IL PIANO DELL’UE PER IL GAS
Cingolani: “presto indipendenti dalla Russia”

Il piano di emergenza gas dell’UE è stato approvato questa mattina dalla commissione per gli affari energetici, con l’unica obiezione dell’Ungheria. Lo riferiscono fonti diplomatiche. L’approvazione del pacchetto richiede una maggioranza qualificata. Quindi il voto contro Budapest è irrilevante. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha accolto calorosamente la notizia, sottolineando che si è trattato di un "passo decisivo nell’affrontare la minaccia di una completa interruzione del gas" e ora "grazie alla decisione odierna, l’Europa è ora pronta ad affrontare la sua sicurezza energetica come coalizione”. Parlando alla commissione per gli affari energetici, il ministro italiano per la transizione ecologica Roberto Cingolani ha affermato che le scorte di gas naturale in Italia "hanno superato il 70% e ci stiamo muovendo verso il 71%, quindi direi che siamo molto, va bene. Entro l’inizio dell’inverno saremo quasi indipendenti dalle forniture russe e entro il prossimo anno la situazione sarà abbastanza sicura, senza una dipendenza significativa dalla Russia. In effetti, non ci sarà alcuna dipendenza dalla Russia", ha assicurato Cingolani.
Commentando l’accordo tra i ministri europei, il Ministro italiano per la Transizione Ecologica ha affermato che con i numeri e le regole stabilite a livello UE, si dovrebbe risparmiare circa il 7% su una media annuale ponderata degli ultimi cinque anni. "Abbiamo previsto risparmi pari o superiori a questa cifra nel piano di differenziazione del gas trasferendo i 30 miliardi di metri cubi della Russia ad altri fornitori. Le nostre azioni sono già in linea con questo piano, quindi siamo soddisfatti", ha sottolineato. Tuttavia, l’Ungheria ha affermato di essere contraria perché credeva ancora che il piano non fosse applicabile ma non poteva - questa volta - ricorrere a un veto perché una maggioranza qualificata sarebbe sufficiente per ottenere il via libera. "Solo le tre isole di Irlanda, Malta e Cipro hanno deroghe in linea di principio.
Tutte le altre richieste di deroga devono essere giustificate e saranno valutate. Non sono automatiche", precisa la commissione. "Abbiamo dimostrato solidarietà e solidarietà, e il suo tentativo di dividerci con i gas velenosi fallirà l’approvazione di oggi è un passo decisivo per contrastare le minacce di Putin. Faremo tutto il possibile per garantire forniture e proteggere i nostri consumi. Inizialmente era un taglio del 15% uguale per tutti che era un po’ complicato da gestire. Adesso è stato differenziato praticamente Paese per Paese. Nel caso dell’Italia, per esempio, con le regole che sono state sviluppate, tra le quali l’interconnessione con gli altri e il fatto che l’Italia è Paese di passaggio del gas, è chiaro che il computo è diverso. Con i numeri e con le regole stabilite noi sostanzialmente dovremo risparmiare circa il 7% rispetto alla media del consumo di gas annuale negli ultimi cinque anni", ha spiegato il ministro della Transizione ecologica.
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