IL FESTIVAL DEL PIANOFORTE

Un omaggio all’ambiente e alla musica sostenibile

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cms_27028/0.jpgNaturalmente Pianoforte è il nome del Festival Anima del Casentino (in provincia di Arezzo).

Tra musica e natura

Sono giorni in cui la natura si fonde strettamente con la musica e la cultura, non solo musicale.

Appena il turista approda in questi luoghi, è subito magicamente rapito da questa esperienza totalizzante dell’animo e dei sensi.

Il festival si svolge a Prato Vecchia Stio (Ar), nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, uno dei patrimoni forestali più importanti d’Italia e vero e proprio paradiso per gli amanti della montagna e della natura, con la partecipazione dei comuni attigui.

Un evento dedicato al pianoforte

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Naturalmente Pianoforte è una manifestazione di grande respiro artistico e culturale ed è organizzata dall’Associazione culturale PratoVeteri di Pratovecchio Stia con il contributo del Comune, dell’Ente Parco delle Foreste Casentinesi e di numerose aziende della valle e della provincia di Arezzo. L’evento è centrato sulle diverse angolazioni che il pianoforte offre tra composizione, performance, didattica e spettacolo, ma non solo.

Un incontro diretto con la musica

Un posto molto caratteristico diventa luogo di incontro tra e con gli artisti più svariati. Qui puoi ascoltare dalla musica classica al jazz, dalla musica sperimentale alle proposte dal taglio pop e cantautorale, dai grandi professionisti ai pianisti dei borghi locali. Un progetto di musica diffuso a tutti i livelli e a tutte le forme di spettacolo, tra concerti, workshop e improvvisazioni artistiche. Un posto unico dove dare voce alla musica, vera protagonista.

La riscoperta di natura, storia e cultura

Ma la musica non è l’unica protagonista di questo evento.
La valle del Casentino si riconferma infatti come luogo perfetto per ospitare, riunire e far incontrare persone da tutta l’Italia, artisti o appassionati di musica o semplicemente alla ricerca di un’esperienza autentica, immersa tra la natura incontaminata delle foreste, i castelli e i luoghi sacri.

Il ruolo centrale della natura nel Festival del pianoforte

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La natura è protagonista non casuale di Naturalmente Pianoforte.
Tutto il progetto nasce infatti per promuovere e sostenere la cultura ambientale della tutela della natura, dell’acqua e del patrimonio culturale e storico locale.

Gli organizzatori

L’idea di questo evento nasce infatti da un piccolo gruppo di amici, uniti dall’amore per la propria terra e dal piacere di stare insieme. Dopo varie esperienze e dopo le prime due edizioni del 2012 e del 2014, hanno lavorato, fino ad oggi, per la realizzazione di Naturalmente Pianoforte più di 200 volontari che contribuiscono con la loro passione ed energia ad alimentare il motore che muove questo progetto.

Un progetto che unisce energie verso un futuro sostenibile

Il loro motto è: “Nell’unico futuro possibile la fantasia dovrà correre velocissima. Le idee muovono energie e creano nuove amicizie”. Il tutto con l’intenzione di salvaguardare la ricchezza naturale e culturale di un luogo che accomuna, unisce e motiva fortemente.
Il festival del pianoforte è un iniziare a guardare al proprio paese, ai propri luoghi, come ha detto uno degli organizzatori della manifestazione. Con l’aiuto della musica.

La direzione artistica

La kermesse pianistica biennale vede, a partire dal 2015, la Direzione Artistica di Enzo Gentile, giornalista e docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

L’idea alla base del progetto

Ecco l’idea maestra che Gentile pone alla base del progetto: “Con il pianoforte naturalmente al centro, ci siamo prefissati di raccontare anche altri linguaggi, dalla parola alla danza, dalla dimensione teatrale alla improvvisazione fino al cabaret. Tutto ciò per evidenziare le possibili declinazioni del nostro festival, per andare incontro alle esigenze di esplorazione di tutti noi."

