IL FUTURO DELL’UOMO SULLA LUNA
Possibile base permanente sul satellite grazie alla Propulsione Non Newtoniana
È dai tempi del progetto Apollo 11, 50 anni orsono, che l’uomo nutre il sogno di stabilire un avamposto permanente sulla Luna. Aspirazione che non ha potuto realizzarsi per ragioni di impossibilità fisica – un razzo dovrebbe trasportare la massa da espellere per raggiungere e lasciare il stellite, mentre sappiamo che ad esempio l’Apollo 11 è tornato, in ammaraggio, con meno del 99% della massa di partenza – ma che ora potrebbe trasformarsi in realtà. Vediamo come…
“Dovremmo fare quello che molti chiamano reactionless drive o propellantless propulsion. Ma questo viola il principio di azione e reazione di Newton ed è considerato ufficialmente tuttora impossibile anche se non è illogico a livello elettrodinamico (www.asps.it/pnndatabase.htm)” spiega Emidio Laureti, il responsabile del progetto di ricerca italiano. “Bisogna sottolineare pure che l’elettrodinamica non era conosciuta ai tempi di Newton. Ora dopo anni di ricerche pensiamo di aver risolto questo problema con la PNN, Propulsione Non Newtoniana, o meglio di averne impostato le basi sperimentali per un successivo più ampio e profondo sviluppo” continua Laureti.
“Solo con sistemi di propulsione reactionless potenziati si può costruire una nave spaziale non perdente massa. E riproducendo i test di base della PNN ciò che ora appare incredibile sarà credibile”, conclude il ricercatore.
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