I BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA

"Buonanotte" OVVERO Montebello sul Sangro

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Le origini di Montebello Sul Sangro risalgono al XII secolo. Nel corso del tempo il paese ha cambiato diversi nomi. In principio il comune era noto col nome di “Malanotte” diventando in seguito “Buonanotte”. Nel XV secolo il paese fu feudo di Antonio Caldora e poi della signoria degli Annecchino con Raimondo. Questa famiglia era venuta al seguito dei Caldora stessi. Nel 1557 il feudo, insieme a quello di Pietraferrazzana, fu dato, da Re Federico ai Ricci di Lanciano, precisamente a Pippo e Francesco, figli di Cola.

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Nel 1557 ambedue i feudi risultano a Riccio di Riccio (o Ricci) e poi a Violante che li passa alla figlia Isabella Tappia che se li intesta nel 1569 alla morte della madre. Nel 1660 il paese risulta appartenere a un certo Marino Caracciolo, principe di San Buono. Nel 1603 fu venduto a Marco Tullio Tino di Ortona per 3.800 ducati con patto di retrovendita. Per cui nel 1628 tornò ad essere di nuovo dei Caracciolo. Nel 1797 il paese risulta appartenere, alla famiglia Malvini-Malvezzi di Bologna imparentata con i Medici fiorentini e tenuto dal Barone Gianfranco.

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Nel 1447 Buonanotte era abitato da 7 famiglie, 21 nel 1532, 25 nel 1535, 34 nel 1561, 17 nel 1595 e 17 nel 1732. Nel 1671, nella descrizione del Regno di Napoli da parte di Caracciolo-Beltrano, il paese viene menzionato col nome di Malanotte con 17 famiglie.

cms_24654/3v.jpgQuesti dati sono confermati da Pacichelli nel 1703. Una storia curiosa narra che, alle origini, gli abitanti persero una guerra locale. A causa di ciò gli uomini dovettero concedere per una notte le proprie mogli al nemico vincitore come prezzo della sconfitta. Per questo motivo per gli abitanti sconfitti il paese si chiamò “Malanotte” mentre per i forestieri vincitori il paese si chiamò “Buonanotte”.

Un’altra leggenda racconta di un re di passaggio da quelle parti col proprio seguito, in una notte di bufera e di tormenta. Fermatosi nel castello gli avrebbe dato il nome di castel di Malanotte. Poi, in un’altra visita, in una notte di mezza estate, avrebbe esclamato “questa e’ una buona notte” e da qui il nome “Buonanotte”.

Il paese conservò questo nome fino al 1969 quando si decise di cambiarlo con l’attuale Montebello Sul Sangro. Uno dei motivi che spinsero gli abitanti dell’epoca a cambiare il nome al paese fu quello di non essere più derisi quando pronunciavano questo nome. Montebello Sul Sangro consiste in una architettura di due nuclei: un paese vecchio e il paese nuovo.

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Adagiato sul crinale del monte vecchio, Il vecchio paese è totalmente abbandonato a causa di una frana che lentamente lo distrugge. Il paese nuovo, poco distante, sorge sul versante orientale del Monte Vecchio, alla sinistra dell’omonimo fiume Sangro. Montebello Sul Sangro è situato nell’appennino abruzzese e gode di una vista integrale del massiccio montuoso della Maiella.

Diana Filippi

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