Chakra è MANIPURA e si trova tra l’ombelico e lo sterno, sotto il diaframma. Il fegato è la parte del corpo ad esso associato.
Il suo colore è il giallo e il suo elemento è il fuoco.
Il 3° Chakra è legato ai sogni, alle ambizioni, alla realizzazione personale. Conseguentemente incide sull’ego e sull’autostima.
È collegato al pancreas, una grande ghiandola che produce alcuni ormoni che entrano direttamente nella circolazione sanguigna - come l’insulina - e che produce enzimi che aiutano la digestione e l’assorbimento intestinale.
Le patologie legate allo squilibrio del 3° Chakra riguardano le malattie metaboliche e la visione della vita che, se percepita come deludente, può sfociare nella depressione.
4. Chakra del cuore
Il nome sanscrito del 4° Chakra è ANAHATA e si trova al centro del petto, nella regione cardiaca. Il cuore è la parte del corpo ad esso associato.
Il suo colore è il verde e il suo elemento è l’aria.
Il 4° Chakra è legato alla pace, all’amore incondizionato ma anche alla sofferenza emotiva. Per via della sua posizione, è il Chakra attorno al quale ruotano tutti gli altri - i tre inferiore e i tre superiori - e le loro relative funzioni fisiche ed energetiche.
È collegato alla ghiandola del timo, che si trova dietro allo sterno e davanti al cuore. Esso produce gli ormoni che agiscono sullo sviluppo di scheletro e muscoli, i linfociti - fondamentali per il sistema immunitario - ed agisce sulla tiroide.
Le patologie legate allo squilibrio del 4° Chakra si concentrano su cuore e polmoni e sul diffondersi delle tossine. Vengono intaccate le relazioni sociali, la fiducia nel prossimo e, conseguentemente, in noi stessi.
5. Chakra della gola
Il nome sanscrito del 5° Chakra è VISHUDDHA e si trova in prossimità della gola, nella zona della laringe. La gola è appunto la parte del corpo ad esso associata.
Il suo colore è l’azzurro e il suo elemento è l’etere.
Il 5° Chakra soprassiede alla comunicazione in tutte le sue forme e governa gli organi che si trovano intorno a questa zona: trachea, gola, corde vocali, naso, orecchie e anche le spalle.
Conseguentemente è connesso alle nostre facoltà espressive e alla creatività artistica.
È collegato alle ghiandole tiroide e parotidi. La prima produce gli ormoni che regolano il respiro, il battito cardiaco, la digestione e la temperatura corporea; le seconde regolarizzano l’apporto di calcio nel sangue.
Le patologie legate allo squilibrio del 5° Chakra toccano le vie respiratorie, la tiroide, l’udito e la cervicale. Influiscono sulle relazioni sociali, inibendo la nostra capacità di ascolto dell’altro e di esprimere le nostre idee.
6. Chakra della fronte - o terzo occhio
Il nome sanscrito del 6° Chakra è AJNA e si trova al centro della fronte, tra le sopracciglia. Il cervello è la parte del corpo ad esso associato.
Il suo colore è l’indaco e il suo elemento è la luce.
Governa tutti gli organi che si trovano in prossimità di questa zona: gli occhi, l’ipofisi, il sistema ormonale e il sistema nervoso centrale.
Ajna è connesso a tutto ciò che riguarda l’intuizione, la chiaroveggenza, la lucidità mentale: è qui che risiede il nostro maestro interiore o “sesto senso”.
È collegato alla ghiandola pineale (o epifisi), che produce la melatonina - regolatrice del ritmo sonno/veglia - ed influisce sulle attività delle ovaie.
Le patologie legate allo squilibrio del 6° Chakra sono legate alla vista fisica e psichica, generando confusione, nervosismo, stanchezza cronica o insonnia.
La memoria diventa labile e la paura può prendere il sopravvento. Il materialismo si sostituisce all’idealismo, uccidendo la capacità di sognare.
7. Chakra della corona
Il nome sanscrito del 7° Chakra è SAHASRARA e si trova sulla sommità della testa. Essendo oltre il corpo, non è associato ad alcuna parte di esso.
I suoi colori sono il viola e il bianco e il suo elemento è il metallo.
Il 7° Chakra presiede alle più alte forme del nostro pensiero: la conoscenza trascendentale e la spiritualità. È connesso ai nostri sentimenti più puri, come l’altruismo, l’umiltà, la fiducia, la compassione e il perdono.
È collegato all’ipofisi, importantissima ghiandola endocrina che si trova nel cervello e che regola le funzioni di tutte le altre ghiandole.
Le patologie legate allo squilibrio del 7° Chakra sono per lo più mal di testa, fobie e psicosi: tutti disturbi che intralciano il percorso di crescita personale.
L’energia del 7° Chakra è molto potente, quindi i disagi provocati dal suo squilibrio sono pesanti. Al contrario, può portarci all’illuminazione.
Queste, in estrema sintesi, le caratteristiche dei Chakra.
Avremo modo di trattare ciascuno di essi in maniera più esauriente ed approfondita nel seguito di questa Rubrica.
Ne frattempo, prendiamo coscienza del fatto che ciascuno di noi è uno scrigno che racchiude un preziosissimo tesoro grazie al quale viviamo e attraverso il quale possiamo migliorare la nostra qualità di vita.
I CHAKRA (I parte)
https://internationalwebpost.org/contents/I_CHAKRA_-__(prima_parte)_19537.html#.X5OS6ogzaR9
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