IN EUROPA IL 72% DEI MINORI NON SA RICONOSCERE LE TRUFFE ONLINE

Una ricerca di Kaspersky evidenzia la mancanza di consapevolezza sui pericoli online tra i minori europei

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In Europa sette minori su dieci, ovvero il 72% di quelli tra gli 11 e i 15 anni, potrebbe essere a rischio hacking per un’eccessiva fiducia nelle proprie competenze informatiche. A dirlo è l’ultima ricerca di Kaspersky, azienda privata internazionale di cybersecurity. L’azienda ha infatti recentemente condotto un sondaggio per scoprire esattamente quanto fossero esperti di tecnologia i bambini ed i giovani adulti, quando si trattava di frodi e truffe digitali. Nonostante i cosiddetti “nativi digitali”, ovvero le nuove generazioni che sono nate quanto internet era già nelle case e di tutti, abbiano un notevole vantaggio rispetto agli anziani per quanto riguarda le nuove tecnologie, i risultati del sondaggio hanno ribaltato molte aspettative. Il sondaggio si è concentrato su 8 paesi europei e ha coinvolto circa 6.000 bambini di età compresa tra 10 e 15 anni. La ricerca ha rivelato che solo il 30% dei minori intervistati era in grado di identificare correttamente le informazioni personali come nome completo, indirizzo e-mail e numeri di telefono come informazioni riservate e sensibili.

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Inoltre, soltanto il 31% dei minori è stato in grado di distinguere un sito web sicuro da uno non sicuro. Il sondaggio ha poi chiesto agli intervistati se fossero stati mai vittime di una truffa e, sorprendentemente, circa 3 bambini su 10 hanno affermato di essere stati vittime di una truffa, con oltre un terzo che ha affermato di sapere di essere stato preso di mira una o più volte al mese. Ma il dato forse più eclatante è che più di 2 bambini su 5 che si erano segnalati come “ben informati” sulla sicurezza online sono stati vittime di phishing. Le generazioni più anziane, inoltre, non sarebbero in grado di insegnare a quelle più giovani come i pericoli del mondo reale sembrano svolgersi altrettanto online, probabilmente perché loro per primi sanno molto poco di tutto quello che riguarda il mondo digitale. Tuttavia, la combinazione tra il “know-how” tecnologico dei giovani e la consapevolezza dei pericoli del mondo reale delle generazioni più anziane potrebbe creare una perfetta combinazione di sicurezza.

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Inoltre, le scuole possono svolgere un ruolo importante nell’educazione digitale dei minori. In molti paesi europei, sono già stati introdotti programmi di educazione alla sicurezza informatica nelle scuole, ma sono necessari ulteriori investimenti per garantire che i bambini ricevano l’istruzione necessaria per navigare in modo sicuro online. Ma è anche importante che i governi europei adottino misure per garantire la sicurezza online dei minori. Ciò può essere fatto attraverso la creazione di leggi più rigorose sulla protezione dei dati personali dei minori, sul cyberbullismo e sulle attività illegali in rete. I governi dovrebbero anche lavorare a stretto contatto con le aziende di tecnologia per garantire che le piattaforme online siano sicure e adatte ai minori. Infine, la soluzione migliore per proteggersi dalle truffe online è quella di ricontrollare sempre i siti e i link prima di cliccare o condividere qualsiasi informazione e utilizzare una antivirus.

Francesco Maria Tiberio

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