Gli omaggi agli artisti del passato e l’apertura a tutte le forme di cultura legate alla musica

E continua: "Sul palco porteremo omaggi e tributi a grandi protagonisti del passato più o meno recente, rivisitati al pianoforte, con largo margine per il sentimento e la creatività delle varie figure coinvolte. Naturalmente pianoforte si impegna a sostenere un’idea, un temperamento, suoni e visioni al passo con i tempi, le aspettative, le ambizioni del pubblico con largo spazio ai pianisti dei borghi. La nuova edizione del Festival del Pianoforte si apre infatti a nuovi mondi, come danza, teatro, comicità, tutti legati con la musica, che rimane comunque la protagonista assoluta della sei giorni. Pratovecchio diventa così lo scenario dove si incontrano tutte le arti e gli artisti provenienti da ogni parte del mondo.”

Pratovecchio Stia: il paese del pianoforte

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Ciò che colpisce immediatamente il visitatore che fa il suo ingresso in Pratovecchio Stia nei giorni della manifestazione, sono i pianoforti esposti e sparsi in ogni angolo della piazza del paese. Sono 40 pianoforti colorati. Sono strumenti dismessi e riportati in vita dagli alunni e dagli studenti del Casentino. E sono messi a disposizione di chiunque voglia toccarli o suonarli.

Un festival che parla dei problemi dell’ambiente

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Anche i pianoforti ci parlano di natura e dei suoi guai, ognuno illustra e racconta un messaggio in chiave ambientale. Si affronta il tema dell’importanza dell’acqua per la nostra esistenza, del pianeta sommerso dai rifiuti. Ogni pianoforte è decorato e allestito in modo originale e reca inciso il nome del rione di appartenenza. Ma il messaggio è univoco: richiamare alla responsabilità verso la Terra, l’acqua, gli alberi, la natura, la nostra vita, il futuro. Ognuno di noi può e deve fare qualcosa. L’obiettivo è avvicinare i giovani alla manifestazione e ai temi ambientali che questo progetto vuol far emergere.

Sensibilizzare i giovani sul tema dell’acqua: risorsa preziosissima da preservare

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L’acqua, il principale argomento trattato, è "purtroppo" molto attuale. L’acqua è l’elemento più prezioso che abbiamo. Quindi dobbiamo sensibilizzare i giovani e meno giovani, sullo spreco e sull’importanza che ha per noi e per il nostro territorio.
Naturalmente Pianoforte diventa così il progetto di Musica sostenibile nell’Appenino Toscano (https://www.fontenova.org/blog/la-importanza-della-acqua-per-lo-uomo/)

I pianisti dei borghi

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Inoltre, camminando per le strade di Pratovecchio nelle serate del festival o sostando al tavolo di qualche bar per un caffè, o ancora mangiando un "panino d’autore" al Bistrot, si viene accompagnati in sottofondo e immersi nella musica del pianoforte. Un gruppo di pianisti si esibiscono nei borghi alternandosi ai 4 pianoforti collocati nei diversi punti del paese.

Tanti ospiti nazionali e internazionali

Sono state giornate piene di ospiti attesissimi: Alan Clark, Alberto Tafuri, Demian Dorelli, Vittorio Cosma, Frida Split, Tuzzy, Pacifico, Carlo Guaitoli, Cialdo Capelli, Valentina Bellinaso, Flavio Oreglio e Alberto Patrucco, Torpedo Blu, Sade Mangiaracina, Massimo Priviero, Umberto Petrin, Adam Kromelow, Italian Spirit Trio, Irene Ninno, Filippo Tenisci, Paolo Rossi. Infine, nella penultima serata, Fabio Concato e nell’ultima, Ludovico Einaudi.

Fabio Concato al Festival del Pianoforte

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Fabio Concato si è esibito per il Festival del pianoforte il 24 luglio, in una delle tappe del suo Tour Musico Ambulante che lo vede in giro per l’Italia. Ironico, avvolgente, Fabio Concato ha guidato il pubblico presente in Piazza Jacopo Landino, in un viaggio musicale in versione “Unplugged”, rigorosamente acustica, attraverso i suoi successi più classici. Un viaggio nel tempo alla scoperta di emozioni mai sbiadite. L’autore è stato accompagnato dagli amici Musici: Ornella D’Urbano al pianoforte e Larry Tomassini alla chitarra.

