Guerriglia al Brennero, agenti feriti

Fermi e arresti tra i manifestanti

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Scontri al Brennero, dove alle 14.30 è iniziato il corteo di anarchici e antagonisti contro il rafforzamento dei controlli alla frontiera con l’Austria.

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Vere e proprie scene di guerriglia urbana, con i manifestanti con cappucci e facce coperte che hanno lanciato oggetti, pietre e petardi contro le forze dell’ordine, utilizzando i cassonetti come una barriera. Gli agenti hanno risposto con lancio di lacrimogeni.

Gli scontri sono avvenuti a ridosso e all’interno della stazione ferroviaria dalla quale poi i dimostranti si sono spostati per raggiungere l’autostrada.

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Il bilancio è di nove fermati e sei arrestati. A questi ultimi vengono contestati i reati di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di armi improprie. Sono invece 18 i feriti tra le forze dell’ordine: 15 poliziotti e tre carabinieri. Sono in corso le verifiche della polizia per capire se ci siano manifestanti feriti. Al momento la situazione sembra essere tornata alla calma e i manifestanti si sono allontanati.

Secondo quanto ricostruito dalla questura di Bolzano, sarebbero circa 200 gli anarchici partiti questa mattina in treno da Trento mentre altri manifestanti sarebbero arrivati al Brennero con macchine private. Lì sono stati raggiunti da un altro gruppo di manifestanti austriaci e tedeschi. L’obiettivo del corteo, così formato, era raggiungere il confine con l’Austria. Dopo 200 metri dalla partenza gli anarchici hanno però attaccato un contingente delle forze dell’ordine, che era stato posto a tutela della ferrovia.

Secondo quanto fa sapere la questura, l’attacco è stato molto violento e a quel punto sono stati inviati sul posto i rinforzi. Mentre gli altri contingenti raggiungevano la ferrovia, i manifestanti hanno approfittato per spargersi a raggera invadendo sia la ferrovia che l’autostrada.

"Sono delinquenti, teppisti, non è gente che manifesta democraticamente. Bisogna reagire, la polizia doveva reagire subito: c’era gente alla stazione con i bastoni in mano" ha detto all’Adnkronos il sindaco di Brennero Franz Kompatscher. "Il Comune aveva chiesto di proibire questa manifestazione - ha sottolineato - Il Brennero non è adatto per manifestare".

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"Brennero è un paese pacifico, non può diventare una zona per manifestare - ha concluso - I profughi qui sono sempre stati trattati bene. Non si può distruggere un Paese così e non si può manifestare al confine".

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha chiamato il capo della Polizia, Alessandro Pansa, per esprimere solidarietà e vicinanza agli uomini delle forze dell’ordine rimasti feriti negli scontri. Pansa ha telefonato a sua volta al questore di Bolzano, Lucio Carluccio, congratulandosi per l’impegno e la professionalità dimostrata nel fronteggiare gli attacchi.

AdnKronos

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