IL TEATRO SAN CARLO DI NAPOLI

Agenzie formativa per le sue scuole di opera, ballo e musica classica

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cms_20084/1.jpgIl teatro San Carlo a Napoli è stato sempre una delle agenzie formative degli studenti. In primis con le sue scuole di ballo e canto e poi offrendo l’opportunità ai bambini della scuola dell’infanzia e fino agli studenti liceali di approcciarsi attraverso percorsi dedicati per ogni fascia di età alle opere, al ballo, alla musica classica, anzi per i grandi è prevista addirittura come alternanza scuola lavoro. Inoltre ha offerto una formazione ai docenti di ogni ordine e grado aprendo un mondo tutto da scoprire anno dopo anno di corso.

Io ricordo che quando frequentavo le scuole medie inferiori ho assistito, accompagnata dai docenti della scuola che frequentavo, insieme ai miei compagni di classe e d’istituto, a ben tre opere, una ogni anno di scuola media, La cavalleria rusticana, il Barbiere di Siviglia, Madame Butterfly. Ricordo l’emozione nell’entrare in platea per due anni e nel palco l’altro anno, assistere all’opera, il colore rosso delle poltrone che all’epoca, in rapporto all’età, mi sembrarono enormi, l’affacciarmi dal palco avendo la visualità dell’intero teatro. Ci spiegarono la storia, ci fecero entrare nel palco reale, e per un momento assaporammo noi ragazze e ragazzi di essere Re e Regine per un giorno. Ci spiegarono che nell’epoca borbonica anche i poveri potevano assistere alle opere, e che a volte le persone creavano il teatro nel teatro con le loro battute in diretta commentando le scene, il canto lirico che a volte non comprendevano neanche.

Un’esperienza educativa che non ho mai dimenticato, e che vorrei che tutti gli studenti dai più piccoli ai più grandi potessero fare.

Quindi è dagli anni settanta che il Teatro San Carlo, se non prima è vicina agli studenti e alle scuole.

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Da anni ha realizzato dei percorsi, dicevo dedicato ad ogni fascia di età, avvicinandosi i formatori del Teatro alle scuole, entrando nelle scuole e portando le scuole in campo e sul palco con un’esibizione finale calpestando proprio quel palco che hanno calpestato i più grandi della lirica, della musica classica e del ballo.

Prima che entrassimo in pandemia da Covid uno dei progetti a cui potevano partecipare dall’infanzia alle superiori era Scuola InCanto, i docenti e gli alunni si ritrovavano a scoprire e a vivere il fascino del melodramma da veri protagonisti.

Era arrivato alla sesta edizione proponendo L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti.

cms_20084/3.jpgIl progetto prevedeva dei seminari, incontri e laboratori sia per docenti che studenti miranti a far conoscere , amare, scoprire i personaggi, la vita, le opere , la trama, le musiche dell’opera presentata e dell’autore.

Ausili un libro didattico dove gli studenti potevano imparare storia, personaggi, osservare gli spartiti e altro, un dvd.

Il metodo didattico era fondato da momenti di gioco che conduceva docenti e alunni allo studio del canto.

Il percorso era composto di tre livelli:

Il primo livello dedicato ai docenti e allo loro formazione offrendogli la possibilità di acquisire le competenze e tecniche quali metrica, melodia e intonazione per accompagnare gli alunni alla scoperta dell’opera e del canto dei brani.

Il secondo livello era dedicato ai laboratori nelle scuole, esperti di didattica musicale, cantanti lirici si alternavano nei laboratori di canto presso le scuole facendo cimentare gli alunni alla memorizzazione dell’esecuzione corale delle arie.

Il terzo livello, il più emozionante sia per i docenti che per gli alunni era la rappresentazione dello spettacolo al Teatro, sul palcoscenico dove gli alunni si cimentavano nella messinscena dell’opera scelta interpretandola insieme a cantanti di calibro e professionisti e all’orchestra.

Oltre a questa offerta in specifico ce ne erano altre come l’alternanza scuola lavoro per i licei, Il laboratorio all’opera all’opera un laboratorio strutturato per nuclei tematici composti da due spettacoli, un balletto e un concerto per i ragazzi delle medie superiori e conservatori, gli spettacoli per le scuole di ogni ordine e grado.

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Chicca era il laboratorio Raccontare la musica per i docenti di ogni ordine e grado che io personalmente ho seguito per sei anni consecutivi, ho avuto l’opportunità di ascoltare registi di calibro degli spettacoli, i direttori del balletto che si sono susseguiti, così come i vari sovraintendenti e anche di poter stringere la mano alla grande Fracci. Lezioni, dibattiti, ho assistito alle prove, ho assistito agli spettacoli, insomma dai corridoi alla platea ho assaporato il senso e l’atmosfera del Teatro San Carlo.

Tutti i docenti che abbiamo potuto vivere questa esperienza immaginiamo un presente vicino che ci porti di nuovo a percorrere per intero il Teatro.

Carla Abenante

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