IL TUTTO E NIENTE DI UNA POESIA
e lo serbo, questo tuo trattenerti,
come l’inaspettato dono di
qualcosa che sarebbe meglio dire,
o forse no, comunque, sottovoce,
mentre ci coprono gli sciabordìi
delle acque ai monti e che si fanno rapide
di consonanti ai sassi, e quelle accolgono
e mutano e si volgono al tramonto,
depositari di segreti, e sanno
quel non sapere che non vuole altro
che un incorrotto rivelarsi d’ombre;
e non c’è verso che una prosa cambi
Punto di riflessione...
David la Mantia: Che poesia di echi, limpidissima. Sciabordio (Pascoli), sottovoce( Sbarbaro, Gozzano), prosa che non si fa poesia( Montale). E mille e mille rimandi, dalla poesia latina alla contemporaneità, con una unità di sguardo, una sintesi rimarchevole. Una versificazione sempre filosofica e meditativa, una riflessione sempre viva. Grazie, di cuore.
Graziella Covelli: Meraviglioso il tuo dire, non dire che svela l’arcano del tuo sentire.
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