INSTITUT DU MONDE ARABE

Le Printemps de renouveau?

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cms_492/FIG.jpgIl a finalement pris tout son temps. Il y a un an, sa nomination à la tête de l’Institut du Monde Arabe (IMA) avait fait couler beaucoup d’encre. Depuis, on attendait Jack Lang au tournant. Quels sont ses projets ? Ses priorités ? Quid de la situation financière de l’établissement alors que son budget est en baisse (20,5 M€, dont 12,2 provenant du Quai d’Orsay)? Fin janvier, Jack Lang a enfin dévoilé ses plans.

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Expositions, travaux, gouvernance, financement, l’ancien ministre a décliné les grands axes de son programme, placé sous le signe du «renouveau». «La sérénité est rétablie et la maison est remise sur les rails », s’est-t-il félicité. Car il a fallu, tout d’abord, redonner confiance à une institution secouée par des conflits internes et une situation financière fragile. Première annonce : le retour des grandes expositions. Ainsi, à partir d’avril, pourra-t-on découvrir un premier événement consacré à l’Orient Express. Pour l’occasion, une locomotive et trois wagons, prêtés par la SNCF, siègeront sur le parvis, en lieu et place du Mobile Art de l’architecte Zaha Hadid.

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Viendra ensuite une exposition sur le pèlerinage de La Mecque. À l’automne, « Le Maroc aux milles couleurs » sera présentés dans le cadre d’un partenariat avec le Musée du Louvre, qui organisera simultanément une exposition sur le Maroc médiéval. Également dans ses cartons, un projet avec le Festival de la bande dessinée d’Angoulême en 2015. L’art contemporain n’est pas en reste avec la présentation de 150 portraits de personnalités arabes signés Yan Pei-Ming (appartenant à l’émir du Qatar) et la création d’une œuvre originale de Claude Lévêque. « Reflet du monde arabe dans sa diversité et ses métamorphoses », l’IMA se veut aussi un laboratoire d’idées animé de colloques, rencontres, etc.

cms_492/Copertina__(2).jpgAutre projet annoncé, la rénovation du bâtiment de Jean Nouvel, et notamment des fameux moucharabiehs de la façade. Un chantier financé par l’Arabie Saoudite à hauteur de 1 M€. L’aménagement de nouvelles salles d’exposition, la refonte de l’accueil ainsi que des travaux d’accessibilité sont programmés pour la fin de l’année (travaux estimés à 15 M€). Quant à la situation financière de l’établissement, dénoncée en 2012 par la Cour des comptes (2,3 M€ de perte pour un budget annuel de 24M€ en 2011), elle semble s’assainir : la Libye, l’Irak et le Qatar ont décidé de verser leurs contributions.

Françoise-Aline Blain

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L’Istituto del Mondo Arabo

Primavera di rinnovamento?

Ha preso tutto il tempo necessario. Da un anno, la sua nomina a capo dell’Istituto del Mondo Arabo (IMA) a Parigi ha fatto molto discutere. E da allora, infine si attendeva Jack Lang. Quali sono i suoi progetti? E le sue priorità? Come risanare la situazione finanziaria del museo da quando il suo budget è in ribasso (20,5 milioni di euro, di cui 12,2 provenienti dal Museo d’Orsay)? A fine gennaio, Jack Lang ha rivelato i suoi piani. Esposizioni, lavori di ammodernamento, una nuova governance, nuovi finanziamenti, l’ex-ministro ha spiegato i punti fondamentali del suo programma, sotto il segno del suo “rinnovamento”. “La serenità è ristabilita e la faccenda rimessa a posto” ha commentato soddisfatto. Perché c’è stato bisogno, innanzitutto, di ridare fiducia ad un’istituzione scossa dai conflitti interni e da una fragile situazione finanziaria. Primo annuncio: il ritorno delle grandi esposizioni. Così, da aprile, si potrà scoprire una prima esposizione consacrata all’Orient-Express. Per l’occasione, una locomotiva di tre vagoni, prestata dalla SNCF (Società Nazionale delle Ferrovie Francesi), sosterrà sul piazzale dell’Istituto, al posto del padiglione Mobile Art dell’architetto Zaha Hadid. A seguire un’esposizione sul pellegrinaggio de La Mecca. In autunno, la mostra “Il Marocco dai mille colori” sarà presentata in partenariato con il Museo del Louvre, che organizzerà simultaneamente un’esposizione sul Marocco medievale. Sempre tra gli eventi, un progetto in collaborazione con il Festival del Fumetto di Angoulême nel 2015. L’arte contemporanea sarà presente con i 150 ritratti di personalità arabe firmati da Yan Pei-Ming (appartenenti all’emiro del Qatar) e la creazione di un’opera originale di Claude Léveque. “Riflesso del mondo arabo nella sua diversità e le sue metamorfosi”, l’IMA vuole anche essere un laboratorio di idee animato da dialoghi, incontri, ecc. Un altro progetto annunciato, il rinnovo del palazzo di Jean Nouvel, e anche delle tipiche finestre arabe moucharabiehs che ricoprono la facciata. Un cantiere finanziato dall’Arabia Saudita per un milione di euro. La risistemazione di nuove sale espositive, il rifacimento delle sale d’ingresso così come i lavori che riguardano l’accesso alle persone diversamente abili programmati per la fine dell’anno (lavori stimati per 15 milioni di €). Riguardo la situazione finanziaria dell’impianto museale, il bilancio enunciato dalla Corte dei Conti nel 2012 (2,3 milioni di euro di perdita per un budget annuale di 24 milioni di euro nel 2011) sembra risanarsi: la Libia, l’Irak e il Qatar hanno deciso di fare le loro donazioni.

Domenico Moramarco

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