IL PREZZO DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO
ONG: nel 2021 danni da calamità per oltre 170 miliardi di dollari

Ogni cambiamento porta con sé i suoi prezzi da pagare, sovente molto salati. Il nostro pianeta, e noi con lui, lo stiamo capendo sulla nostra pelle. I dieci peggiori disastri metereologici dell’anno, in ultimo il tifone Rai abbattutosi sulle Filippine, ha causato nel complesso danni per più di 170 miliardi di dollari. La cifra è in netto aumento rispetto a quella dell’anno passato, quando la decade degli eventi climatici degli eventi più catastrofici aveva presentato un conto pari a 150 miliardi di dollari. Questo lievitare della cifra, secondo l’Organizzazione Non Governativa britannica Christian Aid, riflette in maniera alquanto inequivocabile l’impatto che il cambiamento climatico esercita sull’ambiente. Aggiungendo altri numeri a corollario: le calamità hanno tolto la vita ad almeno 1075 persone e privato della casa un milione e 300 mila. La ONG, in aggiunta, evidenza come la maggior parte delle stime si basi “esclusivamente sui danni assicurati, il che suggerisce costi reali ancora più elevati”.
Inoltre, va ricordato che questa enumerazione economica viene stilata per le tragedie ambientali avvenute nei Paesi ricchi, dove le infrastrutture sono più sviluppate e con assicurazioni migliori. Motivo per cui Christian Aid ribadisce che “alcuni degli eventi meteorologici più devastanti del 2021 hanno colpito i Paesi poveri, che hanno contribuito poco alle cause del cambiamento climatico e dove la maggior parte dei danni non è assicurata”. Facendo degli esempi, come riportati dalla ONG: in Sud Sudan le inondazioni, il cui costo economico non è stato quantificato, hanno colpito quasi 800 mila persone. Ma il disastro più costoso, mettendola in questi termini, è stata sicuramente la tempesta Ida: verificatasi tra fine agosto e inizio settembre, ha provocato alluvioni a New York City per un costo stimato in 65 miliardi di dollari, ovvero poco più di un terzo del danno economico totale.
A livello economico, subito sotto si trovano le alluvioni di luglio occorse in Germania, Belgio e zone adiacenti: 43 miliardi di dollari. A seguire la tempesta invernale Uri, flagello alla rete elettrica costato agli Stati Uniti e al mondo 23 miliardi di danni. Non va dimenticato il disastro Henan, l’inondazione che colpì l’omonima provincia cinese nel mese di luglio e che ha fatto registrare danni da 17 miliardi e 600 miliardi di dollari. Scendendo sotto i dieci, invece, troviamo: le alluvioni canadesi a 7 miliardi e mezzo, e l’ondata di gelo in Francia di fine aprile a 5 miliardi e 600 milioni. Questa triste top ten è chiusa dal ciclone Yaas abbattutosi in India e Bangladesh a maggio. Quello che Christian Aids non ha provato a fare, il rassicuratore Swiss Re ha osato: considerati anche i paesi fuori dai calcoli economici, i danni stimati in questo 2021 raggiungono l’esorbitante cifra di 250 miliardi di dollari, in aumento del 24% rispetto il 2020.
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