IL LAPISLAZZULI

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Sono tante le leggende intorno al Lapislazzuli.

Grazie alla somiglianza con il cielo stellato - per via del suo colore - è sempre stato visto come un pezzo di cielo caduto sulla terra e, per questo motivo, messo in relazione alla divinità e al cosmo.

Il suo nome deriva dal latino LAPIS (pietra) e dal’arabo LAZHWARD (azzurro).

Ma prima di addentrarci nel significato esoterico di questa pietra, analizziamola dal punto di vista scientifico.

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Lapislazzuli grezzo

Il Lapislazzuli è una roccia composta da un insieme di minerali (in prevalenza lazurite e calcite) che le conferiscono quel caratteristico colore blu scuro.

Oltre a rare chiazze di calcite bianca, la presenza del ferro determina in questa pietra la formazione di inclusioni piritiche color oro.

Di colore opaco, il Lapislazzuli ha una consistenza porosa che la rende sensibile alle pressioni, alle alte temperature, alle sostanze chimiche e ai solventi.

I giacimenti più importanti si trovano in Afghanistan, Cina e Cile.

Il colore blu come il cielo e i puntini dorati come le stelle (la pirite giallo-oro) hanno fatto sì che, nell’antico Egitto, questa pietra venisse associata alla figura del Faraone, in quanto essere divino e terreno ad un tempo.

Anche nell’Antico Testamento il Lapislazzuli viene citato come una delle pietre del pettorale del Sommo Sacerdote di Gerusalemme. Si tratta dell’efod, indossato da Aronne, fratello di Mosé. Il pettorale dell’efod era decorato con dodici pietre e, al suo interno, erano nascosti gli urim e thummim, strumenti divinatori utilizzati per interpretare la volontà di Dio.

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Il pettorale dell’Efod

I Sumeri dedicarono questa pietra alla dea Inanna, la più importante divinità femminile mesopotamica, comparabile alla Iside egizia. Greci e romani, invece, la attribuirono rispettivamente ad Afrodite e a Venere. I cristiani alla Vergine Maria.

Gli affreschi e i dipinti medievali testimoniano l’uso del Lapislazzuli nella colorazione degli abiti della Madre di Dio e, in generale, della divinità. Dalla polvere di lapislazzuli, infatti, si ottiene quella meravigliosa tonalità di blu chiamata “blu oltremare”. Questo colore era estremamente costoso, in quanto, all’epoca, le uniche miniere conosciute erano quelle dell’Afghanistan. Praticamente, il lapislazzuli era prezioso come l’oro. Proprio per questo motivo, veniva utilizzato solo ed esclusivamente nell’arte sacra, come omaggio devozionale.

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“L’annunciazione a Maria” di Ambrogio Lorenzetti - datato 1344 e conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena

Esotericamente, l’elemento legato al Lapislazzuli è l’acqua e corrisponde al 5° chakra, quello della gola. Ma è anche associato al terzo occhio; infatti viene usato per favorire la visione interiore. In India è inoltre conosciuto per la sua capacità di rafforzare la vista.

Quanto al Buddismo, il Lapislazzuli è considerato uno dei sette tesori – il vaiḍūrya – e simboleggia la coscienza di sé.

Sono tantissimi gli effetti benefici di questa pietra sul corpo e sulla psiche umana.

Quanto al corpo, in associazione al 5° chakra, il Lapislazzuli interviene, ad esempio, sulle infiammazioni della laringe e delle corde vocali. Non solo. Migliora la circolazione del sangue e ne abbassa la pressione. La pietra lavora molto sulla sfera femminile e regola gli ormoni tipici delle mestruazioni, della menopausa e della gravidanza.

Dal punto di vista emotivo, invece, il Lapislazzuli ha un forte potere calmante: per questa sua proprietà, facilita il sonno, allontana gli incubi, combatte la depressione e attiva la fiducia in se stessi.

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Intarsi in Lapislazzuli delle iridi della statua di Ebih-Il (XXV sec. a.C.), rinvenuta nel tempio di Ishtar a Mari

Spiritualmente, il Lapislazzuli è la pietra che mette in collegamento l’uomo con l’universo, armonizzando il microcosmo con il macrocosmo. Per questo motivo viene utilizzata per la meditazione, appoggiandola sulla fronte in corrispondenza del 6° chakra (o Terzo occhio).

Inoltre promuove la saggezza, la concentrazione e l’intuizione, portando l’individuo a far chiarezza su di sé e sulle proprie scelte.

Sono davvero tantissimi gli utilizzi di questa pietra, e non potrei elencarli tutti. Già questi ci danno una direzione abbastanza precisa.

Di sicuro il Lapislazzuli è una pietra ornamentale estremamente preziosa e bella, che può essere indossata come monile anche per lunghi periodi. Il suo effetto non tarderà a farsi sentire, purché rimanga a contatto con il corpo.

Simona HeArt

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