Un repertorio di canzoni e di emozioni

Musica e testi d’autore in scena mirabilmente interpretati. Fabio è un’altezza nel panorama del cantautorato italiano che ha saputo narrare in modo molto personale le piccole grandi storie della quotidianità. Nostalgia, tenerezza, immaginazione, sincerità, poesia, slanci di allegria, popolano il mondo delle sue canzoni, un mondo che prende forma nella sua fervida immaginazione, e ci viene narrato e proiettato, come le scene di un film.

Un poeta di altri tempi

Le canzoni di Concato rivelano la timidezza di un animo gentile che guarda all’amore e alla donna con antico rispetto e devozione.
Un poeta che canta i sentimenti con tutta la tenerezza di cui un uomo è ancora capace e che trasmette l’emozione della scoperta di questa sua rara e fragile sensibilità.

La musica è contatto

Uno spettacolo toccante, in cui il pubblico era un tutt’uno con gli artisti, in cui il cantautore ha cercato costantemente il contatto con gli spettatori, abbandonando spesso il parco e passeggiando tra la folla.
Era come vivere un’atmosfera da sogno con un "monumento vivente" tra la gente, di poesia, di musica, di emozioni. La serata informale ha permesso di avere un contatto diretto con uno dei pochi grandi musici ancora presenti nel nostro tempo, per questo si è rivelata ancora più coinvolgente.

Le canzoni protagoniste

Tra le tante belle canzoni presentate: Tienimi dentro te, Stazione Nord, Domenica bestiale,
E a quanti amori, Sexy tango, Ti ricordo ancora. A seguire Guido piano, canzone d’amore e d’introspezione interiore che non ha avuto bisogno di presentazioni e che ha suscitato subito applausi e intensa commozione tra il pubblico e che Concato ha cantato seduto, guardando i suoi spettatori in uno scambio di emozioni che ha creato insieme un effetto di quadro maestoso. Il cantautore ha cantato immancabilmente 051/222525 canzone il cui nome è legato all’allora Telefono Azzurro, testo che racconta in modo molto commovente il tema dell’abuso sui minori. Poi è stata la volta delle stupende: Fiore di maggio, Rosalina e Gigi, canzone tenerissima dedicata al padre che gli ha insegnato in tenera età ad amare la musica e la vita.

Non tutte le canzoni sono musica: parola di un Maestro

Ma Concato è stato anche autoironico, divertente, allegro. E con sottile intelligenza ironica ha parlato del modo di fare musica oggi.
Di questa musica fatta ormai di canzoni e non di musica d’autore, Fabio ha commentato con fare scherzoso e ottimista: “Forse tra 50 anni, questo momento passerà e dopo un lungo letargo, ci sarà un ritorno della musica”.

Quando mi sveglierò sarò migliore

E noi ci auguriamo che sia davvero così, e che succeda come nelle parole di una sua canzone...

«Che mistero, dopo il ponte cambia il mondo

Viene voglia di cantare… »

«Siamo così lontani dai profumi e dalla vita

Forse t’incontrerò dove comincia il mare

Quando mi sveglierò sarò migliore.»

(Da Guido Piano canzone di Fabio Concato)

Naturalmente Pianoforte in conclusione

Il Festival del pianoforte anche quest’anno è terminato.

Ha dimostrato che dove c’è la vera musica anche il mondo si colora di un respiro migliore.

La musica è l’anima del mondo.

Per questo si mette al servizio del pianeta, dell’acqua e delle risorse naturali tanto preziose per la sua salute, e della riscoperta delle persone e della storia del loro territorio.

Per saperne di più su acqua e ambiente :https://www.fontenova.org/blog/la-importanza-della-acqua-per-lo-uomo/

Per conoscere il Festival del pianoforte: https://www.naturalmentepianoforte.it/

Filomena Cimieri

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